Bergen, Fonda, Keaton, Steenburger: in “Book Club” quattro indiscusse star di Hollywood, riunite nella rilettura dell’erotismo patinato delle “50 sfumature”, rinverdiscono gli amori e gli ardori per stagionati ex, da Don Johnson a Andy Garcia, a Richard Dreyfuss. L’idea è quella di una versione moderna della commedia più fortunata e divertente, con esiti piacevoli ma certo distanti dai maestri. Poco cinismo, più audacia e malizia (finte). Certo, Candice, Jane, Diane e Mary si vedono sempre volentieri
Il genere di cinema intimissimo, basato su confidenze e chiacchiere femminili, è sempre stato una colonna di Hollywood. Prima le signore prendevano il thè, oggi è il vino a regolare la conversazione. Volendo dare un tocco di nostalgia, fu proprio nel ’39, anno magico, che George Cukor girò un classico di questo tipo di cinema pissi pissi bao bao, e Women (Donne) fu un capolavoro che resta, dove tutto era “female”, anche la comparsa di un canarino.
Con Book club, diretto dall’esordiente Bill Holderman, siamo molti gradini sotto, ma l’ispirazione è quella. C’è un gruppo di signore over 70, e una anche over 80, che si riunisce come in un club letterario, e si accontentano di poco, visto che diventan matte per i tre capitoli pseudo erotici delle 50 sfumature colorate. Così invasate (E.L.James, l’autrice dei best-seller, per completare l’operazione marketing fa anche un cameo nel film col marito) che la lettura provoca nelle quattro ladies, con diverse storie sentimentali alle spalle, un rigurgito di passione, il risveglio degli ormoni e la resurrezione dell’innamoramento e dell’amore nei confronti di principi che erano azzurri ed ora son diventati grigi.
Quindi quattro storielle, sciolte nella buona società, con esiti simili, ma Book club è un film glamour gender e sta al femminismo come i libri della James stanno al vero erotismo. C’è qualche battuta carina, ma manca la struttura, e manca anche il cinismo allegro di una visione disincantata. Bill Holderman gioca a carte scoperte con una sceneggiatura che non evita qualche grossolanità indigeribile, come la solita scena al Viagra. Le quattro attrici (304 anni global) si disputano le storielle baciate dal dono dell’autoironia anche al silicone e con qualche smorfietta: la migliore ed anche la più bella è ancora Candice Bergen (scandalosa ai tempi di Conoscenza carnale), oggi 73enne, mentre Jane Fonda festeggia gli 82, Diane Keaton anche lei i 73 e Mary Steenburgen, una bimba, soffia su 66 candeline.
Vanno a caccia di ex e di stagionati, il pilota d’aereo 62enne Andy Garcia, ma anche l’eroe di Miami Vice, l’oggi 69enne ex bellone Don Johnson, mentre Richard Dreyfuss appare come un elfo e siamo abituati da tempo a vederlo in questa foggia. Insomma, una notte da leoni al femminile, prolungata ma non spiacevole, tutto come lo aspettate con malizia (finta), audacia (finta), giocando ad essere fuori dalle convenzioni mentre più complice di così non potrebbe essere.
Book Club – Tutto può succedere di Bill Holderman, con Diane Keaton, Jane Fonda, Candice Bergen, Mary Steenburgen, Craig T. Nelson, Andy Garcia, Don Johnson, Richard Dreyfuss, Ed Begley Jr., Wallace Shawn, Alicia Silverstone, Mircea Monroe