Fino al 21 maggio la Babs Art Gallery Milano, prima galleria in Italia dedicata ai gioielli d’artista, presenta “Loris Cecchini: Body Sculptures”, una collezione di gioielli scultura appositamente realizzati da Loris Cecchini, grande protagonista della scena contemporanea, con una collezione concepita in stretta collaborazione con Babs Art Gallery. Sculture indossabili di grande eleganza, calibrata espressività e profondissime potenzialità.
Quando Loris Cecchini apparve sulla scena artistica, ormai qualche anno fa, il mondo circostante si accascio, molle, scardinando sotto la mano dell’artista le coordinate spaziali cartesiane. In un attimo le porte si afflosciarono, i tavoli si stesero e i termosifoni in ghisa si avvitarono su loro stessi, protesi verso l’agognato pavimento anch’esso ammorbidito, elastico, assorbente. Era già chiaro come l’interesse di questo artista, così preciso e originale, fosse la natura stessa della realtà, fenomenica ma anche fisica. Le strutture profonde che regolano, in questa dimensione, la natura delle cose, che è tale qui ma non per forza a Flatlandia o nella dimensione n compresa tra zero e infinito.
La ricerca artistica di Cecchini lo ha portato ad approfondire il profondo, a esplorare i fondi del mare fino a entrare nella struttura molecolare, se non atomica, della materia, inventando l’ininventabile, riprogettando la particella elementare, creando una sua propria cosmogonia. Le forme eleganti dei moduli spaziali di Cecchini si saldano tra loro come sinapsi che trasmettono pensieri intraducibili e avvolgenti, carichi di potenziali d’azione invisibili ma efficacissimi nella trasmissione empatica e segreta che è propria dell’Opera d’Arte nel suo senso migliore.
E così come da quella modularità atomica si può arrivare a riempire spazi potenzialmente infiniti, con quello stesso accostarsi, legarsi, fondersi degli elementi in ramificazioni sempre inedite si può avvolgere un collo, circondare un orecchio o abbracciare un anulare con la stessa identica efficacia. È quello che succede quando l’artista, reinterpretando il suo originale atomismo epicureo – ontologia del suo fare artistico – decide di creare gioielli che gioielli non sono, ma neanche sculture. Sono lampi di trasmissione neuronale, impronte stabili di onde concentriche, liquido solidificato, pensiero cristallizzato. “Fenomenologia scientifica” che “ diviene intima struttura e tramite per la visione”, come racconta lo stesso artista.
Forme dinamiche che si mostrano come una delle possibili apparizioni tra infinite varianti, come regolate da leggi autonome ed estranee, bloccate in un’istantanea elegantissima, in un frammento cosmico di luce brillante. I gioielli, sculture da corpo, di Loris Cecchini trovano ora con Body Sculptures, nello spazio e nella ricerca della galleria Babs Art Gallery di Milano, uno scrigno che non solo espone ma anche promuove e produce gioielli commissionandoli ad artisti di chiara abilità, dai maestri storici ai nomi di oggi. Una sfida e un diletto irrinunciabili per chi ha fatto della creatività il proprio mestiere.