La prima grande mostra dedicata in Italia a Joan Jonas è sintesi perfetta di decenni di ricerche dell’artista che rappresenterà gli USA alla Biennale del 2015
All’Hangar Bicocca, mentre Joan Jonas, newyorkese, classe 1936, racconta come è nato il complesso allestimento della prima grande personale a lei mai dedicata in Italia, si fatica a credere alla sua età. Lo sguardo vivo, in perenne movimento, brucia tutt’intorno fuochi di inesausta curiosità, e sembra quasi riflesso delle mille sfaccettature del lavoro dell’artista, pioniera della pratica performativa e della video art, chiamata a rappresentare nel 2015 gli Stati Uniti d’America alla Biennale di Venezia.
Dieci installazioni e dieci video monocanale: opere storiche e recenti riunite «come sculture» in continuo dialogo tra loro, complici i vasti spazi aperti dell’Hangar Bicocca, a creare un percorso di visioni, suoni, parole e musiche che accompagna lo spettatore in una sorta di mondo parallelo dove tutto è familiare e allo stesso tempo straniante, come in un quadro di quella pittura surrealista sulla quale la Jonas si è tante volte trovata a riflettere.
Un universo di immagini che si richiamano in continuazione, giocando con lo spazio e con il tempo, rincorrendo i fili della memoria e della storia, come nei castelli di immagini imbastiti nell’atlante figurativo di Aby Warburg, altro nume tutelare nelle ricerche dell’artista. Alle riprese della danza del serpente della tribù degli Hopi, incontrata in un viaggio nell’Arizona (The Shape, the Scent, the Fell of Things, 1970) e ai film che interpretano con sottile intelligenza saghe nordiche e testi della tradizione epica irlandese, si contrappongono performance vecchie e nuove.
In questa sintesi di quarant’anni di lavoro, la continua riproposizione in video delle azioni mischia continuamente le carte tra rito e rituale, natura, spiritualità e folklore. Forme semplici, specchi a dilatare lo spazio, creature che popolano storie in cui l’immaginazione sovrappone la mitologia al quotidiano, creando rappresentazioni di forte suggestione onirica.
“Joan Jonas. Light Time Tales”, Hangar Bicocca, fino al primo febbraio 2015.
Foto: veduta della mostra “Joan Jonas. Light Time Tales” allestita presso l’Hangar Bicocca. Courtesy Hangar Bicocca.