“Panfobia” : dieci brani nei quali il musicista (arrangiatore, paroliere, produttore) svela paure e sfida demoni interiori condivisibili da tutti
Polistrumentista, arrangiatore, paroliere e produttore artistico, Riccardo Salvini (alias Petardo) è attivo nel panorama musicale da oltre dieci anni. Grazie all’esperienza maturata in diverse band della scena internazionale (Foxhound, Indianizer, Love Trap, Talky Nerds) ha suonato in tutta Europa, esibendosi sui palchi dei festival più prestigiosi (Primavera Sound, Transmusicales, Eurosonic). Panfobia è il suo primo disco in solitaria, prodotto e mixato da Maurizio Borgna (Niagara, Spime IM, Sebastian Plano, candidato ai Grammy Awards nella categoria Best New Age) e pubblicato il 30 settembre 2022 da Tega e Sounzone tramite Artist First.
Mi sento con Riccardo per una breve intervista dopo aver ascoltato il suo disco. Un lavoro coraggioso, senza compromessi che non vuole essere catartico ma puramente espressivo. Un disco sincero che fa ben sperare, perché si sa che nel buio brillano le stelle.
Buongiorno Riccardo Intanto cosa vuol dire “panfobia”?
Panfobia è la presenza di un problema costante e di una paura che non è riconducibile a nulla di definito. La mia intenzione è quella attraverso la musica e l’arte di fare qualcosa di collettivo in cui ci si possa riconoscere. Se qualcuno si ritrovasse nelle debolezze e nelle paure che vi sono in questo disco ne sarei contento. Se mi guardo attorno vedo che non siamo messi molto bene e lo dico con un sorriso.
Vedo questo disco come un’esigenza espressiva, anche di catarsi e mi sembra molto intimista, ci vado vicino?
Si è un lavoro intimo, c’è sempre comunque l’ambizione di fare qualcosa che abbia un carattere universale, che non sia unicamente mio, ma che da me arrivi agli altri. Non è un disco catartico come poteva essere Radio Totem l’ultimo disco degli Indianizer, ma c’è un dialogo che diventa sfida a volte con i propri demoni interiori, ed è per questo che ha un carattere cosi intimista.
Come nasce la scelta stilistica della voce “davanti” e della musica che l’accompagna di sottofondo?
Con Maurizio Borgna il produttore abbiamo deciso di seguire questa strada. La voce davanti per una maggiore potenza comunicativa che potesse esprimere al meglio l’urgenza. Eravamo partiti con la rockband, e la scrittura in inglese.
Ho riscritto tutti i testi in italiano e ho cambiato la musica. Un lavoro in cui la parola e la verbalizzazione sono molto importanti e che parla anche di uno dei demoni secondo me più difficili da sfidare che è il tempo. L’ho voluto fare con una poesia di mio padre Nicola Salvini.
Petardo in concerto (foto di Xuein Caceres)
Questo è un disco coraggioso che va in controtendenza col music business, che tende a premiare e a produrre il conosciuto, il vendibile, senza rischiare, ma solo proponendo in maniera scientifica lavori che possano piacere al grande pubblico. Come la vedi e c’è spazio per questa musica d’autore?
Domanda interessante, ti ringrazio di ritenere coraggioso questo lavoro. Penso che molti artisti dovrebbero osare di più, credo che ci sia un impoverimento culturale generalizzato e sia più difficile proporre qualcosa che vada al di là dei propri limiti. Diciamo che da un certo punto di vista si dovrebbe buttare il cuore oltre l’ostacolo da un altro va comunque pagato l’affitto.
Un disco anche a tinte cupe, con grandi e profondi contenuti, ma si sa che nel buio brillano le stelle. Quali sono i prossimi progetti?
Esatto nel buio brillano le stelle. Può sembrare retorico ma bisogna continuare a brillare anche se la situazione appare sconfortante come quella odierna. Farò un tour con Tobia che si chiama Panfobia di un Pellegrino. Il disco di Tobia, uscito in primavera, si chiama La via di un pellegrino. Suoneremo un pezzo a testa. Il mio approccio più tenebroso e più scuro si unisce al suo più allegro e solare. Per far capire che le due cose coesistono e bisogna imparare a comprenderle. E non è facile. Sto lavorando anche al nuovo disco della mia band Gli indianizer che spero uscirà il prossimo anno.
Petardo Panfobia (Salvini and Borgna)
Date del tour. 13 ottobre: Colle Val D’Elsa (Bottega Roots), 14 ottobre: Roma (Trentaformiche), 15 ottobre: Asti (Il Maltese), 20 ottobre: Como (Trattoria San Biagio), 21 ottobre: Verona (Colorificio Kroen), 22 ottobre: Merlara (Botteghe Barranco), 24 ottobre: Bologna (Freakout)