All’ArciBiko gli Egokid cantano con ospiti femminili. E se (e sottolineo se) la Signora della musica italiana si accorgesse di loro…
Pop italiano elegante e piacevole “offresi”. Non c’era il cartello esposto, ma il concetto era proprio quello per la serata di giovedi 15 gennaio all’Arcibiko di Milano. Gli Egokid hanno fissato il punto a un anno dall’uscita del loro ultimo album Troppa gente su questo pianeta, chiamando a raccolta un gruppo di voci femminili amiche per dare nuova energia a pezzi vecchi e nuovi del bel repertorio già esistente.
Attivo dal 2000, il gruppo di Diego Palazzo e Piergiorgio Pardo scrive canzoni in Italiano dal 2008, alternando suoni e mood che navigano nel pop piu’ variegato e “aperto”, citando tanto i Blur quanto certe canzoni di Mina, fatte di dolore e sentimento. Il lavoro del gruppo è notevole anche per i testi, con grande attenzione nel cercare di raccontare i nostri “tempi moderni”, con ironia e lucido e amaro cinismo.
Dal vivo poi suonano con capacità ed energia, e anche le voci soliste di Palazzo e Pardo sono all’altezza della situazione per interpretazione ed estensione. All’Arci Biko i duetti con le girlFriends – bella ironia per una band che pende naturalmente verso l’universo gay – sono stati di buon livello, anche se la mancanza di prove a volte ha un po’ limitato la buona riuscita finale.
Sul palco si sono alternate Paola Colombo dei Dilalila, Claudia dei Serpenti e Rachele Bastreghi dei Baustelle, che ha dato il meglio di sé impreziosendo Come un eroe della Marvel, brano cantato da Pardo e tratto da Ecce Homo; l’album è uscito nel 2011 e conteneva anche L’uomo qualunque, eseguito in duetto da Palazzo con La Prohibida, coloratissima transgender spagnola.
La domanda è: ma perché canzoni cosi’ efficaci nel loro incedere pop non diventano “popolari” nella loro piu’ larga accezione? Forse perchè gli Egokid non si buttano in qualche talent, forse perché non sono appoggiati radiofonicamente da una major… o forse perchè l’Italia è un paese strano anche per la musica. E se domani e sottolineo se una voce come Mina decidesse di incidere una loro canzone, tutti li scoprirebbero. Signora Mazzini, contiamo su di lei.
Egokid & girlFriends all’ArciBiko