L’orchestra, che nel 2014 ha offerto al suo pubblico oltre 250 concerti, rischia la chiusura. Una petizione per difenderla, 5mila firme raccolte in pochi giorni
LaVerdi rischia di chiudere i battenti. L’esistenza della fondazione musicale, pilastro della vita culturale milanese da più di 20 anni, è messa a dura prova dalla cronica mancanza di contribuiti statali. “Fin dal 2008 – afferma il direttore generale Luigi Corbani – il Ministero aveva assunto l’impegno di erogare un contributo ordinario annuale di 3 milioni per la nostra attività. Nel 2013 ne sono arrivati 2, nel 2014 – ad oggi – non abbiamo visto ancora un centesimo. Del resto, l’entità del finanziamento pubblico non è comunque adeguato alla nostra dimensione internazionale ed è ben inferiore rispetto a quello riservato ad altre istituzioni che realizzano programmi meno ampi”.
I numeri de LaVerdi
E’ nata il 13 novembre 1993. Capitale iniziale: 1 milione di lire.
Prezzo di acquisto dell’auditorium: 17.500.000 euro nel 2008. Valore corrente: 27.140.000 euro.
Tra il 1997 e il 2012 ha ricevuto un contributo statale pari al 30,50% delle entrate proprie (contro una media nazionale del 46,32%).
In 20 anni i suoi soci hanno contribuito con oltre 15 milioni, tra erogazioni liberali e quote sociali, ben più di quanto concesso dallo Stato (10,2 milioni). Caso unico in Italia!
Nel 2013. Unità dell’organico orchestrale, 72. Orchestrali aggiunti, 814. Coro, 151. Orchestra amatoriale, 90. Orchestra junior, 87. Coro di voci bianche, 77. LaVerdi Barocca, 17. Personale di direzione e amministrativo, 19. Personale tecnico (compreso il teatro), 17. Giornate lavorative orchestrali, 21959. Giornate lavorative aggiunti, 5604.
Il pubblico de LaVerdi rappresenta il 25% del pubblico della musica classica dell’intera Lombardia. Nel 2013 ha avuto 236.724 presenze di cui 147.183 paganti.
Nel solo 2014 laVerdi ha proposto 183 concerti di musica sinfonica, 63 di musica da camera, 233 attività dedicate a ragazzi e bambini, 215 attività collaterali.
Dalla sua nascita a oggi ha dato vita a 3985 concerti con quasi 3 milioni di spettatori, 2 tournèe in Sud America, 30 concerti nei paesi extra europei, 86 in Europa (ultimo il concerto ai BBC Proms di Londra nel 2013).
Questa di seguito è la petizione che LaVerdi ha indirizzato al Governo (oltre 10.000 firme già raccolte) e che può essere firmata on line.
Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, On. DARIO FRANCESCHINI.
Egregio Signor Ministro,
laVERDI a Milano rappresenta un servizio pubblico essenziale: ha creato posti di lavoro, ha costruito il miglior teatro d’Italia senza soldi pubblici, svolge una stagione sinfonica degna di una città europea, realizza un’intensa attività per i bambini, i ragazzi e per le scuole. Insomma, è un servizio culturale importante non solo per Milano e dovrebbe essere presa ad esempio.
Ora il pubblico, del quale facciamo parte, è avvisato che se il contributo dello Stato non verrà almeno equiparato a quelli erogati a formazioni analoghe per numero di musicisti, per produttività e per prestigio, laVERDI è costretta a interrompere l’attività.
Dovremo davvero assistere ad una ennesima “vergogna” italiana?