Lo spettacolo di Emiliano Masala, regista e attore naturale e simpatico, è fluido e capace di creare un climax in pochissimi metri e con poche scene, ma con la sintonia dei suoi bravi attori: uno spettacolo piacevole, una commedia della vita – all’italiana – al tempo dei social…
Come in un famoso film di Henry Hathaway del 1951, La 14ma ora, con Richard Basehart, anche in Fuorigioco di Lisa Nur Sultan, prodotto da Proxima Res, c’è non solo un uomo, ma una coppia sposata che sta sul cornicione in attesa del gran salto. Fortuna che, come in una commedia di Eduardo, spuntano dal balcone accanto, a distanza di sigaretta, un uomo e una donna placidamente casalinghi, in attesa che inizi la partita Italia-Germania, addì 28 giugno 2012.
E, sempre per fare paragoni, il tragitto drammatico del copione segue quasi i goal di Balotelli, come nel film di Andrea Barzini “Italia Germania 4 a 3” del 90, che però si riferiva a campionati più lontani e mondiali, non europei. Quel che interessa al fatto di teatro non è il calcio – che alla fine è sempre il perno della nostra società, vedi Torino – ma la commedia della vita all’italiana: in questo senso è un raro caso in cui il teatro si allinea allo schizzo di una realtà molto riconoscibile, in questo caso due coppie in diversa crisi.
Due coppie ordinarie e straordinarie, colpite da insoliti destini e insoddisfazioni morali e materiali (anche se lui, ma forse proprio per questo, lavora nella tv becera di oggi) che si confrontano in bilico su un precipizio che da fisico diventa facilmente metaforico ed aiuta il testo (70’) ad andare a rovistare nelle pieghe del rapporto fra uomo e donna, lavoro e società, voglie e imposizioni, caso e volontà, eccetera.
Il copione è vivace e divertente, senza pretendere molto di più che un ritrattino non del tutto innocente sulla mediocrità di oggi, e in questo continua a valere il paragone con la nostra grande stagione di cinema della commedia italiana. È la prefazione di un discorso più vasto e più nordico, quasi ibsenian strindberghiano bergmaniano, cui qui non si accede per la brevità, ma poiché il finale è molto open e non ottimista, aspettiamo altri ripensamenti.
Lo spettacolo di Emiliano Masala, regista e attore naturale e simpatico, è fluido e capace di creare un climax in pochissimi metri e con poche scene, ma con la sintonia dei compagni Giampiero Judica, Elisa Lucarelli, Francesca Porrini che parlano di razzismo, soldi, religione, sesso con la sfacciataggine della generazione social.
(foto di Manuela Giusto)
Fuorigioco, al Teatro Parenti, fino al 18 giugno