19 anni, ha pubblicato il suo nuovo single, “Hurt me”, e per le radio e la stampa inglese è già un caso. Musicale. In attesa che esca nel 2016 il suo primo album
Voce sospesa, atmosfere malinconiche, mood adulto nonostante i soli 19 anni. Si chiama Holly Lapsley Fletcher, ma in arte è semplicemente Lapsley.
È l’ultima “next big thing” della stampa e delle radio inglesi (è nata a York), ma per una volta non si ha la sensazione di essere di fronte ad una meteora da talent show (non arriva da nessun X Factor per fortuna), ma di avere a che fare con una ragazza talentuosa e piena di idee.
Non ha ancora pubblicato un vero e proprio album, previsto per il 2016, ma è appena uscito il suo ultimo singolo Hurt me, che mi pare meno riuscito dei suoi pezzi precedenti.
Infatti quando sono andato ad ascoltare il brano in streaming, mi sono incuriosito e su Spotify sono andato a sentire gli altri pezzi, e ho scoperto un piccolo tesoro di malinconia elettronica e male-di-vivere ben cantato e raccontato.
Echi di James Blake, toni vocali dolci e acidi al tempo stesso, pezzi a due voci come Station sembrano arrivare da un altro pianeta. Poi, ecco, Painter (Valentine) a suo modo un piccolo capolavoro, sospeso fra dolcezza, fragilità e una voce densa di rimpianto e dolore, quasi incredibile per una ragazza così giovane.
Lapsley arriva da studi classici, ha suonato piano, oboe e chitarra e si è fatta conoscere grazie a qualche pezzo messo su Soundcloud e trasmesso dalla BBC radio, un colpo di fortuna (e di bravura) che le ha poi aperto le porte per un contratto discografico.
Bionda, bellezza “all’inglese”, voce che ricorda quella di Adele senza averne la potenza, ma con un’intensità non inferiore alla sua più illustre collega, Lapsley per ora si limita a suonare in giro per Inghilterra e dintorni.
Se dovesse capitare in Italia non fatevela sfuggire. Una 19enne così piena di energia e maturità è evidentemente nel “suo momento magico creativo”, quello che capita raramente e che spesso evapora con i primi successi e i primi soldi veri.
Teniamola d’occhio, e speriamo che non ci deluda.