La fantasia senza freni del grande architetto e designer in mostra a Milano. Ogni disegno racconta una storia diversa, in un racconto appassionante.
Aldo Rossi (Milano, 1931-1997) è stato un’archistar prima delle archistar. Quello che ha inventato La Conica e La Cupola per Alessi: oggetti di design che popolano ormai più i salotti che le cucine delle migliori case italiane. Alcuni suoi disegni, principalmente degli anni ’90, sono esposti alla Galleria Antonia Jannone. Una serie che racconta la storia di una vita, il pensiero che architetta ogni cosa: dalla caffettiera e i mobili di casa, alle ville per gli amici, i palazzetti dello sport, e anche i cimiteri.
Come si disegna un cimitero, alle soglie del XXI secolo? In una tensione continua tra la verticalità della fede e l’orizzontalità della vita, con il razionalismo spietato di un campo di concentramento, e della morte uniforme, cui tutti sottostiamo; con il razionalismo di tanti buchi già predisposti ad accoglierci, ma con i tetti fanciullescamente azzurri, come il cielo cui aneliamo, dopo la nostra dipartita.
Disegni pensati, architettati, colorati, che si fermano sulla soglia del diventare quadri, o in qualche caso lo diventano. Talvolta sono solo qualche idea buttata giù la mattina, a penna, tra le colonne di un giornale, dove il gioco sta tutto tra il forzare e il subire la struttura della pagina stampata. Schizzi rilavorati, disegni preparatori per opere che, a volte, hanno infine davvero visto la luce.
Come “la camera matrimoniale predisposta, i fiori e gli argenti prima della messa grande”, ogni disegno racchiude una storia, immaginata, vissuta o ancora di là da venire. Una lettera davanti a dei fiori racconta di qualche amore travagliato, qualche orologio segna delle ore troppo precise per non avere una storia, e una fioca luce ancora accesa a tarda notte in un interno famigliare suggerisce l’ossessione di Aldo per i suoi progetti.
E così, ogni disegno diventa l’estratto di un’opera teatrale, sotto la sapiente regia di questo coltissimo e geniale maestro, nella cui mente fantasia e razionalismo potevano andare a braccetto, come sempre accade ai grandi.
“Aldo Rossi. Autobiografia poetica”, Antonia Jannone, fino al 16 dicembre 2014.
Foto: Aldo Rossi, Milano Palasport, 1989.