“Conta su di me” è una commedia agrodolce, ma anche molto istruttiva e toccante, diretta dal tedesco Marc Rothemund (“La rosa bianca”) e centrata su un bellissimo rapporto tra due ragazzi, ottimamente interpretati da Elyas M’Barek e Philip Noah Schwarz. Uno rischia la vita ogni giorno per una malformazione congenita, l’altro è un figlio di papà scavezzacollo che troverà però in questo rapporto una grande ricchezza umana e interiore. Una relazione che farà un gran bene a entrambi
Divertente, commovente e intensa è Conta su di me, una commedia agrodolce diretta da Marc Rothemund che porta sul grande schermo una vicenda realmente accaduta, raccontata nel best seller tedesco Dieses bescheuerte Herz: Über den Mut zu träumen di Daniel Meyer e Lars Amend. Il titolo originale del film è infatti Dieses bescheuerte Herz , letteralmente “Questo pazzo cuore”, perché il giovane protagonista David, interpretato da Philip Noah Schwarz, soffre di gravi problemi cardiaci. Nato con una malformazione congenita, non può vivere una vita normale ed è consapevole del fatto che ogni volta che si addormenta potrebbe non riaprire mai più gli occhi.
Opposta è la personalità di Lenny (Elyas M’Barek), figlio viziato di un famoso medico, dedito alla vita notturna, alle droghe e all’alcool. Il padre di Lenny, dopo l’ennesimo disastro combinato dal figlio, lo costringe a trascorrere del tempo con David, ragazzo che ha in cura sin da quando è nato. Dopo le iniziali difficoltà, tra i due giovani nascerà un’intensa amicizia, che cresce con il passare dei minuti. Un legame così forte e vissuto in ogni singolo momento in cui i due insegneranno l’uno all’altro quanto la vita può essere straordinaria.
Perché c’è chi butta l’esistenza e c’è chi invece ha i giorni contati, e forse non arriverà al suo sedicesimo compleanno: drammatico, realista, crudo e anche piacevole, tutto questo è Conta su di me, in cui il regista mostra sin dall’incipit questi due aspetti peculiari del film. La base della storia è proprio l’essere agli antipodi dei due protagonisti, come suggerisce l’iniziale montaggio alternato, che rimbalza dal suono assordante della discoteca dove si trova Lenny con i suoi amici, alle sirene spiegate di un’ambulanza che d’urgenza sta portando David in ospedale, dopo il suo ennesimo crollo fisico a causa di un ictus.
Tra i due protagonisti si instaura subito un rapporto sincero e diretto. Lenny tratta David esattamente per quello che è: un ragazzo con desideri e volontà, con cui chiacchierare, ridere e scherzare. Nonostante le loro evidenti diversità, ognuno dei due ha bisogno dell’altro. La vitalità contagiosa di Lenny fa bene a David, il quale non ha mai avuto un amico e ha sempre vissuto solo con la madre, tra ospedali, visite e pillole infinite da ingerire ogni giorno. Lenny, dal canto suo, apprende molto dall’amico-paziente: da troppo tempo abituato a non dare importanza alle cose vere della vita, e avendo come unica attività quella di sperperare il denaro del padre, scopre, prendendosi cura di David, che le occasioni, le cose belle che la vita ci offre, vanno vissute e apprezzate, perché non sempre può esserci una seconda possibilità.
Amici per necessità all’inizio e poi legati da un sentimento così forte da essere paragonato a quello fraterno: questo è il cuore pulsante del film e la sua forza. Il modo con cui il regista ha sviluppato il rapporto di solidarietà fra i due ragazzi è di rara intensità, riuscendo molto bene a riportare sul grande schermo un legame che cambierà la vita di entrambi i protagonisti. Conta su di me trasmette valori molto importanti e in nessun momento assume toni pietistici o cerca di sedurre lo spettatore agendo su facili corde emotive.Perché ciò che lega i due sin da subito non è la malattia, ma i bisogni esistenziali di ogni essere umano, e il loro legame decolla proprio a partire dalla condivisione di questi. Una rara pellicola che fa pensare e ridere di cuore allo stesso tempo, merito anche di una coppia di attori straordinari. Presentato al Giffoni Film Festival 2018 Conta su di me ha conquistato i giurati della sezione Generator + 13, vincendo un prestigioso Gryphon Award 2018 e confermando subito il suo potenziale la bravura dei due protagonisti.
Il nuovo lavoro del tedesco Marc Rothemund, che in Italia conosciamo per un film storico sul nazismo intitolato La rosa bianca, è una promessa, un dono, un impegno; è una commovente avventura sulla speranza per il futuro, sul senso di umanità mescolato all’egoismo e all’istinto di sopravvivenza. Una storia incredibile ma vera, che scuote le coscienze e dimostra come nella vita, a volte, un sincero e autentico “conta su di me” può fare più di mille parole. Un film che risveglia in ognuno di noi la voglia di esserci, di vivere e andare avanti ad ogni costo, comunque vada.
Conta su di me, di Marc Rothemund, con Elyas M’Barek, Philip Noah Schwarz, Uwe Preuss, Nadine Wrietz, Karin Thaler, Lisa Bitter, Lena Meckel