IL CORPO, IL GESTO, LA VOCE: 
THE MOMENTARY NOW SCHOOL OF PERFORMANCE

In Arte

Un laboratorio multidisciplinare per esplorare la performance come specchio delle trasformazioni sociali e personali, dove teoria e pratica si intrecciano in un ambiente di scambio e crescita collettiva.

Anche quest’anno, gli spazi dell’associazione Zona K, in Via Spalato 11, accolgono un laboratorio dinamico dedicato alla sperimentazione e alla contaminazione artistica. Un luogo sicuro e stimolante, protetto dal mondo esterno, dove esplorare l’arte performativa attraverso un approccio sia teorico che pratico. The Momentary Now School of Performance, fondata nel 2019 dall’artista Marcella Vanzo con il supporto di Zona K, arriva alla sua sesta edizione. Si tratta di una scuola multidisciplinare rivolta a studenti e professionisti dell’arte e delle discipline corporee che desiderano approfondire il mondo della performance.

Carola Demarchi, Esperimenti tra il prima e il dopo, 2024. ph. @ciamporgna

Il programma è aperto anche a chi viene da teatro, musica, danza, moda e comunicazione, offrendo nuovi stimoli per arricchire progetti creativi e percorsi personali o professionali. Non si tratta solo di formazione tecnica: un elemento centrale del percorso è lo scambio tra i partecipanti, che condividendo le proprie esperienze danno vita a progetti sia personali che collettivi, spesso destinati a proseguire oltre la conclusione del corso. Il focus del percorso è lo studio approfondito della performance, forma espressiva che, nel corso del tempo ha accompagnato rivoluzioni sociali, di genere, politiche, geografiche e culturali. Questa pratica diventa così archivio effimero ma vivente delle trasformazioni della società contemporanea e dell’individuo, nella sua singolarità e pluralità.

A sinistra: Giuseppe Pesante, omaggio a Basaglia, 2024.
A destra: Paola Paki Bernardi, Compassione, 2024. Ph. @ciamporgna

Il laboratorio di Vanzo è aperto a contaminazioni con diverse discipline: arte visiva, poesia, teatro e cinema, arricchite da nozioni di antropologia e sociologia. L’attenzione sarà rivolta all’analisi del corpo, del gesto, della voce e delle relazioni complesse tra individuo, spazio e pubblico. Inoltre, il corso offrirà uno sguardo pratico e storico sul rapporto tra performance e mercato dell’arte.
Il corso sarà arricchito dagli interventi del comitato scientifico. Giulia Alonzo, esperta di teatro e del fenomeno festival, autrice di Dioniso e la nuvola e In giro per festival, approfondirà la storia dell’arte performativa. Andrea Contin, artista, giornalista e docente, ideatore e curatore della rassegna Corpi sul palco, offrirà una prospettiva che unisce sia curatela che produzione della performance.

Sara Grimaldi, Mia madre non aveva paura, 2023. ph. Valentina Luraghi

A completare il percorso, ogni partecipante sarà chiamato a sviluppare un progetto personale, di cui Vanzo accompagna e supervisiona il processo creativo. Questa fase rappresenta un momento centrale del corso, in cui gli studenti avranno l’opportunità di trasformare le conoscenze acquisite in un’opera originale. I progetti saranno presentati a un pubblico composto da curatori, giornalisti e professionisti del settore, in un evento finale che non solo darà visibilità al lavoro degli studenti, ma offrirà loro l’occasione di ricevere feedback da esperti e di avviare un dialogo con il pubblico.

Tutte le info e la scheda per iscriversi entro il 2 febbraio 2025: The Momentary Now School of Performance di Zona K

In copertina: Chiara Marini Ferretti, Muta Reverse, 2022. ph. Andrea Bertolin

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