Dalla parte di chi è vittima di bullismo, socialmente impacciato, emarginato e medicalizzato per incoraggiare il dibattito sulle strutture che determinano l’esclusione: Introfada, di Hamja Ahsan, non è un romanzo, ma un manifesto ironico in cui l’autore proclama l’esistenza di uno stato utopico, l’Aspergistan, in cui vive il popolo dei timidi, degli introversi e degli appartenenti allo spettro dell’autismo; un popolo in gran parte non riconosciuto, ma onnipresente, oppresso, le cui voci vengono soffocate dai loro oppressori e affrontano emarginazione e discriminazione in tutti gli stati, classe, genere e sessualità.
Ahsan si schiera: con ironia tagliente.
Mai come negli ultimi anni, le affermazioni separatiste hanno risuonato a livello globale in una vasta gamma di contesti, tanto che oggi il separatismo viene nuovamente considerato e teorizzato.
Tali movimenti sono spesso fondati sulla rivendicazione di un territorio come spazio per l’autodeterminazione di un “popolo” accumunato da cultura, storia, etnia o legami di affetto e sentimento reciproci.
Il libro di Hamja Ahsan, Introfada – Lotta antisistema del militante introverso (add editore – 2019), attira la nostra attenzione su un popolo in gran parte non riconosciuto, ma onnipresente, oppresso, le cui voci vengono soffocate dai loro oppressori e affrontano emarginazione e discriminazione in tutti gli stati, classe, genere e sessualità.
Crudelmente, questo silenziamento sistematico è favorito dall’attitudine di questo popolo alla solitudine, alla tranquillità e alla paura di parlare in pubblico. Il libro di Ahsan chiede il riconoscimento della condizione sociale dei timidi in un mondo estroverso e suprematista. È un’analisi percettiva e divertente dell’invasione aggressiva dei nostri sensi, del tempo e della privacy tipico del tardo capitalismo.
Lo stato separato dell’Aspergistan, il progetto politico di Introfada, è immaginato come un rifugio sicuro per i timidi, gli introversi e le persone appartenenti allo spettro autistico. È progettato per coloro che cercano un’esistenza tranquilla, non affollata, priva di pubblicità invadente, illuminazione al neon, strobo ed eventi sociali obbligatori. La Costituzione dell’Aspergistan è descritta in dettaglio nelle prime pagine del libro, stabilendo i suoi ideali politici e sociali in articoli che sono attraenti, sensati e molto divertenti.
Hamja Ahsan ha una buona conoscenza del linguaggio della lotta: è un attivista, scrittore, curatore e artista. È stato selezionato per i premi Liberty Human Rights per la campagna Free Talha Ahsan. La sua visione dell’Aspergistan fornisce un’analisi delicata e rivelatrice della violenza strutturale. Il suo progetto politico deriva dalle sue esperienze personali (la prima riga dei riconoscimenti è: “Questo libro è scritto sul retro di una vita di risentimento”) a cui la nascita di questo libro è intrinsecamente correlata.
A questo punto è necessaria una nota biografica. Nel 2006, il fratello di Hamja Ahsan, Syed Talha Ahsan, poeta britannico e aspirante bibliotecario a cui era stata diagnosticata la sindrome di Asperger, è stato arrestato nella sua casa in Gran Bretagna e detenuto senza processo per sei anni prima di essere estradato negli Stati Uniti con l’accusa di terrorismo. Dopo quasi due anni di reclusione solitaria in una prigione del braccio della morte degli Stati Uniti, nell’ottobre 2013 Talha è stato costretto a patteggiamento, dopo essere stato dichiarato colpevole dell’accusa generale di fornire “supporto materiale” ai terroristi (ipoteticamente attraverso la gestione di un sito web obsoleto che si occupava dei conflitti in Bosnia, Cecenia e Afghanistan). Alla fine Talha fu rilasciato e tornò a casa nel Regno Unito dopo che alla condanna un giudice vide poca sostanza nelle accuse del governo americano.
