Sorprende “Guardiani della Galassia Vol. 2”: è talmente assurdo che a tratti diverte

In Cinema

L’uomo stecco, il wrestler tonto, il procione parlante. Come si fa a non ridere del secondo episodio, scritto e diretto da James Gunn, della nuova cine-serie fantasy di Casa Marvel? Che è un delirio pop ispirato ai fumetti anni 80-90, in cui il baraccone visivo e di make up, in teoria al servizio dell’azione, finisce a sua volta per favorire l’effetto comico generale. Grandi nomi nel cast, dall’astro nascente Chris Pratt alla veterana Zoe Saldana, al redivivo Kurt Russell: e le voci di Bradley Cooper e Vin Diesel

Riassunto in poche righe di I guardiani della galassia capitolo 1 e 2: dall’inizio alla fine appare in sovraimpressione sullo schermo una scritta a caratteri cubitali, per avvisare lo spettatore che QUESTO È UN FILM DIVERTENTE, QUINDI BISOGNA RIDERE. Perché c’è un procione parlante e un uomo stecco, e i procioni parlanti e gli uomini stecco sono divertenti, quindi bisogna ridere. Perché c’è un wrestler tonto e un eroe amante degli anni Ottanta, e i wrestler tonti e gli anni Ottanta sono divertenti, quindi bisogna ridere. Smarriti nell’assurdità della trama? Confusi dall’assenza di una sceneggiatura? Non importa, ridete che vi passa.

Che I Guardiani della Galassia fosse la sbronza molesta di casa Marvel in fondo si lo sapeva. Quindi sperare in qualcosa di diverso sarebbe stata pura utopia, considerando che la mente (per così dire) dietro a entrambi gli episodi è la stessa, il praticamente esordiente regista e sceneggiatore James Gunn, alle spalle qualche horroraccio scuola Troma e due film di Scooby Doo. Già la prima puntata pareva quel momento della festa in cui autori e produzione gettano all’aria carta e penna, abbandonano ogni dignità e, per dirla alla Leo Ortolani ne Il Buio in Sala, fanno partire il trenino del disco samba.

 

Eppure, nonostante quel delirio pop con un finale imbarazzante modello Sailor Moon (o Iridella e i Colori dell’Arcobaleno, per restare negli anni Ottanta), questo I guardiani della galassia Vol. 2 riesce nell’impresa di fare ancora di più. La differenza è che stavolta lo spettatore sa perfettamente cosa aspettarsi, fin dalle prime battute: più che il nuovo Guerre Stellari, come affermava qualcuno, al massimo può aspettarsi una nuova Guida Galattica per Autostoppisti (il film, non il libro), solo con battute da osteria al posto dello humour britannico. Siamo lontani anni luce (letteralmente) dalle tinte a tratti dark e realistiche degli ultimi Captain America e Avengers: l’atmosfera è piuttosto, neanche a dirlo, quella del fumettone anni 80/90, tutto colori sgargianti, battute sagaci, roboanti splash pages e chiacchiere a fiumi anche nei momenti di azione più concitata. Perché se le gag vanno migliorando rispetto ai primi tentativi, riuscendo persino a strappare, di tanto in tanto, qualche sorriso sincero e non forzato, dall’altro sortiscono l’inevitabile effetto collaterale di minimizzare, o addirittura ridicolizzare, i pochi momenti seri in due ore e un quarto di pellicola.

Visivamente, nulla da eccepire: come i classici della fantascienza cinematografica di fine XX secolo, a cui Gunn si ispira più o meno spudoratamente, anche qui costumi e personaggi sono un efficacissimo mix di CGI ben fatta e make up vecchia maniera (il procione Rocket/Bradley Cooper e il baby albero parlante Groot/Vin Diesel risultano i più riusciti). Il cast, poi, è una parata di stelle, a partire dall’astro nascente Chris Pratt, già visto in Jurassic World, nel recente Passengers con Jennifer Lawrence e nel remake de I magnifici 7. Al suo fianco, come nel primo episodio, oltre ad alberi e procioni dalla voce celebre, in carne e ossa troviamo ancora Zoe Saldana, ormai una veterana della fantascienza dopo Avatar e Star Trek, il wrestler Dave Bautista, la Karen Gillan della serie Doctor Who, l’onnipresente Michael Rooker e nientemeno che un redivivo Kurt Russel.

E paradossalmente è proprio la loro interpretazione senza freni di personaggi al limite dell’assurdo a trasformare il baraccone in un prodotto in alcuni momenti persino godibile e coerente, se non altro con l’impronta ben riconoscibile del fumetto o cartoon d’altri tempi. Così l’impressione che gli attori in scena si stiano divertendo, almeno loro, come bambini al luna park, riesce miracolosamente a tenere a galla il tutto: così si perdona il continuo e chiassoso dar di gomito del compagno di tavolata un po’ brillo e dalla risata contagiosa. Contagiosa si spera solo fino a un certo punto, visto l’imminente mega crossover con la controparte più seriosa nel prossimo Avengers: Infinity War, raccoglitore di tutti i personaggi del cine-universo Marvel, dal quale sarà lecito e doveroso attendersi qualcosa di più.

I Guardiani della Galassia Vol. 2, di James Gunn, con Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Kurt Russel, Karen Gillan, Michael Rooker, Bradley Cooper, Vin Diesel

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