Fabrice Luchini mattatore nel raffinato “Il mistero Henry Pick” di Rémi Bezancon, puntuto racconto su uno sconosciuto (e defunto) contadino di Bretagna supposto autore di un raffinato best-seller. Una storia simil Elena Ferrante, occasione di un vortice di battute spiritose e situazioni sorprendenti
Jean-Michel Rouche (Fabrice Luchini), protagonista di Il mistero Henry Pick di Rémi Bezançon, è un famoso critico letterario e il suo talk show è seguitissimo (e assai temuto) dalla maggior parte degli scrittori e da tutti gli editori. Un giorno nella sua trasmissione ospita a sorpresa la vedova di un pizzaiolo bretone di nome Henri Pick, un uomo modesto, morto da anni, ma a quanto pare autore di un romanzo pubblicato postumo e diventato ben presto un acclamato best seller. Jean-Michel è convinto che si tratti di un grande imbroglio, ma la giovane editor (Alice Isaaz) che ha scoperto il prezioso manoscritto giura che è tutto vero. Per puro caso, in un paesino della Bretagna, avrebbe scoperto l’esistenza di un’insolita biblioteca dedicata ai libri rifiutati dagli editori, una sorta di isola dei sogni letterari infranti dove il libro di Henri Pick, Le ultime ore di una storia d’amore, giaceva incompreso e solitario, in attesa di uno sguardo capace di riconoscere lo straordinario e misconosciuto talento del suo autore.
Tutti sembrano credere alla favola edificante dell’uomo umile, privo di mezzi intellettuali, quasi del tutto sprovvisto di istruzione, e ugualmente capace di scrivere un capolavoro della letteratura. E in breve tempo il libro di Henri Pick diventa un vero e proprio caso letterario, destinato a varcare i confini della Francia e a conquistare le prime pagine dei giornali in tutto il mondo. Tutti ci credono tranne Jean-Michel, il quale si rifiuta di pensare che un uomo che nella vita non ha mai scritto altro che liste della spesa, e probabilmente non ha nemmeno mai letto un libro per intero, possa aver trovato chissà come e chissà dove la capacità di scrivere un’opera in grado di inserirsi a pieno titolo nella storia della letteratura. Convinto di essere davanti a un diabolico falso letterario, Jean-Michel parte per la Bretagna spinto dal desiderio di smascherare la frode, ma finisce ben presto irretito in una sorta di indagine destinata a mettere in crisi molte delle sue certezze più granitiche, anche in seguito all’incontro con Joséphine (Camille Cottin) l’affascinante figlia di Henri Pick.
Un po’ thriller letterario, un po’ commedia umana, con qualche goccia sparsa di romanticismo e non poche riflessioni sul rapporto a tratti imperscrutabile tra scrittori ed editori, Il mistero Henri Pick è uno di quei film francesi che si lasciano amare senza riserve, trascinando lo spettatore in un vortice di battute spiritose e situazioni sorprendenti. La sceneggiatura, che il regista Rémi Bezançon (autore di Le premier jour du reste de ta vie e del cartoon Zarafa) ha scritto insieme a Vanessa Portal, adattando per il grande schermo il romanzo omonimo di David Foenkinos (una celebrità in Francia, spesso tradotto anche da noi) scorre lieve e intelligente, descrivendo con acume vizi e vezzi dell’editoria – di certo non solo francese – e non manca di interrogarsi sugli oscuri motivi di certi inspiegabili successi editoriali.
Un film a tratti perfido, talora spassoso, sempre godibilissimo, anche e soprattutto per la presenza in scena quasi costante di un mostro sacro come Fabrice Luchini, semplicemente perfetto quando si tratta di incarnare la figura dell’intellettuale parigino in trasferta nella provincia francese, sempre in bilico tra il bisogno di nuove scoperte e nuovi significati (della vita, oltre che dei libri) e l’impellente necessità di rientrare il più in fretta possibile nella propria “comfort zone”, opportunamente difesa da un sorriso cinico e sprezzante, che può ferire più di un cordone di filo spinato.
E mentre ci si interroga sul misterioso Henri Pick non si può fare a meno di pensare all’impenetrabile mistero di Elena Ferrante, autrice (o forse autore, o magari entrambi) pervicacemente invisibile di bestseller acclamati in tutto il mondo. Di certo, sia lo scrittore David Foenkinos, sia il regista Rémi Bezançon devono averci pensato.
Il mistero Henri Pick di Rémi Bezançon, con Fabrice Luchini, Camille Cottin, Alice Isaaz, Bastien Bouillon, Josiane Stoléru