Grandi novità per la stagione delle foglie al teatro di via Pier Lombardo…
Autunno, per la natura tempo di caduta, per per l’uomo, tempo di rinascita, di nuove partenze, che chiedono una purificazione dalle tossine accumulate per disporsi ad accogliere la novità. Questo – spiega Andrèe Ruth Shammah, è anche l’obiettivo di Autunno ai Bagni Misteriosi. Con queste funzione continua il percorso che lega gli spazi teatrali di via Pierlombardo a quelli balneari di via Botta, ed è in questi ultimi che la invocata rigenerazione trova spazio.
Metafora e alfiere, a specchiare questo viaggio, non può che essere il padrone di casa in pectore, Filippo Timi, che il 3 ottobre sarà protagonista non in scena ma in pellicola. Nella palazzina dei bagni misteriosi sarà infatti proiettato il film Icaros a Vision, di Matteo Norzi, ché lo vede protagonista (accanto ad Ana Cecilia Stieglitz) di un viaggio amazzonico e attraverso di sé alla scoperta dell’ayahuasca, una pianta sciamanica, e degli Icaros, i canti rituali attraverso cui, rievoca l’attore perugino, è come se “la terra e le piante raccontassero il dolore che hanno subito”.
Una natura protagonista, in questo fitto programma collaterale, sovente intesa in relazione alla naturalità del corpo, alla ricerca di una purezza che passa attraverso un fitto calendario di lezioni di discipline olistiche, che puntano a suggerire un interesse da esplorare, ma anche di laboratori per adulti e bambini, alla scoperta di profumi e sapori.
Salute e sollecitazione del corpo che si accompagna a quella della mente, chiamata da esperti come Matteo Bonazzi, Emanuele Coccia e Duccio Demetrio, a un viaggio d’autunno attraverso la filosofia e l’antropologia. E come, concretamente, un luogo “esce nell’altro”, alla salute si lega la “pazzia”, che nel quarantennale della legge Basaglia porterà, un curioso carnevale dei folli di hugiana memoria per le vie di Porta romana, accostando al dibattito la proclamazione del “matto dell’anno”.
Mentre si porta avanti ciò che, come il programma poetico, ha dimostrato la propria efficacia, il teatro Parenti dimostra di volersi caratterizzare sempre di più nella molteplicità di suggestioni che pescano anche da luoghi diversi, come i viaggi ad alta voce dal nord Europa – con Federica Fracassi, il 26 settembre – all’India di Pujadevi il 10 ottobre. Varietà nel segno,chiosa la direttrice artistica, di termini come sfida e comunità.
La prima non è solo quella di tenere aperta la balneazione fino al 14 ottobre, confidando nel meteo, ma soprattutto quella di sfruttarne l’occasione per proporre qualità, di cui la cittadinanza tutta è chiamata a farsi portavoce e custode, riconoscendone il valore di bene comune, nella convinzione che “ascoltare la bellezza che un luogo racconta, anziché disperderla in spazi diffusi, sia un tentativo di essere unità in un momento di scomposizione e frammentazione come questo”.
Usa parole poetiche e pesanti, Shammah, tratteggiando un immaginario prima che un programma, ma le cala nella sua personale concretezza, fatta di collaborazioni e trasversalità fra le arti. In primo luogo con Terraforma, complice per il terzo anno del progetto TranceParenti, un concerto galleggia, in una gabbia riflessa sull’acqua, del musicista sperimentale Lanark Artefax. Per chiudere, poi il 13 ottobre, con la danza sonora di Simone Beneventi che abiterà gli spazi dei Bagni Misteriosi, accompagnato dalle coreografie di Valerio Longo: il progetto è Nine Bells, prodotto dalla Fondazione nazionale della Danza.
Un ricchissimo autunno in cui è soprattutto Milano ad essere chiamata a prendere parola, come ha già fatto nella notte degli incipit del 20 settembre. Perché accanto ai nomi celebri, a segnare l’inizio, come il nuovo inizio, non può essere che chi abita uno spazio, condivide un’idea. È così, commenta Andrée Ruth Shammah, che “la qualità è possibile. Scegliendo la bellezza non come un prodotto vincente o perdente, ma in base alla decisione di sposare un progetto condiviso”.