Se in questi giorni vi capita di passare per il quartiere di San Siro, a Milano, potreste imbattervi in un urban artist di fama internazionale impegnato a dipingere un grande muro in Piazzale Selinunte, sotto gli occhi incuriositi e affascinanti degli abitanti del quartiere: è “Arte a San Siro”
Ecco i protagonisti della storia: alcune associazioni di volontariato che, da anni, portano avanti a Milano progetti di volontariato e coesione sociale. Poi c’è un artista, Vesod, torinese classe 1981, urban artist di fama, in Italia e all’estero. E poi c’è un quartiere, San Siro, e al centro del quartiere un muro. Sono questi gli ingredienti fondamentali di Arte a San Siro. Per capire qualcosa di più del progetto, abbiamo parlato con Giorgia Pizziol, volontaria di Alfabeti ODV.
Come nasce Arte a San Siro?
Nasce nell’autunno 2019, grazie all’Avviso Pubblico “Contributi Coesione Sociale 2019” del Comune di Milano e ad associazioni che decidono di lavorare in sinergia con l’obiettivo di seguire un progetto di ampio respiro: realizzare tre murales nel quartiere San Siro, portando avanti parallelamente altre attività fra le quali laboratori artistici, multilinguistici e di educazione civica che coinvolgeranno nei prossimi mesi bambini e adulti della zona.
Nello specifico, il primo murale – in realizzazione dal 13 al 21 Luglio – è opera di un artista di fama internazionale, Vesod.
Quali sono le associazioni promotrici dell’evento?
L’evento è promosso dalla Società Cooperativa Impresa Sociale Bookcatering in partenariato con Il telaio delle Arti APS e col sostegno di Alfabeti ODV. Riceve inoltre il supporto di realtà formali e informali all’interno della Rete SansHeroes.
Perché proprio San Siro?
Per alcune persone che hanno collaborato al progetto, il quartiere rappresenta il luogo in cui sono nate e cresciute, per altre il quartiere dove lavorano o dove fanno volontariato. Sembrava dunque sensato un coinvolgimento in tal senso, oltre al fatto che è un quartiere ricco di contraddizioni e in cui iniziative del genere sono occasioni per creare coesione e creare interesse in coloro che abitano la zona, nei bambini e i più giovani specialmente.
Dunque, abbiamo scelto di partire da un punto distintivo dell’area: il primo murale è realizzato in Piazzale Selinunte angolo Via Morgantini, sulla parete di un edificio gentilmente concesso da Aler. Tra l’altro, utilizzeremo le vernici messe a disposizione dalla ditta Sikkens, particolarmente sensibile al tema della sostenibilità ambientale.
Come siete entrati in contatto con Vesod?
Durante le nostre ricerche siamo rimasti colpiti dall’effetto delle sue opere: la sua tecnica, i colori, e le geometrie che crea non possono non destare stupore e incuriosire che si imbatte in un suo dipinto. Inoltre, appena lo abbiamo contattato, Vesod si è mostrato disponibilissimo a partecipare, e non potevamo farci scappare un artista internazionale e molto conosciuto nell’ambit della street art.
Fra le altre cose, si è ambientato subito nel quartiere e ormai, per molti dei giovani che frequentano la piazza, la chiacchierata con lui è un must quotidiano!
Come sta procedendo l’iniziativa?
Benissimo, non ci aspettavamo una simile accoglienza e un successo che definiremmo quasi plateale. Molte persone sono venute a chiederci informazioni, magari inizialmente incuriosite dal furgone col cestello – “pensavamo ci fosse un trasloco!” – e dalle nostre locandine. I bambini soprattutto, restano incantati con gli occhi all’insù a osservare Vesod all’opera. E la stragrande maggioranza di chi ci passa vicino dice di apprezzare che finalmente venga realizzata un’opera d’arte importante a San Siro, firmata da un grande artista. In tanti ci stanno chiedendo se possiamo realizzare altre opere simili sulle facciate dei loro palazzi.
Quali sono i momenti che ricorderete di questa esperienza?
Difficile rispondere a una domanda del genere! Indubbiamente ricorderemo le prime riunioni, che hanno fatto nascere tutto dando man mano forma e concretezza alle nostre idee, ma più di ogni altra cosa ricorderemo con piacere il saluto dei bimbi, il tempo passato a giocare con loro, gli aneddoti raccontatici dai passanti sul quartiere e non solo! In così pochi giorni, tante storie si sono intrecciate! Siamo felici di interagire con tante persone ogni giorno, e di ricevere feedback positivi. La sera torneremo a casa forse un po’ stanchi, ma sempre col sorriso!
E cosa rappresenterà l’opera finale?
Non possiamo dirvelo! Dovrete accontentarvi delle foto dei lavori in corso, e per vederla portata a termine beh… non vi resta che passare presto in Piazzale Selinunte!
Le foto sono di Andrea De Liberato