L’ha prodotto Angelina Jolie, questo importante e coinvolgente cartoon disegnato dall’irlandese Nora Twomey, che racconta le avventure di una bimba afghana. Chiusa in casa perché femmina, si traveste da maschietto per sfuggire alle violenze oscurantiste dei pasdaran del regime talebano
A Kabul, nell’Afghanistan sotto il dominio talebano, alle donne non è permesso uscire di casa senza un uomo che le accompagni, neppure sepolte sotto un burqa, neppure per procurarsi il cibo quotidiano o comprare medicinali indispensabili. Persino una bambina come Parvana viene guardata con sospetto e punita per il solo fatto di essere nata femmina. E suo padre – un veterano di guerra, che ha perso una gamba combattendo contro i sovietici – viene arrestato per una colpa ancor più assurda: aver insegnato a sua figlia a leggere e a scrivere. Per salvarsi, e aiutare la propria famiglia a sopravvivere, Parvana ha un’unica scelta: tagliarsi i lunghi capelli e indossare gli abiti del fratello maggiore misteriosamente scomparso. Solo così potrà avere la libertà di uscire di casa, lavorare, mantenere la famiglia e forse – prima o poi -ritrovare suo padre.
I racconti di Parvana, realizzato da Nora Twomey, animatrice, regista, produttrice, sceneggiatrice e attrice irlandese, è una storia di resistenza che riesce ad essere cruda nonostante i tratti gentili del disegno animato. Perché crudele è il destino di Parvana e delle donne afgane, e anche degli uomini, costretti a vivere sotto la cappa da incubo di un regime ottuso, fondamentalista e violento, privo di pietà e di senso, forse soprattutto d’immaginazione. Quell’immaginazione che invece Parvana possiede, e usa per inanellare magnifiche storie di mostri e principi, eroi senza paura e animali incantati, storie antiche capaci di consolare e dare la forza di sopravvivere a un presente che sembra disperato. Ma forse non lo è. Nonostante la paura e la fatica, un raggio di speranza continua infatti a brillare.
Arriva nelle sale, dopo due anni e in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, questo film di animazione prodotto da Angelina Jolie, a partire dal romanzo Sotto il burqa di Deborah Ellis, scrittrice pacifista e femminista, che ha lavorato a lungo in un campo per rifugiati afghani in Pakistan. Una storia di coraggio e resilienza, un inno alla conoscenza, un romanzo di formazione al femminile bello e commovente.
Un cartoon dal disegno naif, una scelta in palese contrasto con le situazioni in cui si trova coinvolta la piccola protagonista, che trasudano troppo spesso violenza e barbarie. Ma proprio la scelta di ingentilire il tratto, e trasformare la tetra realtà di Kabul in un universo magico e avventuroso, un mondo coloratissimo e confortante, consente a questo film di farsi vedere da bambine e bambini, che potranno facilmente identificarsi nelle rocambolesche avventure di questa loro coetanea impavida e ricca di fantasia. E certo anche agli adulti non potrà far male immergersi nei Racconti di Parvana, per ricordare una volta di più – e ce n’è sempre un gran bisogno – il meraviglioso potere dell’immaginazione.
I racconti di Parvana film di animazione di Nora Twomey