A Cultweek Christmas

In Musica

50 songs dedicate alle vostre feste: soli o in compagnia per sciogliersi di tenerezza

Cinquanta musiche per il Natale: carole e lieder, canzoni d’autore, rock e folk, frammenti classici e jazz, un pizzico di blues, aromi di world music, di tutto un po’. A ciascuno il suo (brano) e pace in terra agli ascoltatori di buona volontà.

1. Fairytale of New York (The Pogues & Kirstie McCall)
Fiaba natalizia d’amore e di dropout. Tenera e violenta, con gli irlandesi Pogues e l’ospitata di Kirstie MacColl, figlia di Ewan, tra i padri fondatori del folk inglese.

2. White Christmas Otis Redding (Otis Redding) 
La canzone natalizia più venduta di sempre. Niente Bing Crosby, tanto lo conoscete già, meglio questa smagliante cover soul.

3. Adeste fideles (Bruce Cockburn)
Lo trascrisse sir Francis Wade da un tema popolare irlandese nel 1743-44. Qui un assaggio brevissimo, solo per chitarra, del cantautore canadese Bruce Cockburn.

4. Early on one Christmas morn (Bruce Cockburn)
Ancora Cockburn alle prese con uno spiritual. Il suo Christmas, del 1993, è forse il più bello degli album natalizi d’autore.

5. Happy Xmas (War is over) (John Lennon & Yoko Ono)
Hit pacifista del 1971, contro la guerra in Vietnam. La melodia è quella dello standard folk Stewball.

6. Coventry carol (Elaine Paige)
La più bella delle carole natalizie inglesi. La trascrisse Robert Croo nel 1534. Elaine Paige è una grande interprete di musical. È stata la prima Evita di Andrew Lloyd Webber.

7. 1913 massacre (Arlo Guthrie)
Una strage del 1913 durante una festa natalizia nella Italian Hall di Calumet, Michigan, tra i minatori in sciopero: 73 morti, la metà erano bambini tra sei e dodici anni. La canzone è di Woody Guthrie, qui la interpreta il figlio Arlo.

8. Good old king Wenceslas (Loreena McKennitt)
Carola inglese del 1853 per Santo Stefano. Melodia del XIII secolo, testo ispirato da una leggenda boema su Venceslao I. Loreena McKennitt è una cantautrice e polistrumentista canadese.
https://www.youtube.com/watch?v=00LnEtjLj58

9. Three angels (Bob Dylan)
Dall’album New morning del 1970, tre angeli sui trampoli che suonano in un paesino del Montana tra l’indifferenza dei passanti, “in questo mondo di cemento pieno d’anime”. Stavolta niente link, su YouTube ci sono solo cover, Dylan lo trovate su Spotify.

10. White Christmas (Charlie Parker)
Immaginate di essere al Royal Roost di New York. È il 25 dicembre 1948 e Charlie Parker suona dal vivo per voi. Alla tromba Kenny Dorham, al piano Al Haig, Tommy Porter al basso e Max Roach alla batteria.

11. Jesus bleibet meine freude (J. S. Bach)
“Gesù rimane la mia gioia”, corale della cantata BWV 147. Qui è eseguito dalla Amsterdam Baroque Orchestra & Choir, direttore Tom Koopman.

12. Angels from the realms of glory (Annie Lennox)
Eh sì, i giornalisti scrivono anche testi per canzoni natalizie: questo, del 1816, è di James Montgomery. La musica, la stessa della francese Les anges dans nos campagnes, è invece ripresa dal Gloria (o Iris) di Edward Shippen Barnes. Annie Lennox ha inciso il brano nel 2010.

13. Kassinu Assinu (Florent Vollant)
È la versione nativo-americana dello spiritual Go tell it on the mountain, che ha innumerevoli interpreti (anche Bob Marley). La esegue il labradoriano Florent Vollant, di etnia Innu.

14. Christmas card from a hooker in Minneapolis (Tom Waits)
La cartolina natalizia di una puttana di Minneapolis, dall’album Blue valentine del 1978.

15. Innocent when you dream (Tom Waits)
Altrettanto natalizia, la canzone concludeva nel bianco e nero del bellissimo Racconto di Auggie Wren di Paul Auster, adattato per lo schermo, Smoke di Wayne Wang.

16. Swingin’ them jingle bells (Fats Waller)
Una Jingle bells, la prima delle tre che ho scelto. La accelera nel 1930 Thomas “Fats” Waller, pianista e jazz di grande facilità compositiva e straordinario esecutore e performer.

17. Die schlittenfahrt (Mozart)
Preferite affrontare la neve con Amadeus? Eccovi la German dance n. 3 K.605, “Il viaggio in slitta” appunto. Wiener Philharmoniker diretti da Claudio Abbado.

