Arene estive a Milano, da Porta Genova al Piccolo Teatro, dall’Arena all’Incoronata. “I promessi sposi” in Cineteca. E Cultweek propone 8 classici italiani
Dite quel che volete: Milano d’estate ringiovanisce. Al calare del sole, la città-ufficio che in autunno abbassa le saracinesche e si barrica nell’intimità del televisore dopocena, con la comparsa dei primi robusti caldi pare rifiorire. Capita così che alla progressiva e sospirata scomparsa del traffico automobilistico faccia da contraltare un viavai altrettanto rumoroso, ma assai più colorato e allegro. Che sia l’effetto-sveglia del fenomeno Expo o la crisi di gite fuoriporta e vacanze al mare, poco cambia: ogni anno di più, l’eterogenea e variopinta movida milanese di famiglie con prole al seguito, liceali in libera uscita, cultori dell’aperitivo e hipster coi risvoltini, affolla vie del centro e luoghi d’aggregazione più o meno abituali alla disperata ricerca di iniziative interessanti.
E soprattutto per gli appassionati del grande schermo, tra un padiglione, un concerto e un giro tra i navigli e il Duomo, l’estate milanese è costellata di eventi da segnare sul calendario. A far la parte del leone è come sempre la piattaforma di cinema all’aperto dell’Arianteo, che quest’anno, anche causa Expo, ha cambiato completamente le sue sedi, rispolverando innanzitutto un luogo storico del cinefilo estivo milanese, l’Arena Civica (ufficialmente il primo spazio dedicato ai film all’aperto in città, nel 1907) e aggiungendo due nuove location: quello dal contesto urbanistico più moderno è lo spazio ricavato nel nuovo Mercato Metropolitano, fresco d’apertura nella rinata Darsena di Porta Genova, mentre l’innovativa ipotesi della “multisala del cinema all’aperto” si è collocata nel Chiostro dell’Incoronata, a pochi passi dall’Anteo, in via Milazzo, dove sono in funzione ben due “sale all’aperto” dedicate alle proiezioni, che fanno uso di cuffie wireless per la parte sonora.
Il menù, come sempre, è un’accurata maratona della stagione cinematografica appena conclusa, all’insegna del “rivediamoli”, qualora si fosse perso il successo dell’anno o qualche chicca rimasta troppo poco nelle sale cittadine. Con l’innesto di qualche anteprima, come Giovani si diventa di Noam Baumbach con Naomi Watts, Ben stiller, Amanda Seyfried e Adam Driver, passato all’Incoronata e da oggi nelle sale, e in agosto di Taxi Teheran, l’Orso d’Oro dell’ultima Berlinale firmato dal grande (e perseguitato) regista iraniano Jafar Panahi, in uscita poi a fine mese Love Is in the Air di Alexandre Castagnetti con Ludivine Saigner, Nicolas Bedos, Jonathan Cohen. A impreziosire occasionalmente l’offerta, gli interventi dell’orchestra del teatro Dal Verme – I Pomeriggi Musicali. Requisiti, caldamente raccomandati, un ventaglio e una buona dose di Autan o simile. Informazioni su www.spaziocinema.info/news/arianteo-milano-2015
Sul cinema estivo puntano forte anche il Museo Interattivo del Cinema e la Fondazione Cineteca Italiana nel nuovo polo milanese della Manifattura Tabacchi (MM Lilla), presentando, oltre all’intenso cartellone di imperdibili degli ultimi mesi, anche un’interessante selezione di pellicole storiche (Quarto potere, Casablanca, 2001: Odissea nello spazio, La donna che visse due volte, I quattrocento colpi), più una piccola perla: la proiezione esclusiva dei I promessi sposi di Mario Bonnard, adattamento cinematografico del 1922 del classico di Alessandro Manzoni, nell’edizione restaurata dalla Fondazione Cineteca Italiana e con l’esecuzione dal vivo delle musiche originali. Info su: www.cinetecamilano.it
Spostandosi nel chiuso della sala climatizzata, sono ancora l’Anteo e l’Apollo a offrire il cartellone più curioso: in particolare, per gli intenditori della cultura nipponica, il circuito Spazio Cinema propone nel mese di luglio i capolavori restaurati del regista Yasujirō Ozu, tra i più importanti esponenti della cinematografia giapponese del dopoguerra (prossimo titolo, lunedì 13 e mercoledì 15, Tardo autunno), mentre per i più piccoli e gli amanti degli anime saranno proiettati fino al 20 luglio otto lungometraggi dell’apprendista ninja Naruto, personaggio creato nel 1999 dal mangaka Masashi Kishimoto. Info su www.spaziocinema.info/eventi-rassegne/ozu-yasujiro
Per restare all’aperto, anche altre importanti realtà milanesi organizzano maratone e retrospettive su vari temi e autori: il Piccolo Teatro di Milano allestisce nel chiostro Nina Vinchi di via Rovello la rassegna Nuovo Cinema Rovello – 2015: Odissea nel Teatro, curata dal direttore di Cultweek Maurizio Porro, con la proiezione, ogni venerdì da luglio a settembre, di film che raccontano l’indissolubile legame tra pellicola e palcoscenico. In cartellone classici italiani e non solo, da Victor Victoria di Blake Edwards a Romanzo Popolare di Mario Monicelli, fino alle imperdibili esplorazioni shakespeariane dell’Amleto barocco di Kenneth Branagh e del bellissimo “docudrama” Riccardo III, Un uomo un re di Al Pacino.
Ma la liaison cinema – teatro non è l’unica tematica esplorata sullo schermo del Piccolo Teatro: si alterneranno infatti anche altre rassegne, da Inattesi dal Mondo, capolavori televisivi di livello cinematografico tra musica, lirica e danza a Domenica dello Sport, carrellata sul fascino che da sempre esercitano le leggende sportive per la macchina da presa, a MEMOMI: il Luce a Milano, che offre documentari fondamentali per riscoprire la storia e il fascino più nascosto della città nelle sue mille anime. Info su www.piccoloteatro.org/news/nuovo-cinema-rovello
Dulcis in fundo, sempre in tema di classici, la proposta di Cultweek, in cartellone ancora all’Anteo: dal 7 luglio all’8 settembre, otto capolavori del cinema italiano, rimessi a nuovo e riproposti finalmente sul grande schermo: titoli che ripercorrono l’eccellenza del cinema italiano dall’epoca d’oro, quel dopoguerra capace di produrre opere d’arte come Roma città aperta e Umberto D. agli anni mitici di La dolce vita (che ha inaugurato la rassegna) e Rocco e i suoi fratelli (che la chiuderà) dal cinema di denuncia di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto e Todo modo, fino al più recente exploit internazionale, il binomio Paolo Sorrentino-Toni Servillo, declinato nell’intimismo di Le conseguenze dell’amore e nella romanità splendida e felliniana di La Grande Bellezza, in programma il 14 luglio. Info su www.cultweek.com/cinema-cultweek/