Danae festival: la diciassettesima edizione parte a Milano dal 27 ottobre. Tante le novità e rilevanti i nomi degli artisti coinvolti
“Che fine ha fatto Danae Festival?” si chiederanno gli aficionados delusi dalla sua assenza la scorsa primavera. Niente panico, è stato solo posticipato all’autunno. Confermando il suo impegno nel dare spazio e voce al teatro contemporaneo, alla danza, alle arti performative, la manifestazione organizzata dal Teatro delle Moire torna a Milano dal 27 ottobre al 14 novembre.
La nuova collocazione temporale punta a dare al Festival maggiore risalto e facilità di fruizione all’interno del calendario teatrale meneghino, come spiega Alessandra De Santis delle Moire:
“Nel periodo primaverile, da sempre occupato dal festival, nel tempo molti eventi si sono collocati a ridosso di Danae. La primavera cominciava ad essere un periodo troppo affollato e anche problematico per le ospitalità e le location. Negli ultimi tre anni, avevamo già cominciato a testare il mese di Novembre con brevi programmazioni e un ottimo riscontro di pubblico. Quest’anno quindi abbiamo deciso di trasferire tutta la programmazione in autunno, spinti anche dal fatto che volevamo collocare il Festival fuori dal periodo Expo, per una maggiore possibilità di manovra sulla logistica”.
Danae, ormai quasi maggiorenne, cresce in piena salute e i numeri di questa diciassettesima edizione lo dimostrano: 12 sale, 51 artisti, 17 compagnie, 17 spettacoli, di cui cinque prime nazionali e un’anteprima. Per non parlare delle iniziative collaterali: tre residenze artistiche, due masterclass, un workshop e una lectio rivolti a studenti (e curiosi) di arti performative &Co.
Per sopravvivere e (ri)trovare ogni anno una propria identità, il Festival mira ad innovarsi sempre: nel 2015 punta sulla compresenza di esperienze artistiche molto diverse fra loro (Danae è oggi l’unico Festival multidisciplinare in Lombardia riconosciuto dal Ministero e dalla Regione) e riconferma la sua vocazione internazionale, con la presenza in cartellone della coreografa greca Medie Megas e dei belgi Miet Warlop e David Weber-Krebs.
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La novità principale dell’anno è l’introduzione della “sezione musica”, con tre progetti innovativi: un’installazione della durata di 5 ore di Alessandro Bosetti, una serata cantautoriale con Nina Madù e le Reliquie Commestibili e la presenza al Teatro Out Off del centro di ricerca musicale AGON.
Non solo teatri, ma anche spazi non convenzionalmente dedicati allo spettacolo dal vivo ospiteranno le compagnie del Festival. Al Café Gorille Scarlattine Teatro metterà in scena un particolare Hamlet per singolo spettatore, mentre presso l’associazione Zona K Milena Costanzo presenterà il suo lavoro su Emily Dickinson.
Tornano a Danae due compagnie ormai affermate e molto seguite: CollettivO CineticO con lo spettacolo antologico 10 Miniballetti, e la compagnia Effetto Larsen che, in un gioco che coinvolgerà lo spettatore, tenterà con Functions di dare una spiegazione scientifica all’amore.
C’è spazio anche per i padroni di casa del Teatro delle Moire, che presentano Sante di Scena, realizzato insieme all’artista/coreografa Cinzia Delorenzi, con la consulenza drammaturgica di Luca Scarlini, spettacolo vincitore del bando dei Teatri del Sacro 2015.
Dulcis in fundo la danza, presenziata da giovani coreografi (Marco D’Agostin, Francesco Marilungo e Annamaria Ajmone) che affiancheranno colleghi più esperti (Marina Giovannini e Luisa Cortesi).
Il programma completo è consultabile sul sito (http://www.danaefestival.com/calendario/)
Immagine di copertina: CollettivO CineticO, ph. Angelo Pedron