Arte, ossessione e fanatismo: Fang, famiglia disfunzionale

In Cinema

Jason Bateman dirige se stesso, Nicole Kidman e un eccezionale Christopher Walken in un bizzarro racconto che mescola estremismo creativo e fallimenti familiari. Sullo sfondo della misteriosa scomparsa di due genitori e dei disperati tentativi dei loro figli per conquistare una propria identità

Jason Bateman dirige se stesso e Nicole Kidman in La famiglia Fang, una commedia – passata al Toronto e al Tribeca Film Festival – a tratti grottesca e irrealistica, adattamento dell’omonimo romanzo del 2011 scritto da Kevin Wilson che getta uno sguardo sui legami tra genitori e figli e sul rapporto delicato e profondo tra un fratello e una sorella.

I genitori di Annie (Kidman) e Baxter (Bateman) sono eccentrici artisti, autori di opere provocatorie spesso al limite tra il genio e la follia. E i due fratelli sono costretti fin da piccoli a giocare il ruolo di complici all’interno di queste performance artistiche, fino a quando i bambini A e B – nomi d’arte dati loro dagli stessi genitori- crescendo si rendono conto dell’anormalità delle dinamiche di casa, incentrate costantemente sull’estremizzata concezione artistica di papà, un eccezionale Christopher Walken.

Decisi a distaccarsi da questa famiglia d’origine disfunzionale, i due fratelli intraprendono carriere artistiche del tutto diverse da quella dei genitori, non approvate dagli stessi e che si rivelano deludenti. Annie è un’attrice dalla carriera in discesa e grazie ad alcuni exploit, appare più sui rotocalchi che sul grande schermo; Baxter, invece, scrittore che dopo l’unico libro pubblicato non riesce a concluderne un altro, è costretto ad accettare qualsiasi impiego. E finisce in ospedale con un trauma cranico mentre è alle prese col suo ultimo improbabile lavoro da freelance.

L’incidente costringe Annie e Baxter a tornare a casa degli eccentrici genitori, Caleb e Camille Fang (Walken e Maryann Plunkett ai giorni nostri, e Kathryn Hahn e Jason Butler Harner nei flashback), ma la “tranquilla” vita familiare è interrotta dall’improvvisa loro scomparsa. La polizia sospetta che la morte rientri in una serie di omicidi avvenuti nello stesso periodo in circostanze analoghe, ma Annie è convinta che si tratti di una nuova performance, che padre e  madre abbiano finto la propria scomparsa per dare vita a una nuova bizzarra opera d’arte. Così, mettendo insieme i ricordi d’infanzia, Annie e Baxter si mettono alla ricerca dei genitori, sperando di scoprire la verità.

Alla radice dei problemi dei due protagonisti, cresciuti con molti stimoli ma senza vera stabilità psicologica, c’è una dinamica perversa a livello familiare, che ha corroso la loro relazione con i genitori a tal punto che, in modo assolutamente surreale, non si può nemmeno avere la certezza ontologica della morte di questi ultimi, performer radicali e sovversivi, stimati nel mondo dell’arte contemporanea, soprattutto dagli appassionati di un concetto estremo di questa. Attraverso varie fasi di lutto, ovvero rifiuto, rabbia, depressione, negoziazione, Annie giungerà però all’accettazione della morte – reale o fittizia- dei genitori, aiutata dal sostegno emotivo e del fratello.

Un film, quello di Bateman, che racconta le relazioni ma anche un’idea forte dell’arte. Secondo la filosofia sostenuta dai Fang, l’arte pittorica e la fotografia incastrano la realtà, la costringono in una dimensione che non è davvero artistica. La vera arte è la realtà stessa, e così le loro performance sono pienamente artistiche, in quanto stimolano le reali reazioni delle persone in contesti reali e non fittizi come le gallerie o i musei. Questo estremismo intellettuale li porterà a scontrarsi nel tempo con una società ben diversa da quella che incorniciava l’arte d’avanguardia e sperimentale, e dunque anche con il loro relativo decadimento e fallimento come artisti.

Annie e Baxter riusciranno invece, attraverso un percorso interiore, a riscoprire se stessi nella profondità del loro legame, liberandolasi dalla morsa malata e anaffettiva di due persone che hanno sempre dato la precedenza alla loro essenza d’artisti, anteponendo le loro opere ai figli.

 

La famiglia Fang di Jason Bateman, con Nicole Kidman, Jason Bateman, Christopher Walken, Maryann Plunkett, Kathryn Hahn e Jason Butler Harner.

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