La nuova stagione parte coi kolossal Made in Usa, la pattuglia italiana reduce dalla Biennale e tante storie vere: Armstrong, l’Everest e il boss Johnny Depp
L’estate sta finendo… cantavano i Righeira malinconici. Ma agli amanti del cinema settembre porterà come sempre una valanga di film. Non tutti capolavori, d’accordo, ma di certo la scelta si presenta molto ricca. Quindi, ecco un panorama ragionato.
Freschi di uscita
Lasciando da parte blockbuster come Mission impossibile – Rogue Nation, Operazione U.N.C.L.E. e Minions (niente male per chi ama i rispettivi generi), parliamo di qualche piccolo film che rischia di passare inosservato in tempi di overdose di uscite. Come Il grande quaderno dell’ungherese Janos Szasz, tratto da un capolavoro della letteratura europea, La trilogia della città di K di Agota Kristof, dolente meditazione sulla guerra, la violenza e la capacità di sopravvivenza, raccontate dal punto di vista di due bambini nell’Ungheria devastata dalla Seconda guerra mondiale. O Partisan dell’australiano Ariel Kleiman, con Vincent Cassel nei panni di una sorta di padre-orco, padrone assoluto di una piccola comunità di ragazzi che vivono isolati imparando fin da piccoli a ubbidire ciecamente e a uccidere chiunque si presenti con le sembianze del nemico. O In un posto bellissimo di Giorgia Cecere, delicata e malinconica storia coniugale con l’affiatata coppia Isabella Ragonese – Alessio Boni.
In quest’ultimo scorcio d’estate ha visto la luce un lavoro italiano dalla vita a dir poco accidentata, La bella gente di Ivano de Matteo, con Monica Guerritore, Antonio Catania, Elio Germano. che è del 2009 ma in Italia è diventato visibile solo ora, nonostante vari premi in festival internazionali, per vicissitudini burocratiche di ogni genere. Un film drammatico e inquieto, che racconta con bella intensità quanto sia difficile aiutare il prossimo, soprattutto se ha le sembianze di una giovane prostituta straniera: con la quale sembra facile instaurare un rapporto di fiducia e di affetto così da dimenticare che di buone intenzioni rimane sempre lastricata la via dell’inferno.
Arrivano i “veneziani”
Dall’appuntamento più importante d’inizio stagione, la Mostra di Venezia, arrivano molti titoli italiani, fra i quali spicca Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio (in sala dal 9 settembre), cupa storia di seduzioni proibite e monache murate vive, intrigante cocktail di passato e presente sullo sfondo delle antiche prigioni di Bobbio, borgo sui colli piacentini, nonché paese natale del regista. Con Roberto Herlitzka, Pier Giorgio Bellocchio e Filippo Timi. Nelle prossime settimane vedremo anche L’attesa, opera prima di Piero Messina, ambientata in una Sicilia onirica e fredda, in bilico fra sogno e thriller, con Juliette Binoche, Lou de Laâge e Giorgio Colangeli, e Per amor vostro del napoletano Giuseppe Mario Gaudino, con Valeria Golino nei panni di una donna in crisi, che si scopre prigioniera di una vita grigia, di doveri e legami da cui vorrebbe fuggire, di paure per troppo tempo negate.
Entro fine settembre arriverà nelle sale anche La prima luce di Vincenzo Marra, con Riccardo Scamarcio in viaggio da Bari al Sud America sulle tracce di una ex moglie e di un figlio che sembrano svaniti nel nulla. E dopo il passaggio a Venezia, verrà distribuito in questo ricco inizio di stagione anche Everest dell’islandese Baltasar Kormakur, spettacolare ricostruzione (in gran parte negli studi di Cinecittà) di una sfortunata spedizione alla conquista della vetta del mondo, con un cast all-star fatto di Jake Gyllenhaal, Josh Brolin, Jason Clarke, Robin Wright e Keira Knightley. Fuori concorso alla Mostra, a ottobre vedremo anche Black Mass di Scott Cooper con Johnny Depp irriconoscibile nei panni laidi e bolsi del gangster irlandese Jimmy Whitey Bulger, che nella Boston degli anni 70 si alleò con l’FBI contro il nemico comune, la mafia italiana.
