Jacquot orchestra un ambiguo, accattivante triangolo al servizio di Deneuve, Mastroianni e Gainsbourg
Un funzionario dell’agenzia delle entrate si innamora di una ragazza incontrata a Lione, un giorno, per caso. I due si danno appuntamento in un parco, ma una serie di eventi sfortunati impedisce loro di rivedersi. Quando l’uomo capita di nuovo in città per lavoro, va alla ricerca della donna che l’aveva così tanto colpito, ma finisce per innamorarsi, e fidanzarsi, con un’altra. Per poi scoprire, alla vigilia del matrimonio, che le due sono sorelle.
Torna il classico triangolo moglie-marito-amante in Tre cuori di Benoit Jacquot. È questo il filo conduttore che lega le due figlie d’arte Chiara Mastroianni e Charlotte Gainsbourg (ormai attrice feticcio di Lars Von Trier) a Catherine Deneuve, madre di Chiara nella realtà e in questa storia, e Benoit Poelvoorde.
Un triangolo particolare, familiare, che trasforma il film da iniziale commedia in un racconto di trasgressione e menzogne, quelle cui sono costretti due amanti travolti dal desiderio. E il ricordo di quel primo appuntamento diventa una ferita aperta capace di far saltare obblighi matrimoniali e sentimenti consolidati. Tra dubbi, domande e passione, i due vorrebbero abbandonare tutto per stare assieme, e se lo dicono con sms furtivi e sorrisi clandestini, in bilico tra i legami coi partner ufficiali e la loro incontenibile attrazione.
Forse un po’ prevedibile, il film dipinge con chiarezza il conflitto tra moralità e trasgressione, rispettabilità sociale e tradimenti affettivi che convivono tutti in una relazione ambigua e nascosta, fino all’inevitabile punto di rottura. Chiara Mastroianni è perfetta, Charlotte Gainsbourg arricchisce il suo personaggio di una melanconia latente, Catherine Deneuve è convincente senza rubare la scena alle due giovani attrici, e anzi forse la si vorrebbe vedere in qualche scena in più. E Benoit Poelvoorde fa realisticamente la sua parte di protagonista maschile.
“Tre cuori” di Benoit Jacquot con Catherine Deneuve, Charlotte Gainsbourg, Chiara Mastroianni, Benoit Perlvoorde