Talentuosi nordici

In Weekend

Tra videoarte e indagine scientifica il lavoro del filmaker Mika Taanila è una delle chicche dei ‘Boreali’, il festival di cultura scandinava organizzato da Iperborea

Un raro omaggio all’artista e filmaker finlandese Mika Taanila e poi performance, seminari, concerti, spettacoli teatrali, una rassegna cinematografica: sono le tante proposte in programma per  I Boreali, Nordic Festival, quindici giorni di cultura scandinava a Milano. I numeri –  62 ospiti, 12 sedi, 45 incontri, 44 partner – suggeriscono la vivacità del festival ideato dalla casa editrice milanese Iperborea, che da alcuni decenni traduce e pubblica per il pubblico italiano opere letterarie nordeuropee.

Le opere cinematografiche di Mika Taanila, presentate in anteprima in Italia, si trovano sempre al confine tra videoarte e indagine scientifica. L’artista e filmaker finlandese (nato nel 1965 a Helsinki), ha un interesse specifico verso le modalità in cui i dispositivi tecnologici hanno ridefinito e ridefiniscono l’interazione tra gli individui e l’ambiente circostante. Un ambiente divenuto sempre più artificiale, che Taanila indaga nel momento della sua formazione, nei primi anni ’60 in diversi ambiti progettuali come quello architettonico, musicale e dell’intelligenza artificiale.

Il documentario Futuro: A New Stance for Tomorrow ci permette di compiere un viaggio in un passato futuribile. Realizzato con film amatoriali e d’archivio si occupa delle “Futuro House”, utopiche unità abitative progettate a fine anni ’60 dall’architetto Matti Suuronen. Con la loro iconografia Space Age divennero icone di un’epoca che credeva nella conquista dello spazio e nel progresso tecnologico. Ideate per permettere a tutti di avere una casa per le vacanze a basso prezzo essendo realizzate in plastica, furono acquistate anche da giapponesi, americani, australiani. La crisi petrolifera alzò enormemente il prezzo delle abitazioni e la produzione terminò. Le poche “Futuro House” rimaste sono state acquistate da importanti musei internazionali.

Altrettanto significativo è il film su Erkki Kurenniemi tecnovisionario e geniale sperimentatore. The Future Is Not What It Used To Be ripercorre la storia del pioniere della musica elettronica e della media art, nonchè cineasta sperimentale, programmatore, ed esperto di robotica. Già negli anni ’70, oltre a progettare software e strumentazioni musicali, Kurenniemi teorizzava l’avvento di un computer quantistico che avrebbe permesso di conservare la memoria del suo vissuto (che ossessivamente registrava), attraverso la creazione di un avatar virtuale.

Taanila non indaga solo il tempo passato ma anche quello futuro, come ha mostrato nella video installazione presentata a dOCUMENTA (13) sulla costruzione della centrale nucleare Olkiluoto 3 in Finlandia, il primo reattore costruito in Occidente dopo il disastro di Chernobyl. I suoi film sono state presentati in più di 300 festival cinematografici internazionali ed ha esposto in musei, gallerie e in numerose mostre collettive: Time Machines è il titolo della personale che il Kiasma Museum of Contemporary Art di Helsinki ha dedicato a Mika Taanila lo scorso anno.

Durante la seconda settimana di programmazione il festival propone poi l’omaggio al violinista compositore e finlandese Jean Sibelius, in occasione  dei 150 anni  dalla nascita, con la performance (il 30 maggio) di Beniamino Borghi e Boomtown Dance, cui segue il giorno successivo il concerto dell’orchestra di Imatra che dalla Carelia finlandese sbarca allo spazio MostramiFactory@Folli 50.0. di Lambrate. Ancora musica il 3 giugno con il concerto del jazzista norvegese Jon Balke che contamina musica improvvisata europea, barocca e orientale, all’Orto Botanico di Città Studi.

Tanti i film in programma allo Spazio Oberdan nella rassegna dedicata al cinema nordico (3, 4 e 5 giugno). Da segnalare, oltre all’omaggio a Taanila il film di apertura, The Disciple della finlandese Ulrika Bengts premiato come miglior film al Festival del Cinema di Roma 2013 per la sezione Alice nelle Città, e quello di chiusura, The Hour of the Lynx del regista, sceneggiatore e musicista danese, Søren Kragh-Jacobsen uno dei fondatori di Dogma 95.

 

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