Le “Emotion” del contemporaneo al Chiostro del Bramante

In Arte

Fino al 29 settembre è possibile visitare “EMOTION. L’arte contemporanea racconta le emozioni”, a cura di Danilo Eccher al Chiostro del Bramante a Roma. Un viaggio nelle emozioni con più di venti artisti, tra cui Masbedo, Carsten Höller, Kimsooja, Tony Oursler, Nedko Solakov e molti altri, in uno spazio aperto a tutti dove bere un caffè sotto la grande installazione di Subodh Gupta – parte del percorso – o nella Sala delle Sibille immersi nelle grandi opere site-specific del duo Fallen Fruit, dove dalla finestra si può vedere l’affresco di Raffaello. Una vera emozione. Anzi, due.

Realtà e Finzione. Verità e Inganno. Sogno e Incubo. Fra sponde di ossimori esistono mondi, mappe più o meno reali e tantissimo altro, tra aurore boreali, foreste, rifrazioni, prismi, supereroi, stanze dove rimanere o passare, oceani di sfumature, definizioni, esperienze. L’arte, che da sempre è un potente catalizzatore di emozioni, le esprime e imprime, le condivide, talvolta le esorcizza, sempre le rivela. 

Succede con Emotion, la mostra del Chiostro del Bramante di Roma, curata da Danilo Eccher, che offre un nuovo viaggio che invita a dialogare con le proprie sensazioni, dopo quello di Dream e di Crazy (per citare alcune delle ultime grandi narrazioni, sempre orchestrate da Eccher con un impianto simile: ampie collettive in cui sono presentate opere e installazioni site specific di artisti nazionali e internazionali).
Una mostra immersiva nel vero senso della parola, perché permette un tuffo nelle emozioni. Quelle che prova il pubblico ma anche quelle che sentono gli artisti nel momento della creazione tra desiderio, fastidio, paura, sorpresa, confusione, gioia, attesa, angoscia, felicità, orgoglio, eccitazione, nostalgia, ammirazione, sollievo, tranquillità, imbarazzo.         

Tony Oursler, foto Enrica Panà

Di certo, offre un percorso che cattura e suggerisce molte domande, altrettante riflessioni e nessuna indifferenza, e soprattutto, come suggerito da Natalia de Marco, che con le sorelle Laura e Giulia dirige DART – Chiostro del Bramante, – invita a prendere tempo: “in un momento come quello che viviamo dove tutto va veloce, dove ogni cosa è consumata con rapidità, questa mostra dedicata ai sentimenti ci piacerebbe fosse un’opportunità per stupirsi e commuoversi, per gioire ma anche un poco per imbarazzarsi, per sentirsi orgogliosi, per provare paura ma anche tranquillità, per essere nostalgici ma anche psichedelici e tornare poi alla felicità e alla pace”. Nel cuore di Roma, la frenesia delle vie del centro si ferma infatti davanti a un grande fungo, è la prima opera del percorso ed è di Carsten Höller. Da lì in avanti parte il viaggio anche grazie a Gregor Schneider, Kimsooja, Tony Oursler, Adrian Tranquilli, Nedko Solakov, Pietro Ruffo, Luigi Ontani, Laure Prouvost, Matt Collishaw, AES + F, Paul Morrison, Annette Messager e non solo.

Pietro Ruffo, foto Enrica Panà

“Non puoi sempre ottenere ciò che vuoi, ma se ci provi, a volte succede che ottieni ciò di cui hai bisogno”, così cantava un ritornello e forse si può pensare che, uscendo da Emotion e tornando al tran-tran quotidiano, ci si possa sentire più ricchi. Si può pensare che, grazie a questa nuova mostra prodotta da DART – Chiostro del Bramante, l’arte abbia portato altrove, facendoci scoprire cose nuove, emozionando.

EMOTION. L’arte contemporanea racconta le Emozioni, Chiostro del Bramante, Roma, fino al 29 settembre 2024

In copertina: Annette Messager, foto Adicorbetta

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