Il sassofonista californiano, uno dei nomi di spicco del jazz contemporaneo, stasera in Santeria Social Club
Di fronte a un disco di successo, generalmente sono in due a prendersi la copertina: artista e produttore. Prendete To Pimp a Butterfly (Top Dawg Entertainment, 2015), terzo album di Kendrick Lamar, prodotto da due giganti come Top Dawg e Dr. Dre. Debutto ai primi posti delle classifiche di tutto il mondo, e un posto di rilievo tra i più grandi dell’hip hop. Eppure in un’opera così grande si nascondono infinite perle che nessun appassionato di musica dovrebbe lasciarsi sfuggire.
Tra queste, Kamasi Washington al sax tenore. Classe 1981, nato a Los Angeles da una coppia di musicisti, Kamasi è uno dei jazzisti più talentuosi della sua generazione. Un gigante, che dopo gli studi di etnomusicologia alla UCLA ha collaborato in studio e sul palco con un’infinità di grandi della musica contemporanea, da Lauryn Hill a Snoop Dogg, passando per Thundercat, Flying Lotus e Herbie Hancock.
Restiamo nel 2015, a maggio. Dopo una lunga gestazione, esce The Epic, il primo album full lenght di Kamasi. Un’opera mastodontica: tre dischi della durata complessiva di 173 minuti. Quasi tre ore di jazz, improvvisazione, elettronica, fusion e magia che hanno, finalmente, spostato i riflettori del mondo della musica su Kamasi, finalmente protagonista e non più silente gregario: The Epic è infatti entrato nella top ten dei dischi del 2015 secondo importanti testate americane come Pitchfork, Rough Trade e The Guardian.
Con una band di amici (e parenti: il padre Ricki lo accompagna al sax soprano) del calibro di Brandon Coleman, Thundercat, Miles Mosley e Leon Mobley, Kamasi si è imposto come uno dei nomi più importanti del jazz contemporaneo, in grado di portare uno dei generi musicali più “di nicchia” sui palchi di tutto il mondo, fino a festival del calibro di Coachella, Glastonbury, Primavera e Bonnaroo.
E dopo qualche mese, lo rivedremo in Italia: dopo le tre date della scorsa estate, infatti, Kamasi arriva questa sera a Milano, in Santeria Social Club. Una serata sold out che si prospetta ricca di qualità e di ottima musica. Che non si limita ai 17 brani di The Epic: lo scorso anno è uscito Harmony of Difference (Young Turks, 2017), un EP interessantissimo che è nato come colonna sonora di un’installazione artistica della sorella di Kamasi. Un lavoro certo più breve rispetto all’LP d’esordio, ma ugualmente ricco di spunti, melodie, improvvisazioni e tecnica. Ma soprattutto, un disco ricco di feeling, quella capacità di sentire la musica che è nel cuore del jazz, e di conseguenza nel cuore di Kamasi. L’armonia delle differenze, che dà il titolo all’album, è tecnicamente l’intreccio di diversi contrappunti, di melodie indipendenti che convivono e si sovrappongono alla perfezione all’interno di uno stesso brano. Ma è anche l’insieme delle diverse anime musicali di Kamasi e dei suoi compagni di palco, che si intrecciano in armonie impensabili.
Sarà anche l’occasione, verosimilmente, di ascoltare in anteprima brani tratti dal nuovo album Heaven and Earth, in uscita a fine giugno. Un concerto sicuramente unico nel suo genere, e una gioia per le orecchie dei fortunati che vi assisteranno.