La tragicommedia erotica quotidiana nel nuovo spettacolo di Manuel Renga e Tobia Rossi che lo fanno strano. E tra genitori e figli un grande, sordo silenzio…
Manuel Renga e Tobia Rossi, di nuovo insieme dopo i precedenti successi, presentano la vita della Milano bene esattamente come ce la si aspetta: il padre che deve concludere gli affari, la madre frivola, la cameriera romena, la fidanzatina insopportabile e il ragazzino a cui piace farlo strano con il figlio della colf. Quanto strano? Be’, abbastanza, dato che il giovane Ludo è un cultore della pratica del pissing, come anticipa l’efficace titolo Bagnati. Piss and Love. Lui e Daniel non hanno una relazione stabile, ma si piacciono; non sono omosessuali, ma preferiscono sperimentare e non sono dei perversi, stanno esplorando la loro intimità.
Purtroppo però i genitori di Ludo, Guido e Fiamma, i meravigliosi Alex Cendron e Claudia Negrin, sono troppo presi da loro stessi. Troppo impegnati a mantenere saldo il loro ruolo in società e disposti a tutto pur di avere sopra la testa solo le nuvole. Ancora una volta il mondo degli adulti e quello dei ragazzi travasano l’uno dentro l’altro e poco importa che il tema sia l’urina, l’omosessualità o qualsiasi altra cosa. Ancora una volta nessuno parla con nessuno e quando sarebbe infine arrivato il momento del confronto si preferiscono lunghi monologhi sordi.
Bagnati non è una commedia vera e propria, ma a tratti si ride di gusto. I linguaggi sono mischiati forse con troppa leggerezza e il risultato non è sempre preciso: si passa dalle feste con le maschere, alle coreografie ieratiche, dal dialogo grottesco al litigio freudyano, dal simbolismo della scenografia/cantiere di un attico milanese, alle videoproiezioni spesso solo decorative… ne risultano un ritmo altalenante e un’estetica che ha bisogno di maturare; e, complice la prima, anche la lunghezza si fa sentire.
Certo gli attori sono bravi, i genitori su tutti, ma anche la colf e suo figlio Daniel, Paola Giacometti e Daniele Pennati, e la fidanzina Sara, Giulia Merelli: per merito loro si assapora il piacere di una storia parallela a quella dello spettatore. Così parallela che forse quello che manca è una chiave di lettura, perché la vita di ognuno non sia un eterno ritorno di un tragicomico gioco erotico.
Bagnati – Piss and love, di Tobia Rossi, regia di Manuel Renga, al Teatro Libero fino al 15 giugno