Quasi tre settimane di musica in 140 concerti spalmati equamente sulle due città, Milano e Torino. Una festa, anzi un Festival. Tutto da godere. Ecco alcuni tra gli appuntamenti più significativi della metropoli meneghina
Torna MITO SettembreMusica e Milano, assieme a Torino, è subito in festa.
Dal 3 al 21 settembre l’importante rassegna, guidata per il secondo anno consecutivo da Anna Gastel, presidente, e da Nicola Campogrande, direttore artistico, invaderà di suoni le due città. Il tema di quest’anno è la Natura, fonte di ispirazione e stimolo per artisti di ogni luogo e di ogni tempo.
Spiega Campogrande: «È una scelta che mi è parsa subito feconda. Perché la musica classica è di per sé un inno alla natura – se ci si pensa, è ormai quasi l’unica che si suoni con strumenti prodotti con materiali naturali (il legno, in particolare). E perché il suo repertorio si è regolarmente ispirato ai fenomeni naturali, e continua ancora a farlo nella produzione dei compositori viventi. Così, ascoltare in centoquaranta concerti le infinite declinazioni del tema mi sembra un’esperienza particolarmente affascinante».
Che sia scritta su pentagramma o tramandata oralmente, che sia cantata o suonata, antica o moderna, colta o popolare, la musica ha sempre mostrato una predilezione e lasciato quindi ampio spazio alla rappresentazione di paesaggi, come la campagna, la foresta e il deserto, di eventi atmosferici, come la pioggia o la tempesta, di elementi, quali l’acqua e il fuoco, fino alle evocazioni ornitologiche o dell’origine del mondo.
Seguendo questa ricorrente ispirazione, i 140 concerti (70 per ogni città), dei quali ben 69 sono ad ingresso gratuito, presentano programmi appositamente ideati e interpretati da alcuni dei più importanti musicisti del panorama internazionale che li eseguiranno assieme alle formazioni orchestrali torinesi e milanesi di maggior prestigio.
La musica raggiungerà tutti i luoghi della città, dai grandi teatri e dalle sale da concerto del centro, ai quartieri più decentrati e periferici, e la tradizione di far precedere ogni concerto con una breve introduzione permetterà di vivere in modo più intenso e completo l’esperienza dell’ascolto.
Come nella scorsa edizione, quando più di venticinquemila cittadini si raccolsero nei due grandi cori di piazza del Duomo e di piazza San Carlo, anche quest’anno gli stessi spazi cittadini si trasformeranno, il 9 settembre a Torino e il 10 a Milano (sempre alle ore 21), in un gigantesco palcoscenico per MITO Open Singing: in quest’occasione tutti potranno diventare “cantori per un giorno”, unendo la propria voce a quella del coro-guida (il Coro Giovanile Italiano). Un fascicolo con le partiture distribuito gratuitamente permetterà di intonare i brani in programma, sotto la guida del direttore specializzato nella pratica dell’open singing, Michael Gohl: ma, per i più diligenti che si vogliono preparare in anticipo le partiture sono già a disposizione sul sito del Festival.
Si tratta di un momento collettivo di altissimo valore culturale, nonché, come ricorda ancora Campogrande, di grande civiltà e bellezza: la possibilità di usare la nostra voce, lo strumento più naturale che esista, per ascoltare e fare musica insieme diventa un gesto importante, oltre che, naturalmente, di divertimento assicurato!
Andando più nel dettaglio del programma dei concerti milanesi, troviamo uno stimolante susseguirsi di prime esecuzioni, grandi direttori e solisti, accompagnati da orchestre di fama mondiale.
MITO ha aperto in grande stile domenica scorsa, con la prima italiana di This Midnight Hour, opera sinfonica in un movimento di Anna Clyne, il cui titolo vuole evocare, a partire dai suoni gravi dei contrabbassi e dei violoncelli, il misterioso viaggio notturno di una donna. L’opera trae ispirazione, seconda quanto afferma la compositrice stessa, da due poesie, una di Baudelaire, l’altra, brevissima, di Juan Ramon Jimenez, che è possibile leggere in lingua originale al link
https://www.boosey.com/teaching/music/Anna-Clyne-This-Midnight-Hour/101376.
