Cine-sondaggio di Cultweek: i migliori film dell’anno che finisce sono stati “Inside Out” e “Mia madre”, i peggiori “50 sfumature di grigio” e “Mordecai”
E alla fine, anche la redazione di Cultweek si rivela pixar-disneyana. Il nostro sondaggio annuale interno (12 schede scrutinate per votare i 5 migliori e i 5 peggiori film del 2015), in cui si sono espressi i giovani e meno giovani contributors della nostra pagina di cinema, decreta Inside out di Peter Docter e Ronnie del Carmen il film dell’anno con sei voti, davanti a Mia madre di Nanni Moretti (5). Verdetto molto mainstream, mitigato dai tre consensi a Mad Max Fury Road di George Miller, che divide il terzo posto con Non essere cattivo, film rivelazione dell’anno e testamento di Claudio Caligari, Tutto può accadere a Broadway, gran ritorno di Peter Bogdanovich e Youth di Paolo Sorrentino, il film più controverso dell’anno con tre si ma anche due no. Nella breve lista dei titoli divisivi, anche The Lobster di Yorgos Lanthimos (un si e due no), e con un si e un no ciascuno, The Imitation Game di Morten Tyldum e Suburra di Stefano Sollima.
Tornando ai più apprezzati (da noi), a quota due si vedono titoli un po’ più imprevedibili e da cinematografie altre, come Timbuktu del mauritano Abderrahmane Sissako, Il figlio di Saul dell’ungherese László Nemes, Taxi Teheran dell’iraniano Jafar Panahi, Mustang opera prima del turco Deniz Gamze Ergüven, accanto agli italiani Hungry Hearts di Saverio Costanzo e al docu-film Louisiana di Roberto Minervini, a 45 anni dell’inglese Andrew High e a Forza maggiore dello svedese Ruben Östlund.
Non imprevedibile, nella graduatoria opposta, il primato negativo di 50 sfumature di grigio della talentuosa artista britannica Sam Taylor-Wood, qui in assai poco riuscita (ma miliardaria al box-office) missione erotico-hollywoodiana, che totalizza 4 voti negativi a pari merito con Mordecai dell’americano David Koepp, mediocre film-recital di Johnny Depp. Entrambi sono tratti da best seller letterari (il secondo ha alle spalle ben 4 romanzi). Nella classifica dei peggiori, tutti gli altri film non superano i due “dissensi”, molti dei quali prevedibili, dall’inutile Jurassic World allo sconclusionato Motel, dagli ultimi lavori di Marco Bellocchio (Sangue del mio sangue) e Gabriele Muccino (Padri e figlie), al non riuscito Tim Burton di Big Eyes, fino a The Gunman di Pierre Morel.
Sia pure con un solo voto negativo, non si salvano, un po’ a sorpresa, neanche Woody Allen (Irrational Man), Clint Eastwood (American Sniper), il premiato islandese Rams, i meanstream Freeheld di Peter Sollett, La teoria del tutto di James Marsh, Exodus di Ridley Scott, l’Angelina Jolie di By the Sea e Sarà il mio tipo? del belga Lucas Belvaux.
Schema migliori film 2015:
Schema i peggiori del 2015: