La Cineteca Italiana propone a Milano “Piccolo grande cinema”, edizione n. 12, da oggi al 10 novembre: undici anteprime per ragazzi e adulti, cinque interessanti novità italiane, passate anche per i festival di Locarno e Venezia, un focus sulla Luna a 50 anni dallo “sbarco” umano, e il mito di Zorro a 100 anni dalla creazione del personaggio. E quattro concorsi tra fiction e animazione
Parte con un’ineluttabile notte halloweeniana, giovedì 31 ottobre dalle 20.30 al MIC – Museo Interattivo del Cinema di Milano, la 12a edizione della bella rassegna Piccolo Grande Cinema, che introduce fin dalla sua prima sera uno dei temi chiave dell’edizione 2019, la forza evocativa, anche letteraria e filmica, della Luna, a partire dai 50 anni dello sbarco umano sul pianeta. Per l’occasione si offre l’anteprima italiana del film d’animazione Louis & Luca – Missione Luna del norvegese Rasmus Andre Sivertsen, in collaborazione col Trieste Science+Fiction Festival, protagonisti Louis la gazza e Luca il riccio. Sono per esempio dedicate alla Luna, in varie sfaccettature, le opere dei giovani filmaker che partecipano al concorso Cortometraggi Rivelazioni – Corti Lunatici e la scoperta della Luna è stato anche il tema base del Summer Camp 2019 in cui i ragazzi, seguiti da un gruppo di registi esperti, nel meraviglioso del parco naturale dell’Adamello Brenta, nelle Dolomiti, hanno potuto tradurre molti loro pensieri e intuizioni in immagini.
Ma è un vero e proprio festival, quello che proseguirà fino al 10 novembre, oltre che al Mic, anche all’Auditorium G. Testori di Palazzo Lombardia a Milano e all’Area Metropolis 2.0 di Paderno Dugnano, offrendo 19 anteprime nazionali e internazionali e in particolare un bel concorso dedicato alla produzione italiana con cinque titoli alcuni dei quali arrivano da festival internazionali. Era per esempio a Locarno Maternal di Mauro Delpero, ambientato in un istituto religioso argentino per ragazze madri dove tre vivaci caratteri, assai diversi e in relazioni molto dialettiche e tormentate tra loro, rappresentano in modi opposti (uno addirittura solo simbolico, trattandosi di una novizia) il modo in cui può esprimersi il legame tra madre e bambino/a. Ha avuto un Europa Cinemas Label, riconoscimento della Giuria Ecumenica e il secondo premio dato dalla platea dei Giovani.
Due titoli hanno goduto della prestigiosa passerella veneziana per il loro debutto: Lessons of Love di Chiara Campara, passato alla Biennale College-Cinema, vivido ritratto del giovane Yuri che cerca di salvarsi da una vita solitaria lasciando il padre e la famiglia per trasferirsi nei sobborghi di una città vicina nel tentativo di raggiungere una vita diversa, e il bizzarro Tony Driver di Ascanio Petrini, opera prima ed unico italiano in concorso alla Settimana della Critica, un commedia dai risvolti anche molto seri sul baffuto barese Pasquale, che si rifugia in Italia dopo 40 anni di vita sulle strade degli Usa, espulso da lì per aver tentato di trasportare migranti illegali dal Messico. In Puglia riscopre l’eterna immobilità del nostro paese, soprattutto al Sud, e medita il ritorno nella sua “vera” patria, dove ha lasciato ex-moglie e figli.
Evoca sensibilità ecologiche, forse un po’ estreme, Noci sonanti di Damiano Giacomelli e Lorenzo Raponi, raccontando la vita ai margini del non più giovane Fabrizio, fondatore di una comunità iper-ambientalista che vive da tempo in comunione con la natura, senza energia elettrica e molti altri agi moderni, ospitando il per-adolescente Siddharta. Nell’estate in cui si prepara, da studente domestico, a un esame scolastico da privatista, il giovane Sid comincia sempre più a frequentare la vicina Sofia, sperimentando con lei uno stile di vita completamente diverso.
Ultimo, e forse più riuscito titolo, è Nevia di Nunzia De Stefano, anche questo un debutto e anche questo in arrivo dalla Mostra veneziana, con una giovanissima e assai convincente protagonista, la 17enne Virginia Apicella (nel ruolo che dà il titolo al film), povera ma combattiva inquilina di un campo di container a Ponticelli, costretta a fronteggiare molte difficoltà economiche e di rapporti familiari, in un mondo dove nascere donna offre certamente ben pochi vantaggi. Il film, presentato nella sezione Orizzonti, ha vinto il Premio Lizzani per la sua forza che nasce da un gruppo di donne che l’ha scritto, diretto e interpretato che ottimi esiti, tanto che a Virginia Apicella è andato a Venezia il Premio Nuovoimaie Talent.
Tra le altre anteprime di primo piano che potete vedere nella rassegna, il film d’animazione La famosa invasione degli orsi in Sicilia di Lorenzo Mattotti, tratto dal romanzo scritto e illustrato da Dino Buzzati, presentato all’ultimo Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard, con le voci di Toni Servillo, Antonio Albanese, Corrado Guzzanti e Andrea Camilleri (uscirà nei cinema il 7 novembre). Disegni vividi, a volte drammatici a volte festosi anche in Fritzi – Un racconto rivoluzionario del tedesco Ralf Kukula, vicedirettore della DEFA Foundation, che racconta gli storici cambiamenti della Germania divisa nel 1989, attraverso la commovente e sincera amicizia di due bambine. Fa parte di una sezione del programma dedicata ai 30 anni dall’abbattimento del Muro di Berlino, in cui si potrà vedere anche il divertente Herzog incontra Gorbaciov di Werner Herzog e Andre Singer, lucido, critico a tratti umoristico viaggio d’esplorazione di alcuni eventi del XX secolo, nelle parole e nei ricordi condivisi dal regista Herzog e dall’ultimo presidente dell’Unione Sovietica, Mikhail Gorbaciov.
Tra gli altri titoli del programma il cartoon Checkered Ninja dei registi danesi Thorbjørn Christoffersen e Anders Matthesen, miglior incasso in Danimarca degli ultimi 34 anni, storia di amicizia, vendetta, e bullismo, Ailo – Un’avventura tra i ghiacci, (nelle sale italiane dal 14 novembre) esordio di Guillaume Maidatchevsky, storia di una piccola renna che affronta i pericoli della natura e supera straordinarie sfide alla scoperta di un mondo bellissimo e For Sama, documentario girato dalla regista siriana 26enne Waad al-Kateab, che ha filmato la sua vita da ribelle ad Aleppo, durante i cinque anni di guerra civile.
Per finire una chicca storica: a 100 anni dalla prima apparizione del personaggio di Zorro nel romanzo La maledizione di Capistrano di Johnston McCulley (1919), in chiusura, il 10 novembre alle 15 al MIC sarà proiettato Il segno di Zorro di Fred Niblo (1920) con Douglas Fairbanks jr., prima trasposizione cinematografica delle imprese dell’avventuroso personaggio, in edizione restaurata dalla Fondazione Cineteca Italiana.