Stasera al Teatro Dal Verme Gianandrea Noseda dirigerà l’Orchestra del Teatro Regio di Torino nell’esecuzione di musiche di Antonín Dvořák, Bedřich Smetana, Ludwig van Beethoven; contemporaneamente, allo Spazio Teatro 89, si esibiranno Gautier Capuçon al violoncello e Jérôme Ducros al pianoforte, in un concerto dal titolo Figlie miracolose (musiche di Claude Debussy, Ludwig van Beethoven, Sergej Rachmaninov, Jérôme Ducros)… Ardua scelta ma con premio di consolazione! Il grande Capuçon, per chi lo perdesse, sarà di nuovo sul palco il 9 settembre (ore 17) al Teatro Dal Verme, accompagnato questa volta dall’Orchestra dei Pomeriggi Musicali, con la direzione di Alessandro Cadario.
Lancio della monetina anche giovedì 7. Al Teatro della Cooperativa (ore 21) il tenore Jan Bostridge, uno dei più grandi interpreti del repertorio liederistico e non solo, eseguirà il famoso ciclo schubertiano Die schöne Müllerin (La bella mugnaia), accompagnato dal pianista Julius Drake. E, sempre alle 21, al Teatro Elfo Puccini, si esibirà il violinista Salvatore Accardo, protagonista assoluto di un concerto intitolato La fabbrica tra i ciliegi, con musiche di Johann Sebastian Bach, Francesco Fiore, Petr Il’ič Čajkovskij.
Il 9 settembre arriva uno dei tanto attesi appuntamenti in piazza: Daniele Rustioni dirigerà l’Orchestra Giovanile Italiana nella Nona di Beethoven (Piazza del Duomo).
Le atmosfere di Arvo Pärt e Tõnu Kõrvits saranno protagoniste del concerto Impressionismo magico, con la Tallin Chamber Orchestra e l’Estonian Philharmonic Chamber Choir. Risto Joost dirigerà le musiche dei due grandi compositori estoni, in cui la facilità d’ascolto e la trasparenza emotiva sono il frutto di una sapiente costruzione musicale, che parte dall’utilizzo di materiali “primitivi”, come lo stesso Pärt li definisce, ossia unità armoniche minime o semplici linee vocali, continuamente elaborate ed intrecciati in brani di grande effetto (13 settembre, Chiesa di Sant’Alessandro in Zebedia).
Altro imperdibile concerto sarà quello del 14, che porta il titolo Primavere (Sala Verdi del Conservatorio di Milano) e che vedrà l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai impegnata nell’esecuzione di musiche di Rachmaninov e Stravinsky: direttore Semyon Bychkov, solista al pianoforte Kirill Gerstein.
Due giovani artisti emergenti dell’universo pianistico: Zee Zee, l’8 al Piccolo Teatro Studio Melato, si cimenterà con musiche del cinese Tan Dun, e Orazio Sciortino, in duo col clarinettista Alessandro Travaglini, il 18 alla Palazzina Liberty eseguirà Schumann, Rheinberger, Gade e Setaccioli.
Chiuderà il Festival in bellezza Riccardo Chailly, con il concerto Luci, nel quale le musiche di György Ligeti, Béla Bartók e Ottorino Respighi saranno interpretate dalla Filarmonica della Scala e dalla viola di Julian Rachlin.
Sul sito del Festival http://www.mitosettembremusica.it/programma/calendario/milano/2017 è possibile trovare il programma completo dei concerti, e il video dell’evento Open Singing dello scorso anno…
Scaldate le voci!
Immagine di copertina di Lorenza Daverio per MITOSettembreMusica