Tra cantieri, loft ed ex spazi industriali la M77 Gallery, via Mecenate 77, ospita la personale di Giovanni Frangi, noto pittore milanese. Con La Legge della Giungla, Frangi  ci mette in contatto con una natura selvaggia, misteriosa e ostile e allo stesso tempo però, ci spinge a relazionarsi con l’immagine, pur cliché, della giungla metropolitana milanese, altrettanto selvaggia, misteriosa e ostile.

Come succede in parecchie gallerie, per tornare verso l’uscita si deve ripercorrere al contrario la mostra: è proprio questo il cammino che suggestiona maggiormente il visitatore e gli permette di avvicinarsi il più possibile alla poetica del pittore milanese.

L’ultimo piccolo quadro che osserviamo (il primo, secondo il nostro percorso controcorrente),  è Alles ist Blatt IV,  si tratta di una tela nera con disegnate delle ninfee. Un piano dedicato al fiore galleggiante. Torna alla mente – come è chiaro – Monet.

Il nostro contro-percorso continua e dopo un intero corridoio di tele nere e ninfee verdi e rosa, ne inizia uno in perfetto contrasto: tele bianche e ninfee dei medesimi colori. Poi, una grande sala con un ultimo grande quadro bianco e quattro quadri neri. Il perfetto scontro cromatico rimanda ad un’altra riflessione: le ninfee ricordano le luci accese di una città durante i moti ciclici del giorno e della notte.

Lasciandoci alle spalle fiori, foglie e acqua scendiamo al piano terra dove il pittore ci trascina in un fitto groviglio di alberi intricati e impenetrabili. Dai colori caldi della giungla tropicale alla freddezza di un bosco alpino notturno. Impossibile vedere uno spazio vuoto sui dipinti, ma ecco che l’ultimo Good Morning ci lascia sperare di uscire da questo labirinto. Ora possiamo ributtarci nel caos urbano.

Giovanni Frangi | La legge della giungla, M77 Gallery, fino al 12 settembre 2015.