Lo sguardo del design su Milano

In Arte, Weekend

Un week end da spendere, con i nostri suggerimenti, in giro per la città, dove il Fuorisalone occupa e reinterpreta spazi, palazzi storici, luoghi vecchi e nuovi

Milano al centro del mondo, come ogni anno in questi giorni. Al Salone del Mobile allestito a Milano-Rho Fiera, da oltre 30 anni fa da contraltare il Fuorisalone, ovvero la città trasformata in uno showroom totale, con l’occupazione di spazi di ogni genere, dai chiostri di San Simpliciano nel cuore del Brera Design District – dove Nendo propone 50 manga chairs, accompagnate ognuna da un preciso riferimento storico e contrassegnate da un elemento di design preso a prestito dai fumetti giapponesi – alla Società di incoraggiamento delle arti e dei mestieri (Siam, via Santa Marta 18) al centro delle cinque vie, che ha dato ospitalità al Museo della merda (che coprofilo non è, ma lungimirante) per esporre alcuni dei suoi oggetti d’uso comune prodotti riutilizzando gli escrementi animali; dai capannoni dismessi di zona Ventura Lambrate ai cortili di zona Tortona, nella quale funziona ormai a pieno regime Base Milano, inaugurata a fine marzo in via Bergognone 34 negli spazi dell’ex Ansaldo.

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The Shitmuseum products sono exposit alla Siam, in via Santa Marta 18 (foto Henrik Blomqvist)
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La mostra “50 manga chairs” di Nendo è allestita nei chiostri di San Sempliciano.

Punto di riferimento per chi ha voglia di fare, sperimentare o semplicemente passare,  Base Milano nei giorni della Design Week ospita la piccola libreria allestita da Abitare in collaborazione con On printed paper e un ricco calendario di appuntamenti. Sarà anche possibile provare il sistema di scrittura ibrida lanciato settimana scorsa da Moleskine, che ha messo sul mercato un taccuino digitale (disegnato da Giulio Iacchetti) dalle cui pagine è possibile trasferire con penna speciale su un device scritti e disegni.

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A Base Milano, in via Bergognone 34, Abitare con On printer paper ha aperto una piccola libreria per i giorni della Design Week (foto Michelangelo Carliez).
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Il nuovo sistema di scrittura smart di Moleskine (dalla carta al tablet) si può provare a Base Milano (in via Bergognone 34).

Non resistono al richiamo della settimana del design neppure monumenti come la Torre Velasca, edificio simbolo progettato dai BBPR (Banfi, Barbiano di Belgiojoso, Peressutti, Rogers) negli anni Cinquanta e per l’occasione illuminata da Ingo Maurer: l’attico al 25° piano, ristrutturato da Piero Lissoni lo scorso anno, si è trasformato in un luogo di incontro sotto la regia di Giulio Cappellini, dove è possibile imbattersi in archistar, blogger internazionali e provare l’occhiale Gear di Samsung, per ora sperimentale, che consente di visualizzare gli ambienti scegliendo diverse tonalità per le pareti.

Sessanta tra produttori e giovani designers austriaci hanno invece scelto come sede per la mostra Back Ahead – New Austrian Design Perspectives, gli interni e il giardino di Villa Necchi Campiglio (via Mozart 14), gioiello di architettura degli anni Trenta progettata da Piero Portaluppi e arredata da Tomaso Buzzi, che da sola vale una gita (è proprietà del Fai). Così come la Cascina Cuccagna, dal Quattrocento in via Ludovico Muratori, che ha scelto per il Fuorisalone una mostra dal titolo curioso: Failures. Process Beyond Success, a cura della piattaforma interdisciplinare Raumplan, che propone casi di fallimenti che si sono poi trasformati in successi, come è capitato tra gli altri ad Aldo Rossi, Riccardo Blumer, Alessandro Mendini, Ettore Sottsass, Richard Sapper.

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Cascina Cuccagna ospita la mostra “Failures. Process Beyond Success”.

A Palazzo Litta (corso Magenta), un’innovazione che parla la lingua del passato: Candela di Francisco Gomez Paz per Astep combina l’antica combustione con il moderno Led. La lampada si accende con un fiammifero, che brucia uno stoppino intriso di bioetnolo e con l’energia termica generata si illumina un sistema di 24 Led. La Fonderia artistica Battaglia (via Silicone 10) ospita invece la personale Bronzification dedicata a Francesco Faccin e alla sua collezione Serial Planks, serie di arredi accomunata dall’utilizzo di un asse di bronzo.

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Francesco Faccin espone alla Fonderia artistica Battaglia (via Silicone 10)

L’intero magnifico Palazzo Turati (in via Meravigli) è invaso da tulipani (nel cortile, foto d’apertura), oggetti e arredi, ma anche tessuti, carte da parati, gioielli e tanto altro, realizzazioni di artigiani, designer e aziende olandesi. La curatrice Nicole Uniquole ha voluto creare rimandi tra passato e futuro, ed è riuscita a far arrivare qui anche alcune preziose nature morte del Seicento olandese.

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Dutch design a Palazzo Turati (in via Meravigli).

Nel cortile d’onore di Palazzo Reale, infine, Attilio Stocchi ha creato Vermiglia, inno alla laboriosità dei milanesi.

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L’installazione “Vermiglia” di Attilio Stocchi nel cortile d’onore di Palazzo Reale.

in collaborazione con Abitare.it

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