Caro 2014, ti scrivo…

In Letteratura

2014, un anno di fatti e di libri. Cultweek ha ricostruito una biblioteca immaginaria per raccontare l’anno che si sta per chiudere. A modo suo

L’anno vecchio è finito. E come diceva il buon Lucio Dalla “qualcosa ancora qui non va”. Ma in un tempo che pare senza età cosa rimane di questi dodici mesi in cui abbiamo assistito a un papa che conquista le copertine dei giornali, un’Europa che ricorda la prima guerra mondiale mentre è assediata dall’austerity, il buio di vecchi imperi e nuovi califfati che all’ombra degli scandali nostrani sembra non trovare luce?

A me, rimarranno i libri. Romanzi, saggi, reportage che sono usciti nell’anno che si sta per chiudere. Non sono i “libri dell’anno”, né quelli che ho amato di più, ma è una lista che cerca di mettere insieme una biblioteca del 2014: la commedia umana, i miracoli, i luoghi, i sogni, il male necessario, il perimetro entro cui ci siamo mossi in questi ultimi dodici mesi.

Gennaio

Papa Francesco conquista la copertina della rivista Rolling Sone, che titola: I tempi stanno cambiando.

Il libro: “Giuda” di Amos Oz (Feltrinelli)

In un incontro in Vaticano, l’ex presidente dello stato d’Israele Shimon Perez ha regalato al pontefice il maggiore dei romanzi di Amos Oz, Una storia di amore e di tenebra. Al “rivoluzionario” Francesco consiglio anche l’ultimo capolavoro dello scrittore israeliano: Giuda, un provocatorio elogio al tradimento: «Chi porta al mondo una cosa nuova» dice l’autore, «tradisce le cose vecchie».

Febbraio

Enrico Letta vs Matteo Renzi: è la staffetta di governo (e di partito) più glaciale e veloce che si ricordi.

Il libro: “Il desiderio di essere come tutti” di Francesco Piccolo (Einaudi)

La questione morale, l’idea di essere la parte migliore del paese, il bisogno di coltivare la propria diversità, anche a costo di tenersi fuori dalla storia. E’ questo l’equivoco della sinistra, secondo il vincitore dell’ultimo premio Strega. Raccontando l´Italia dei nostri tempi, le sue radici, da Berlinguer a Moro fino a Berlusconi, Francesco Piccolo scoperchia la polveriera del Pd. Unico dubbio: è un romanzo poco riuscito o un bel saggio?

Marzo

Con la firma del trattato di annessione della Crimea alla Russia, inizia il conflitto tra le forze ucraine e i ribelli indipendentisti.

Il libro: “Diari ucraini” di Andrej Kurkov (Keller)

Una volta tutti tenevano un diario. E alcuni sono diventati famosi: le scritture intime di Leopardi, di Virginia Wolf, di Sylvia Plath, di Simone de Beauvoir sono fra le mie preferite. Poi sono arrivati i blog, facebook e i diari hanno perso spessore. E’ per questo che quando è arrivato in libreria il libro di Kurkov, di cui non conoscevo nulla, me lo sono subito accaparrato. Kurkov vive a poche centinaia di metri dalla famosa piazza Maidan e attraverso le storie familiari e personali dell’autore ho finalmente capito cosa sta succedendo ai confini estremi dell’Europa.

Aprile

L’inchiesta sulle baby squillo dei Parioli si conclude con il rinvio a giudizio di otto persone.

Il libro: “Fiabe e storie” di Hans Christian Andersen a cura di Bruno Berni (Donzelli)

Le fiabe sono piene di fanciulle, tutte bellissime. E chi non lo è – ce lo insegna il Brutto Anatroccolo – viene deriso e allontanato. Ma contrariamente all’ossessione di oggi, la bellezza delle eroine fiabesche è collegata all’idea di bene, ha un valore salvifico e metafisico. Citando il grande critico Harold Bloom, la morale di questa antologia (156 fra fiabe e storie) illustrata dall’argentino Fabian Negrin, è: “Credete alle favole, non a chi le racconta”.

Maggio

Il 41% alle elezioni europee incoronano il PD di Matteo Renzi.

Il libro: “Consigli inutili” di Luigi Malerba (Quodlibet)

Come il libro preferito dal nostro Primo Ministro, Il piccolo principe, anche questo è un libricino scritto pensando ai bambini. Sono brevi e divertenti storielle su come produrre il fango, su come perdere involontariamente una lettera sgradita, su come avere un’ombra, sulla difficile arte di non far niente, e così via. Paradossi utili per guardare le cose (e la politica) da un’angolazione diversa.

Giugno

Mondiali di calcio in Brasile, ovvero il morso di Louis Suárez a Giorgio Chiellini.

Il libro: “Di calcio non si parla” di Francesca Serafini (Bompiani)

Cosa succede quando una linguista va allo stadio? Succede che lo sport diventa narrazione: sul calcio, sulla funzione sociale del calcio, sul tifo, sul linguaggio. E quindi sugli uomini. L’autrice dice di aver usato “il campo di calcio come un palinsesto” dove il pallone si presta a tantissime letture: le metafore calcistiche in politica, quindi la politica letta attraverso il calcio, ma il pallone viene deviato anche verso il cinema, la Tv, la letteratura.

