Dentro l’Ultima Cena con Leonardo

In Arte

L’affresco rivive a Palazzo delle Stelline atraverso meravigliose installazioni: parlano le opere di Leonardo, in un viaggio all’interno del suo tempo

Si arriva a uno splendido palazzo, la Fondazione Stelline, si passa per un magnifico cortile interno con una gigantesca magnolia e poi si entra in un padiglione oscuro – con voci, musica, schermi, installazioni che, come una misteriosa macchina del tempo, ci portano Inside the Last Supper, dentro l’Ultima Cena. Quella vera sta proprio di fronte nel Cenacolo di Santa Maria delle Grazie. Difficile riuscire a vederla bene: una lunga coda, gente accalcata e, di tutta la meraviglia che ci aspettiamo, restano solo fascinose tracce.

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Studio Azzurro ha deciso di non riprodurre mai l’Ultima Cena tutta intera per non sfidare in modo ridicolo il capolavoro in un effetto kitsch davvero deprimente; ci propone invece, attraverso un percorso multimediale, un viaggio emozionale all’interno del tempo di Leonardo, del suo dipingere, della storia di Gesù e dei suoi apostoli.

«Il percorso multimediale – ci spiega Leonardo Sangiorgi di Studio Azzurro -, ora così vicino alla sede dell’opera originale di Leonardo, dimostra ancor più la sua possibilità di diventare una visita virtuale e propedeutica che anticipa la visione dal vero dell’Ultima Cena, in una dimensione fruitiva più cinematografica, in cui si seguono le immagini, e in una dimensione più attiva cui le immagini possono essere scelte da postazioni interattive che permettono di approfondire il tema ad esse pertinente». La suggestione è di entrare a poco a poco in un altro mondo, di sentirne le voci, di conoscerne le storie, le idee, i gusti.

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Il padiglione contiene cinque postazioni: nella prima sentiamo le testimonianze dei contemporanei di Leonardo, quello che dicevano di lui, l’ammirazione e le critiche che suscitava la sua opera rivoluzionaria.

La seconda postazione consiste in un pannello con la parete su cui è stato dipinto l’affresco: vediamo la preparazione dell’intonaco, le diverse tecniche per dipingere, i pennelli, i colori.

Nella terza, troviamo la lunga tavolata del convivio, la tovaglia, con dettagli straordinari nei ricami, negli oggetti, i cibi che rappresentano il prototipo di studi di natura morta, prima di Michelangelo, e insieme possiamo conoscere quali erano la frutta, i cereali, le carni e i pesci su quella mensa.

La quarta sala è dominata dall’immagine di Cristo al centro e intorno un’installazione interattiva coi dodici apostoli, di cui possiamo sentire la storia; capire finalmente il senso, la ragione delle loro diverse espressioni che hanno costituito poi il modello per i ritratti psicologici degli artisti successivi .

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L’ultima postazione ci mostra tutte le opere di Leonardo, possiamo ingrandirne ogni particolare, confrontarle tra di loro, vederne l’evoluzione.

La sensazione è quella di esser riusciti a entrare in una dimensione di tempo più disteso, più umano in cui lasciamo parlare il passato, lo ascoltiamo, diventa qualcosa di vero, di vivo e forse impariamo a essere un po’ meno stupidi e frenetici.

Inside The Last Supper @ Fondazione Stelline, fino al 31 ottobre 2015

Progetto e realizzazione a cura di Studio Azzurro

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