Tra sport e storie vere
Ritroviamo l’ottimo Gyllenhaal (in compagnia di un grande Forest Whitaker) in Southpaw – L’ultima sfida di Antoine Fuqua, parabola violenta sulla caduta e il riscatto di un campione di pugilato, che purtroppo somiglia un po’ troppo a tanti film venuti prima, da Rocky a Toro scatenato. Il connubio cinema-sport si presenta invece al meglio in The Program di Stephen Frears, ispirato alla storia vera del campione di ciclismo Lance Armstrong, condannato per doping e costretto a restituire tutti i premi accumulati nella sua fantastica carriera. Per vederlo dovremo aspettare l’8 ottobre. A proposito di storie vere, e imprese fuori dal comune, sempre a ottobre debutta The Walk di Robert Zemeckis, con Joseph Gordon-Levitt nei panni di Philippe Petit, il leggendario funambolo francese che nel 1974 compì la sua più grande impresa: la traversata dello spazio tra le Torri Gemelle di New York su un cavo d’acciaio, senza alcuna protezione a oltre 400 metri d’altezza. Agenti dell’FBI e killer senza scrupoli in Sicario del canadese Denis Villeneuve (dal 24 settembre), girato lungo uno dei confini più violenti del mondo, quello fra Stati Uniti e Messico, con Benicio Del Toro nei panni del cattivo e Josh Brolin nel ruolo di chi gli dà la caccia, ma che non per questo può essere definito buono.
Meryl rockstar e il nuovo Magic Mike
Per chi ama le grandi storie di pop, da non perdere il 15, 16 e 17 settembre Amy, docufilm di Asif Kapadia dedicato alla fragile e tormentata vita della meravigliosa Amy Winehouse. E a proposito di donne e musica, merita una segnalazione Dove eravamo rimasti di Jonathan Demme (uscita 10 settembre) con Meryl Streep nei panni di una rockstar non proprio di successo e non più giovanissima, costretta a fare i conti con le disillusioni e i sensi di colpa che hanno il volto dei tre figli abbandonati da bambini per inseguire un vago sogno musicale. Inutile dire che Meryl canta, balla, suona la chitarra ed è hollywoodianamente perfetta. Proprio come il film.
Se avete voglia di un thriller intinto di fantascienza, provate con Self/less di Tarsem Singh, con Ben Kingsley vecchio e malato che rinasce nel corpo giovane e prestante di Ryan Reynolds, se invece preferite il thriller d’azione, meglio optare per No Escape – Colpo di stato con Pierce Brosnan e Owen Wilson alle prese con violenti sconvolgimenti politici in una metropoli del sud-est asiatico. Se avete un ragazzino da portare al cinema, può essere una buona scelta Fantastic 4, nuovo episodio dell’interminabile saga Marvel, se invece ci andate con le amiche, la scelta sicura, e un pizzico maliziosa è Magic Mike XXL con Channing Tatum spogliarellista aitante e dotato persino di ironia.
Ironia che manca completamente all’ultimo film di Wim Wenders, Ritorno alla vita, storia d’amore, colpa e redenzione, protagonista uno scrittore con il volto da bello e dannato di James Franco. Da non perdere per chi ama l’autore tedesco, magari evitando il 3D, che non aggiunge nulla e in compenso rende fastidiosamente buia la visione. In attesa del ritorno di un altro autore molto amato dai cinefili, Ridley Scott, il 1 ottobre nelle sale italiane con Sopravvissuto: The Martian, con Matt Damon astronauta disperso sul pianeta rosso.