Si ride e si corre, ci si appassiona e a tratti persino si riflette grazie a questo gioiellino di animazione: è il sequel, 14 anni dopo, dell’episodio 1, e di nuovo l’ha scritto e diretto Brad Bird con il colosso Pixar alle spalle a al computer. Battute, inseguimenti, colpi di scena, e sotto traccia anche qualche frecciata alla giustizia fai-da-te americana, alla caccia al diverso, al dilagare dell’uso delle armi negli States. Dove in tre mesi ha già incassato 600 milioni di dollari, facile prevedere repliche in tutto il mondo
Elastigirl e Mr. Incredibile, al secolo Helen e Bob Parr, hanno sempre preso molto sul serio il loro ruolo di difensori dell’umanità, oltre che del benessere della loro simpatica famigliola: ma come tutti i supereroi non sempre riescono a tenere a bada le loro capacità, e così combinano qualche disastro, dando ragione all’opinione pubblica forcaiola che vorrebbe sbarazzarsi per sempre di questi “diversi” dagli inquietanti poteri.
Costretti a vivere defilati, insegnando ai figli a dissimulare capacità e diversità, Elastigirl e Mr. Incredibile cercano di cavarsela alla meno peggio, fino al giorno in cui incappano in Winston ed Evelyn Deavour, ricchissimi mecenati pronti a tutto pur di riportare in auge i supereroi. Però in prima battuta dovrà essere solo Helen a tornare in pista, perché ritenuta più facilmente “vendibile” al grande pubblico. E così Bob si ritroverà nello scomodo ruolo di “mammo” a tempo pieno, alle prese con le nevrosi adolescenziali di Violet, gli ostici compiti di matematica di Flash e gli ingovernabili superpoteri del piccolo Jack-Jack.
In realtà, a ben guardare, Gli incredibili 2 è una sorta di prova di resilienza. Tutto remava contro: l’originale, uscito nel 2004, era un capolavoro e per il regista e sceneggiatore Brad Bird aveva rappresentato una vera e propria incoronazione. Inoltre, quattordici anni fa di supereroi al cinema non se ne vedevano così tanti. Oggi il genere è a dir poco inflazionato e l’idea di ritrovarseli anche di nuovo in versione cartoon non era di quelle particolarmente allettanti. Perché è vero che c’è di mezzo la Pixar, che è sempre garanzia di qualità, ma anche da questo punto di vista tanta acqua è passata sotto i punti, e quello che vent’anni fa se l’inventavano solo loro, ora lo fanno in tanti. Più o meno bene, certo.
Non era quindi una scommessa facile riprendere esattamente dalla fine del primo film e andare avanti, costruendo un secondo episodio coerente e divertente, e magari non del tutto inutile. Bird ce l’ha fatta, mettendo in fila battute esilaranti e citazioni, colpi di scena e rocamboleschi inseguimenti, ma anche disseminando sottotraccia, nelle pieghe della sceneggiatura di cui è ancora una volta autore, temi e discorsi nient’affatto infantili, dall’ossessione americana per la giustizia fai-da-te alla diffusione dell’uso delle armi, sempre con un sorriso e senza fare prediche a nessuno, ma con quella giusta dose di ambiguità che è merce ben poco diffusa in tanto cinema mainstream, hollywoodiano e non.
Si ride e si corre, ci si appassiona e a tratti persino si riflette in questo gioiellino di animazione, con alcune sequenze d’azione al cardiopalma e tante situazioni casalinghe disegnate con deliziosa leggerezza, sorridente femminismo e grande acume psicologico. Perché sono personaggi animati, sì, ma a tratti quasi ce lo scordiamo, talmente ci sembrano veri.
Al ventesimo film, anche la Pixar vanta nel suo carnet un certo numero di non-capolavori, è inevitabile, umano potremmo dire, anche se parliamo di animazione al computer. Ma Gli incredibili 2, pur essendo un sequel, vanta una freschezza di idee e uno slancio che riesce comunque a sorprendere. Al Box Office USA è già arrivato a quota 600 milioni di dollari. E non si può dire che non siano meritati.