18. Sleigh ride (Ronettes)
Una slitta pop: ci pensano Leroy Anderson e Mitchel Parish nel 1948 con Sleigh ride, portata al successo nel 1950 dalle Andrews Sisters. Qui una versione del 1963 arrangiata da Phil Spector.

19. Blues for Christmas (John Lee Hooker)
È Natale e sono distrutto, siedo con la testa ciondoloni. Santa Claus, rimandami indietro la ragazza, io sono al verde ma lei è ben fornita. Un John Lee Hooker del 1981, da Blues for big town.

20. O Holy night (Cherish The Ladies)
L’originale è francese (Minuit, chretiens di Adolphe Adam, 1847). A dozzine le versioni, abbiamo scelto questo supergruppo tutto femminile di New York.

21. I saw mommy kissing Santa Claus (John Mellencamp)
Il bambino vede mammina fare la smorfiosa con il vecchio: chissà che risate, se li avesse visti anche papà. Nel 1952 il tredicenne Jimmy Boyd scala le classifiche Usa. E la chiesa cattolica di Boston protesta. Questa versione, per l’album benefico A very special Christmas, è del 1987.

22. River (Joni Mitchell)
È Natale e che ci faccio io qui? Quasi un sottogenere. Il capolavoro è questa canzone, dall’album Blue del 1971. Bellissima anche la cover jazz di Herbie Hancock.

23. We three kings of Orient are (Patti Smith)
Lo scrisse nel 1857 il reverendo americano John Henry Hopkins jr. Quasi recitata, ipnotica e allucinata la versione di Patti Smith per A very special Christmas 3.
https://www.youtube.com/watch?v=KI8ZcvNON

24. Riu chiu chiu (Arany Zoltan)
Un villancico spagnolo del XVI secolo, conservato in un manoscritto della biblioteca di Uppsala, in Svezia. Lo esegue il polistrumentista ungherese Arany Zoltan, ma lo hanno fatto anche i Monkees.

25. Frosty the snowman (Leon Redbone & Dr. John)
Un pupazzo di neve del 1950, buono per Gene Autry, Nat King Cole ed Ella Fitzgerald. Qui lo eseguono Leon Redbone, una sorta di Paolo Conte canadese-americano con un repertorio di oldies e vaudeville, e il pianista di New Orleans Dr. John.

26. Jesus blood never failed me yet (Gavin Bryars)
La dolcezza straziata di un homeless che canta, in loop, una breve strofa religiosa: un’opera del compositore minimalista inglese Gavin Bryars datata 1971. Interviene, alla fine, Tom Waits.

27. God rest ye merry gentlemen (Jerry Garcia & David Grisman)
Carola inglese del XV-XVI secolo, popolarissima e citata anche nel Canto di Natale di Dickens. Qui in uno strepitoso duetto alt-folk fra Jerry Garcia, mente e cuore dei Grateful Dead, e il mandolinista David Grisman.
https://www.youtube.com/watch?v=CGaUm-M7ZNc”]

28. L’uccisione di Babbo Natale (Fiorella Mannoia & Francesco De Gregori)
Perché no, facciamo fuori il vecchio. Canzone del 1976. Questa versione a due voci è in Canzoni nel tempo di Fiorella Mannoia, del 2007.

29. The Christmas song (Chaka Khan)
Caldarroste che arrostiscono sul caminetto: scritta da Mel Tormé e Bob Wells nel 1944, cavallo di battaglia di Nat King Cole. Io ho scelto questa versione soul-jazz.

30. Twistin’ bells (Santo & Johnny)
Caciarona e un po’ cafoncella, ma molto divertente. Santo & Johnny Farina furono popolari tra la fine dei ’50 e i primi ’60 del secolo scorso con il loro intreccio di steel guitar e di lap steel, la chitarra hawaiiana. Questa versione è del 1962.

31. Xmas in February (Lou Reed)
“Sam era disteso nella giungla, il gas è sparso contro il cielo come marmellata d’arance, Hendrix suonava su qualche juke-box straniero, pregavano che fossero salvati, quei viet erano feroci e coraggiosi, quello è il prezzo che pagano gli invasori. Natale a febbraio”. L’Apocalypse now di Lou Reed. L’album è New York, 1989.

32. O come o come Emmanuel (Sufjan Stevens)
Antichissima, era in latino: Veni, veni, Emmanuel: testo dell’VIII secolo, musica forse francese, forse del XV. Versione minimalista e scarnificata, al banjo, dell’americano Sufjan Stevens.

