La spia

In Cinema

Il passo d’addio di un grande Seymour Hoffman in un thriller di Anton Corbijn tratto da Le Carré

Il ragazzo che spunta fuori dal nulla e si muove furtivo nella livida luce dell’alba, ad Amburgo, è di una magrezza impressionante, ha gli occhi rossi, infossati e un’espressione attonita e ostinata sul viso solcato da rughe. Percorre la città come un fantasma triste, senza meta apparente, finché viene accolto nella casa dal giovane Melik, immigrato turco che sogna un futuro come cittadino tedesco e campione di boxe. Lo sconosciuto dice di chiamarsi Yssa Karpov e di sé racconta il minimo indispensabile: è un profugo ceceno, devoto musulmano, fuggito da un carcere russo, arrivato in Germania per studiare medicina.

Naturalmente, questa è solo la prima versione della sua storia, la prima di tante. Siamo in un thriller tratto da un libro del maestro inglese dello spionaggio, John Le Carré (A Most Wanted Man, uscito in italiano col titolo Yssa il buono), quindi ci aspettano colpi di scena a profusione e un continuo ribaltarsi dei ruoli e dei punti di vista. E soprattutto ci aspettiamo, dall’autore de La talpa, una storia tutt’altro che eroica, un intreccio di vicende e personaggi sotto il segno dell’ambiguità, con uno sguardo malinconico sul mondo delle spie e dei servizi segreti.

Le aspettative non sono affatto deluse, soprattutto perché al centro della scena troviamo Philip Seymour Hoffman nei panni di Günther Bachmann, spia tedesca addetta ai lavori sporchi, impiegato dell’intelligence dal fisico sfatto e dallo sguardo stanco, che ogni giorno tenta di rendere il mondo un posto migliore ma fatica sempre più a distinguere i buoni dai cattivi.

La regia di Anton Corbijn, apprezzato fotografo prestato al cinema, giunto al suo terzo lungometraggio (il secondo, The American, ha il merito di essere in assoluto il film più brutto girato da George Clooney), non aggiunge nulla, ma almeno non fa danni. Si mette con umiltà al servizio della storia e degli attori, tutti grandi professionisti. Un film da vedere anche per dire addio a Hoffman, alla sua ultima commovente interpretazione.

“La spia” di Anton Corbijn, con Philip Seymour Hoffman, Willem Dafoe, Robin Wright, Rachel McAdams, Daniel Brühl

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