Luglio

A cento anni di distanza si rievoca la Grande Guerra per riflettere sul significato dell’Europa di oggi.

Il libro: “La grande guerra” di Joe Sacco (Rizzoli Lizard)

Un’illustrazione in bianco e nero lunga sette metri e ripiegata a soffietto in 16 pagine. Per il maestro del graphic journalism il senso della “guerra che doveva porre fine a tutte le guerre” è racchiuso in una dettagliata panoramica della sanguinosa battaglia della Somme del 1° luglio 1916. Miniature perfette di elmetti, fucili, cannoni, zaini, cavalli, armi, corpi, senza una parola, una didascalia, un commento, quasi a dire che la violenza dei conflitti è muta.

Agosto

Dolo la Siria, lo Stato Islamico si allarga in Iraq. L’Occidente si sveglia e trema.

Il libro: “Il male non dimentica” di Roberto Costantini (Marsilio)

Parafrasando il titolo del libro potremmo dire: il male non dimentica, ma l’Occidente sì. Attingendo dalla realtà (ispiratrice spesso di intrighi che vanno oltre la fantasia dell’invenzione), nel terzo volume della sua polposa trilogia del male, l’inventore del commissario Balestrieri intreccia con mano sicura un giallo familiare con agli avvenimenti del 2011 in Libia e la primavera araba. Tripoli, Gheddafi: una ferita aperta nella storia italiana che Costantini racconta senza pietà.

Settembre

Il Foreign Policy inserisce la scrittrice italiana Elena Ferrante fra i 100 “global thinkers” più importanti del 2014.

Il libro: “Facce” di Hans Belting (Carocci)

“Con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così” cantava Paolo Conte nel brano Genova per noi a indicare che il volto, prima ancora delle parole, serve a comunicare. E pensare che in origine il termine persona significava maschera: dalle maschere degli antichi, all’arte del Rinascimento fino alla fotografia e al cinema, lo storico dell’arte tedesco ripercorre i tentativi dell’uomo di raffigurare se stesso. Offrendo interessanti punti di riflessione: anche sulla scrittrice italiana più famosa al mondo, di cui nessuno conosce il volto.

Ottobre

Come ogni anno, in autunno, l’Italia viene sorpresa dalle piogge. Genova e Milano sono alcune delle città colpite dalle alluvioni.

Il libro: “Cartongesso” di Francesco Maino (Einaudi)

Il cartongesso è un materiale che serve a creare strutture precarie: all’apparenza ha la solidità di un muro, ma solo all’apparenza. E’ con questa facciata che si è costruito il territorio italiano: “Questo è il paese delle cose che stanno morendo. No. Questo è il paese dei corpi. Un paese pieno di corpi. Corpi che si svegliano morti, escono morti di casa, tornano morti; corpi che parcheggiano, scendono, sputano, corpi che si salutano, sbadigliano, bestemmiano sempre, fatturano. Corpi camminanti” scrive nel suo torrenziale monologo l’autore. L’invettiva si scaglia contro il Veneto ma il deturpamento del suolo è un simbolo nazionale.

Novembre

Il virus Ebola sbarca in Occidente. L’epidemia che da vent’anni periodicamente devasta l’Africa diventa allarme.

Il libro: “L’Atlantico” di Simon Winchester (Adelphi)

La storia, con le sue vittorie e le sue sconfitte, i suoi popoli e la sua cultura passa per il mare. E il mare per eccellenza del mondo occidentale è l’oceano Atlantico, un immenso insieme di correnti, di aneddoti, di numeri e di racconti: dal Nocchiero del Codice Exeter, poema sassone dell’VIII-IX secolo reso celebre da Ezra Pound, fino a Shakespeare, Dickens, Poe, Conrad. Eppoi Beethoven, Wagner, Debussy. E ancora Dürer, Monet, Turner. Storie edificanti e storie strazianti, storie del passato e del futuro (lo scioglimento dei ghiacci, le temperature folli, gli uragani devastanti), storie di un mare che è un solo e di una terra che è una sola.

Dicembre

Dopo gli scandali Mose a Venezia ed Expo a Milano, scoppia anche il bubbone romano di Mafia Capitale.

Il libro:” Il Signore degli anelli” di J.J.R. Tolkien (Bompiani, ed. speciale 60° anniversario)

“Molta gente ha commesso un errore nel credere che la Terra di Mezzo fosse una specie di pianeta terra, o una sorta d’altro pianeta fantascientifico. E’ solamente un vecchio appassionante termine usato per indicare il pianeta in cui viviamo”. Mentre al cinema si sta per concludere il viaggio nella Terra di mezzo con Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate di Peter Jackson, nella realtà l’allegoria tolkieniana continua: “Ci stanno i vivi sopra ed i morti sotto e noi stiamo in mezzo. E allora vuol dire che ci sta un mondo, un mondo in mezzo, in cui tutti si incontrano” dice Massimo Carminati, il boss di Mafia Capitale, in una famosa intercettazione.

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