Tenendo conto di questa storia, è difficile non leggere Introfada come un modo per elaborare (e riscattare) il trauma secondario dell’ingiusto rapimento e della prigionia del fratello di Hamja Ahsan.
La promessa dell’Aspergistan si rivolge infatti ai maltrattati, ai socialmente imbarazzanti, agli introversi, agli emarginati, ai medicalizzati, e a tutte le persone che vi si identificano da sole oppure a quelle appartenenti allo spettro autistico (proprio come il fratello Talha). L’autore immagina un mondo “alla rovescia” In cui apprezziamo e diamo spazio adeguato a modi di essere “alternativi”, silenziosi e anticonformisti.
Nel nostro mondo di celebrità e politica reazionaria, dove le voci più rumorose, e spesso più odiose, danno forma al dibattito pubblico e ottengono incarichi politici, questo libro descrive un progetto immaginario ma avvincente di radicale trasformazione della società.
In un modo divertente e perspicace, Ahsan evidenzia come il potere viene comunicato e raggiunto nelle situazioni sociali e nelle esibizioni politiche. Il “nuovo lessico della democrazia”, disegnato meravigliosamente e semplicemente dall’artista e zine-maker Rose Nordin, visualizza la comunicazione politica riconosciuta e approvata dell’Aspergistan attraverso il linguaggio del corpo. Questi gesti includono chinarsi, rannicchiarsi sul pavimento, sospirare profondamente e stare in piedi vicino a un muro.
Ahsan ci chiede di immaginare un mondo in cui i volantini della campagna politica siano sparsi discretamente sulle panchine del parco affinché la popolazione possa raccoglierle, se ne ha voglia. Emerge acuta e brillante la critica nei confronti delle campagne rumorose, professionalmente oratorie e costose della nostra politica contemporanea. Ashan immagina un mondo in cui si è incoraggiati a leggere in modo contemplativo i manifesti (di nuovo, solo se ne si ha voglia) piuttosto che consumare voracemente spot sonori accattivanti e riduttivi.
Il mondo protetto in Aspergistan è un mondo in cui premurosità e riflessione, solitudine e ascolto sono apprezzati al posto della volgarità, della fiducia in sé stessi e dell’autopromozione. È uno stato privo di coercizione, in cui le persone sono libere di comportarsi come si sentono a proprio agio, senza essere etichettate come “strani”, “solitari” o “mostri”.
I neologismi che Ahsan introduce nella sua scrittura sono brillanti e divertenti: il movimento clandestino militante si chiama Introfada, lo stato sarà soggetto alla legge della Shyria e i Trendy Club esplicitamente estroversi sono considerati pericolosi.
L’intero libro è scritto con una critica mordace ma divertente del liberalismo e del conformismo. Gli eroi e i rappresentanti culturali del movimento dei “Timidi Radicali” includono Rosa Parks, Mercoledì Addams (de La Famiglia Addams), Splinter (il maestro delle Tartarughe Ninja), Ali La Pointe (la guerrigliera algerina protagonista della Battaglia di Algeri) e Lisa Simpson.
Attraverso interviste (immaginarie) a prigionieri politici del movimento dei timidi radicali e individui che hanno contribuito al progetto di storia orale della (immaginaria) Associazione dei Diritti degli Introversi, Ahsan ribalta i punti fissi su cui si basano le realtà sociali e politiche contemporanee.
Introfada offre un punto di vista attraverso il quale vedere il mondo: coinvolge con la risata ma allo stesso tempo fa luce sui comportamenti sociali accettati e in realtà assimilabili ad atti violenti; è un libro che spinge il lettore a sentirsi parte di questo progetto creativo, una satira sofisticata che si appoggia sulla teoria anticoloniale per costruire una critica alla cultura dominante e alla condizione della salute mentale nella società capitalista.
Non è difficile immaginare che una reale istituzione dello stato dell’Aspergistan porterebbe a domande di visto di massa: l’asilo ovviamente, secondo la sua Costituzione, sarebbe concesso a tutti i popoli timidi che subiscono persecuzioni negli stati estroversi-suprematisti.