33. Santa Claus is coming to town (Bruce Springsteen)
Veneranda canzone del 1932, incisa per la prima volta dal comico Eddie Cantor e portata al successo dal solito Bing Crosby. https://www.youtube.com/watch?v=iSgEDKjmT5o

34. I’ll be home for Christmas (Elvis Presley)
Giuro che sarò a casa per Natale: anche questo quasi un sottogenere. Cavallo di battaglia di Bing Crosby, anno di grazia 1943. Elvis la rifà nel 1957.

35. Santa baby (Eartha Kitt)
Altro che Madonna e Kylie Minogue: la prima material girl è stata Eartha Kitt, che nel 1953 chiedeva a Santa Claus pellicce, yacht, gioielli in platino. Rifatta, oltre che dalle succitate, anche da Marilyn Monroe.

36. Quanno nascette Ninno (Giovanni Mauriello e Nccp)
L’antenato di Tu scendi dalle stelle, scritto anch’esso (nel 1754) da sant’Alfonso Maria de’ Liguori, vescovo, dottore della Chiesa e compositore. La canzone è stata incorporata da Roberto De Simone nella Cantata dei pastori.

37. Canzone di Razzullo (Peppe Barra)
Parodia, o meglio contrappunto ironico della precedente: “Quanno nascette Ninno, cuorpo ‘e mamme/ a Napule nascette muorto ‘ famme”.

38. December will be magic again (Kate Bush)
Un singolo natalizio del 1980. Inconfondibile lo stile vocale di Kate Bush. In Inghilterra arrivò al 29° posto.

39. Joy to the world (John Rutter and Cambridge Singers)
Handel, mica pizza e fichi. Cioè: un inno composto nel 1719 da Isaac Watts rubacchiando testo e musica. Il testo dal Salmo 98, la musica dal Messia. Per una volta scegliamo un bel coro inglese, ma le versioni pop non mancano.

40. 2000 miles (Pretenders)
Lui è a 2000 miglia, ma dovrebbe arrivare per Natale. Morbida song dei duri Pretenders, datata 1995. Lei è Chrissie Hynde, rocker tra le più grandi.

41. Gesù Bambin l’è nato (Ensemble del Doppio Bordone)
Melodia popolare canavesana. Dall’album 1996 La notte di Natale. L’Ensemble del Doppio Bordone è un quintetto acustico (ghironda, cornamusa, armonium, violino e violoncello) nato nel 1991 e specializzato in musica natalizia.

42. Pastorella/Piva piva (Ensemble del Doppio Bordone)
E ci vogliamo perdere piva piva l’oli d’uliva? Questa è la miglior versione italiana: deriva dal repertorio per baghet, la cornamusa delle valli bergamasche.

43. Jingle bells (Count Basie)
Grande performance del pianista, prima che “entri” la sua orchestra. L’album è The complete Roulette live recordings 1959-1962.

44. Evviva il Natale (I Gufi)
L’ossessione dei regali in una canzoncina del 1966 con una coda feroce. Loro sono i Gufi, il maggior gruppo di cabaret dei nostri ’60 -’70: Nanni Svampa, Lino Patruno, Roberto Brivio e Gianni Magni.

45. Christmas in prison (John Prine)
“Era Natale in prigione e il cibo era davvero buono, avevamo tacchino e pistole intagliate nel legno, e lei me la sogno sempre anche quando non sogno…”. Grande canzone, l’album è Sweet revenge del 1973.

46. Have yourself a merry little Christmas (Judy Garland)
La canzone è del 1943, la porta al successo Judy Garland nel film Incontriamoci a Saint Louis di Vincente Minnelli. La inciderà almeno tre volte Frank Sinatra.

47.When they ring the golden bells for you & me (Natalie Merchant)
Un inno tra i meno noti della tradizione americana. Lo scrisse nel 1887 Dion de Marbelle, spagnolo di origine, che in America era stato baleniere, tamburino dell’esercito e attore girovago.

48. White Christmas (Clyde McPhatter & The Drifters)
Un White Christmas doo-wop. Lo incidono nel 1954 i Drifters che hanno come leader Clyde McPhatter. Più tardi arriverà Ben E. King, quello di Stand by me.

49. I want a hippopotamus for Christmas (Gayla Peevey)
Hit del 1953 inciso da una ragazzina di dieci anni. Oklahoma City, la città di Gayla, ne approfittò per “regalarle” un ippopotamo: Matilda, che visse per 45 anni nello zoo locale.

50. Silent night (Mahalia Jackson)
Stille nacht, heilige nacht: origine tedesca, la scrisse nel 1818 Franz Xaver Gruber. La interpretano tutte (Enya, purtroppo anche Dinah Washington) come se stessero facendo un’endovena di glucosio. Più sobria questa versione dalle movenze gospel.

Immagine di copertina di Amanda Munoz

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