Quest’anno ricorre il centenario della morte del grande compositore. E chi più chi meno tutte le grandi rassegne musicali da qui a settembre gli dedicano uno spazio. Dal Festival di Torre del Lago (ovviamente) all’Arena di Verona, fino a Caracalla.Turandot, Manon Lescaut, Bohème. Un’occasione per ripassare. Ma c’è dell’altro in giro per l’Italia. Per esempio a Bolzano…
Il dato ovvio dei festival estivi di quest’anno è che Puccini la fa da padrone. Non a torto, peraltro, visti i cent’anni dalla morte e le importanti, insistite, a volte un po’ sgangherate celebrazioni previste un po’ ovunque, che però a questo punto sembrano non aver mai fine. Il dato positivo è che un anno come questo qualcosa ha prodotto: convegni, riflessioni, nuove monografie (Virgilio Bernardoni per Il Saggiatore) e ristampe di vecchie (il saggio di Leonardo Pinzauti per Mind Edizioni, con prefazione di Angelo Foletto), e soprattutto nuove produzioni, anche di titoli meno frequentati come Fanciulla del West, l’impegnativo Trittico, Rondini a non finire.
Festival Puccini
Dal 12 luglio al 7 settembre
Inevitabile quindi cominciare il giro dell’Italia dei festival da Torre del Lago, che aggiunge alle celebrazioni per il centenario del loro conterraneo quelle del settantesimo del festival (non di fila, ma insomma facendo bene i conti le edizioni sono settanta). Direttore artistico della rassegna è Pier Luigi Pizzi, che ha pensato a un impianto scenico in grado di accogliere ben sei titoli pucciniani: dalle giovanili Willis e Edgar, in un’unica serata, fino all’estrema Turandot. Oltre a queste già citate Pizzi firma anche Tosca, mentre a Massimo Gasparon toccano le due opere della consacrazione pucciniana: Manon Lescaut e Bohème. Tra i direttori Massimo Zanetti e Renato Palumbo, nei cast si notano diversi nomi in ascesa come Lidia Fridman o già affermati come Anna Pirozzi.
Macerata Opera Festival
Dal 19 luglio all’11 agosto
Allo Sferisterio si comincia con Turandot, nuova produzione del regista spagnolo Paco Azorín diretta da Francesco Ivan Ciampa. Torna poi l’ormai classica Bohème di Leo Muscato, con cui vinse il Premio Abbiati nel 2012 per la sua produzione ambientata negli anni delle contestazioni giovanili, con Mimì che moriva non nella classica soffitta ma in un letto d’ospedale. Per il terzo titolo una boccata di belcanto: Norma, nuova produzione affidata alla regista e documentarista milanese Maria Mauti, direzione di Fabrizio Maria Carminati e protagonista Marta Torbidoni, soprano di cui si comincia a parlare molto.
Festival della Valle d’Itria
Dal 17 luglio al 6 agosto
Norma è anche il titolo più atteso a Martina Franca, dove verrà dato nella versione per due soprani come nella mitica edizione del 1977 con Lella Cuberli e Grace Bumbry, che rese il festival della Valle d’Itria uno dei più interessanti d’Europa. Protagoniste oggi Jacquelyn Wagner e Valentina Farcas, dirette da Fabio Luisi. Completano la programmazione della cinquantesima edizione del festival Ariodante di Händel e Aladino e la lampada magica di Nino Rota.
Caracalla
Fino al 10 agosto
Come per caso si torna a Puccini anche a Roma, dove si è pensato di coinvolgere lo Studio Fuksas per le scene delle nuove Tosca e Turandot – la prima andata in scena lo scorso 5 luglio, la seconda in scena dal 16 – entrambe con regia di Francesco Micheli.
Arena di Verona
Fino al 7 settembre
Anche in Arena, dopo l’inaugurazione in mondovisione sotto il segno mutiano dello scorso 7 giugno, si è partiti con Puccini: una Turandot ormai conclusa, cui seguirà una nuova Bohème firmata niente meno che da Alfonso Signorini, mentre in agosto Tosca con Anna Netrebko che debutta la parte a Verona (mentre in questi giorni alla Scala sta concludendo le recite di una nuova Turandot). Arena poi vuol dire Aida, col ritorno della “manona” dello spettacolo firmato da Stefano Poda, che inaugurerà l’anno prossimo con Nabucco.
Rossini Opera Festival
Dal 7 al 23 agosto
Per una pausa da Puccini bisogna rifugiarsi a Pesaro, dove quest’anno il titolo più atteso è senza dubbio Ermione, direzione del rossiniano tra i rossiniani (ma non solo) Michele Mariotti, con regia di Johannes Erath, nell’ardua parte della protagonista Anastasia Bartoli, Juan Diego Flórez ed Enea Scala i due tenori (in gergo “parte David” per il primo, che fa Oreste, “parte Nozzari” per il secondo, Pirro). L’inaugurazione però sarà Bianca e Falliero, con Roberto Abbado sul podio, regia di Jean-Louis Grinda, protagoniste Jessica Pratt e Aya Wakizono insieme al tenore Dmitry Korchak. Si riprende poi il delizioso Equivoco stravagante del duo registico Leiser e Caurier, con direzione di Michele Spotti.
Bolzano Festival Bozen
Dal 30 luglio al 10 settembre
Per riprendersi dall’indigestione delle innumerevoli Turandot si può trovare rifugio a Bolzano, dove il festival festeggia i suoi vent’anni e celebra i cento di Ferruccio Busoni. Si inaugura con un concerto open-air al Parco delle Semirurali dell’Orchestra Haydn diretta da Michele Gamba con Mariangela Vacatello solista. Il 10 agosto tocca a Iván Fischer con la European Union Youth Orchestra, diretta anche da Gianandrea Noseda il 13, mentre il 20 e il 22 agosto Ingo Metzmacher dirige la Gustav Mahler Jugendorchester.
In copertina: pubblico alle Terme di Caracalla (Yasuko Kageyama @ Opera_di_Roma, 2016)