Debutta sul social Unbound: A ★ InstaMiniSeries, la serie ispirata all’ultimo album di Dawid Bowie
In principio c’era la fiction. Poi è arrivato il tempo di Netflix. E ora c’è Instagram. Si parla di serie. Solo serie, senza il TV accanto, perché ormai l’intrattenimento seriale non è più prerogativa del piccolo schermo. Servizi come Infinity e Netflix hanno rivoluzionato il nostro modo di fruire dei contenuti visivi. E adesso la rivoluzione riparte dai social.
Giovedì 25 febbraio ha debuttato su Instagram la prima puntata della miniserie ispirata all’ultimo album di David Bowie, ★ (si scrive con questo simbolo, si legge Blackstar). Ha per titolo Unbound: A ★ InstaMiniSeries e si trova sul canale InstaMiniSeries del social. Gli episodi, in tutto sedici, vengono pubblicati ogni lunedì, martedì, giovedì e venerdì e vedono la collaborazione delle attrici Tavi Gevinson e Patricia Clarkson (Six Feet Under, Il Miglio Verde, Vicky Cristina Barcelona).
Il progetto della miniserie, iniziato nell’autunno 2015, apre le porte a nuove interpretazioni dell’opera di Bowie. Ognuno dei sedici episodi, infatti, espande il mondo dell’album. Il fatto che arrivi a oltre un mese dalla morte dell’artista, non solo riconferma ★ come testamento, ma lo trasforma in eredità concreta. Liriche, artwork e canzoni si mescolano insieme, superano i confini del concetto album e migrano verso orizzonti più ampi. Quello che ne risulta è “un viaggio di immagini evocative”.
L’atmosfera scura e misteriosa dell’ultimo lavoro di Bowie è tutta condensata nei pochi frame dei video. Instagram, infatti, non permette di caricare filmati che superano i quindici secondi. Questo impone senza dubbio condizioni e restrizioni narrative ai contenuti, ma allo stesso tempo consente di raggiungere lo spettatore con chiarezza e rapidità. Due qualità che il mondo 2.0, quello social, apprezza molto. Ora, dunque, è possibile godersi una serie in una manciata di secondi, dal proprio smartphone, mentre si va in metro a lavoro o si aspetta in coda alla cassa al supermercato. Contenuti flash. Non c’è mica tempo da perdere qui.
Al di là delle riflessioni che questa realtà porta, Bowie è protagonista ancora una volta di un progetto pionieristico. «David Bowie ha fatto da apripista, non solo nel mondo della musica, ma anche nell’arte della narrazione», ricorda Carolynn Cecilia, la sceneggiatrice che ha collaborato alla scrittura della serie.
È proprio il modo di narrare che è cambiato. È veloce, illustrativo, racconta per immagini, suggestioni, suoni. Ed è così la prima puntata della serie. Ecco la scena. Un gruppo di persone in biblioteca: c’è chi beve, chi legge, chi si vede solo di schiena. Ogni personaggio è all’interno di un personale palcoscenico, impegnato nella sua azione mentre un libro con una stella “aspetta” su un tavolo. Il video finisce e poi ricomincia. Ricompaiono i protagonisti, di nuovo tutti fermi sulle stesse azioni, e il libro è ancora lì. Il video si ripete (su Instagram funziona così) e anche questa reiterazione è parte della narrazione. Si crea un loop ipnotico e inquietante mentre in sottofondo gracchiano le prime note del brano Blackstar.
Unbound: A ★ InstaMiniSeries. Tutti i lunedì, martedì, giovedì e venerdì