BookCity, lo spettacolo della lettura

In Letteratura

Dal 13 al 16 novembre la terza edizione di BookCity: 900 eventi, più di duemila appuntamenti, spettacoli, reading, mostre per fare della lettura e dei lettori un grande spettacolo metropolitano

Un fine settimana impegnativo quello che attende i lettori milanesi. Si rinnova, infatti, per la terza volta l’appuntamento con BookCity: 900 eventi e circa 2.000 protagonisti che dal 13 al 16 novembre animeranno incontri, spettacoli, reading, laboratori e mostre per fare di Milano una capitale della cultura.

Avventurarsi nel suo programma (che Cultweek svilupperà nella sua agenda giorno per giorno) è già un anticipo di quell’esplorazione di luoghi ed eventi che può trasformarsi in un personalissimo itinerario culturale da costruirsi attorno o accanto agli eventi centrali. Dall’inaugurazione al Teatro Dal Verme con David Grossman in giorni in cui l’Occidente guarda con crescente preoccupazione a quanto sta accadendo sulla scena Mediorientale, alla chiusura di domenica al Teatro Studio con il Nobel Dario Fo accanto a Piero Sciotto, suo storico collaboratore, per una serata tra teatro e romanzo.

Due poli “spettacolari” fra i quali ordinare tutto quanto hanno saputo organizzare decine di soggetti culturali ed economici della filiera del libro: editori grandi e piccoli, librai, bibliotecari, autori, agenti letterari, traduttori, grafici, illustratori, blogger. Sono state coinvolte scuole di scrittura, associazioni e gruppi di lettura, scuole, università… E lo saranno, naturalmente, i lettori cui è riservato l’esercizio di e misurare i propri e gli altrui interessi.

Così la città si prepara a dare spettacolo, anzi a divenire la scena dello spettacolo, quello del quale protagonista sarà la folla altrimenti anonima dei lettori. Chiamati soprattutto a scoprire se e quanto Milano possa essere stimolante, accogliente e vivibile, quando decide di esserlo, e capace di creare nuovi luoghi e modalità di aggregazione, fuori dalle sue mappe ufficiali, e misurare le proprie energie creative.

Sui propri itinerari, dunque, prima ancora che segnare i nomi degli autori più amati, odiati o misteriosi bisognerà scoprire luoghi e situazioni. Ancora una volta al centro della mappa c’è il Castello Sforzesco ma le iniziative si sono moltiplicati in altri spazi della città metropolitana. Sono biblioteche, librerie, spazi dedicati alla lettura e al libro, sedi di altra vocazione reinventate per l’occasione: il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci, il Circolo Filologico, Palazzo Mezzanotte, il Palazzo del Ghiaccio, la Cavallerizza, le Terme di Milano, Il Pertini di Cinisello Balsamo.

La vera misura del successo di BookCity sarà nella sua capacità di allargarsi a tutta la città, coinvolgerne le periferie, via via scoprire nuovi luoghi di incontro. La scena è allestita, la sfida aperta. E a farne il bilancio saranno i lettori.

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