Il nuovo disco di Jovanotti è un gigantesco luna park, pieno di suoni, luci ed energia
C’è stato un periodo in cui Lorenzo univa tutti, nonostante i suoi limiti arrivava forte e preciso alle radio, alla gente con la G maiuscola, alle Tv… Sono quei momenti magici totali, in cui il modo di raccontare di un artista appartiene al mondo e il mondo gli appartiene perché è in sintonia precisa con tutto.
Per me era il Lorenzo dell’ Ombelico del mondo, di Piove, di Bella, di quel modo di fare musica innocente, nuovo e incantato dalla vita.
Poi. Il tempo passa, per me e per Lorenzo. Cambia il mondo, cambiano le percezioni, cambiano i desideri. Il tempo passa e piano piano sento crescere la distanza fra me e Lorenzo, e certe canzoni le trovo già sentite, già vissute, in un eterno déjà vu. Remix di se stesso, ritorno al passato per reinventarsi un futuro e tenere acceso il mondo che ha creato.
Però succede che la distanza fra me e Jovanotti aumenti (e siamo quasi coetanei), ma mia figlia che ha 19 anni lo adora, lo ascolta e lo va a vedere negli stadi. Mumble mumble, non sarà semplicemente che io non mi sto aggiornando e Lorenzo sì, e sostanzialmente io sto invecchiando peggio di lui?
Ok, accetto la sfida: ascolto il nuovo album Lorenzo 2015 CC e mi metto a capire attraverso le sue 30 canzoni (30????) come si è evoluto e dove va.
E come si fa a capire uno dove va…. se va dappertutto? Un disco pieno di musica di ogni genere, con una batteria molto presente e gran spolvero di chitarre. E ovunque una grande energia, che Jovanotti riesce a replicare in ogni attimo del disco.
Poi l’album è quello che ti aspetti: canzoni leggere cantate così, così (il bel canto non gli è mai appartenuto) e piene di speranza. Di quella speranza superficiale che appartiene al senso comune del vivere, e che abita dentro tutti, quasi come il respirare o la voglia di amare.
Tanti suoni diversi, tanti generi diversi, tante storie diverse: Lorenzo 2015 CC racconta pezzi di vita che Jovanotti vede con il suo sguardo da adolescente diventato appena appena più saggio, con meno retorica del solito. Non parla di sé, ma del mondo che vede e si immagina. Fotografie a colori, a volte con troppi toni, a volte precise e attente.
Come si fa a dire quali sono le canzoni migliori? La band suona bene tutto, dal funk alla canzone mandolinata.
Tutto è curato e ben prodotto e arrangiato. Se devo scegliere mi è piaciuta molto la storia di Caravan Love e la perfezione pop di L’estate addosso, scritta per il testo assieme a Vasco Brondi de Le luci della centrale elettrica. Anche Si alza il vento con Bombino alla chitarra merita attenzione extra.
Mettiamola così: Lorenzo 2015 CC è un gigantesco luna park 3.0, pieno di luci e di effettacci, con tanta energia e gasamento. Pieno di cose belle, ma alla lunga viene il dubbio: ci stareste in un luna park per più di un paio d’ore?
Ecco, un disco cosi’ “carico” deve durare più di un ascolto, almeno per me. Poi per chi ha 20 anni saprà di novità e vita, e quindi va bene così. Ma io mi sento un po’ diverso, nel 2015. Voglio qualcosa di più di un luna park.
Jovanotti, Lorenzo 2015 CC (Universal), in doppio cd o versione singola con 18 canzoni
Foto di Reynard Muldrake