Una black comedy che ride del morboso interesse tutto italiano per i più tragici fatti di cronaca nera degli ultimi anni. Manca solo il plastico di Vespa
Il leitmotiv è noto: in Italia c’è poco spazio per i giovani e il sistema teatrale è arenato.
La storia di questo spettacolo interrompe il mantra e vale la pena raccontare come. Tre anni fa Enzo Iacchetti riceve da un autore venticinquenne a lui sconosciuto il copione per un musical. È colpito, convoca il giovane, limano insieme il testo e dà il via alla produzione. Questa la genesi di Come Erika e Omar – È tutto uno show, una premessa che sa molto di mondo anglosassone, aria che si respira del resto nell’intero spettacolo: una black comedy dove vengono sbattuti in faccia allo spettatore i più tragici fatti di cronaca nera degli ultimi anni, il morboso interesse degli italiani per l’argomento e, soprattutto, la cinica speculazione dei media.
Il titolo non lascia dubbi sulla trama: due fidanzatini arrabbiati e insoluti sterminano la famiglia di lei. Nonostante la bravura dei due protagonisti, sono le scene corali quelle in cui il “diversamente musical” più emoziona. I grotteschi ensemble costruiti sulle canzoni scritte da Tobia Rossi e musicate da Francesco Lori sono i momenti più originali e convincenti dello show.
Quando Iacchetti sale sul palco per presentare i componenti del gruppo cita senza troppa polemica l’etichetta “teatro off” con cui la critica ha targato l’operazione (Come Erika e Omar ha debuttato a Roma a maggio). È innegabile che da un’impresa così audace ci si aspetterebbe più precisione almeno nel montaggio delle scene, nella lunghezza dell’esibizione e nella direzione degli attori, troppo spesso incerti tra caricatura e introspezione.
Parte del fascino dello spettacolo è dato anche da quest’atmosfera off che si palpa raggiungendo con il 27 la periferia deserta di Forlanini, sospesa nella nebbia, e il teatro Delfino, schiacciato dalla chiesona di cemento, la cui croce sagomata nel ferro si appaia con quella di neon della chiesina disegnata nelle suggestive scenografie di Gaspare De Pascali, memento dell’inquietudine che dilaga nella province del Nord.
“Come Erika e Omar – È tutto uno show”, regia di Enzo Iacchetti