Il re del (pornosoft) mattoncino

In Weekend

Antonio Toscano ha rifatto con i Lego il trailer di 50 sfumature, ha dato a Grey la frusta di Indiana Jones, tutti parlano di lui, è star di Youtube (e cerca lavoro)

Si chiama Antonio Toscano, è siciliano e vanta un diploma in montaggio al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma; grandissimo appassionato (ed esperto) dell’universo Lego, da circa un anno ricrea i trailer di famosi cine-comics con gli storici mattoncini. Questa volta si è spinto altrove, in zona letterario-softcore: uno dei suoi ultimi lavori ripercorre le tracce di quello di 50 sfumature di grigio. Risultato? Il video ha superato oltre 3 milioni di visualizzazioni, ne hanno parlato telegiornali, portali online e siti internazionali.

Possiamo capire Star Wars, Iron Man 3, Captain America… ma come ti è venuta l’idea di realizzare un trailer Lego da 50 sfumature di grigio? Non si tratta di snobismo, ma sai com’è…
Il bello della stop-motion coi Lego è che si tratta di un linguaggio estremamente caratterizzato, ma al tempo stesso di immediata comprensione per tutti: far muovere con naturalezza un pupazzetto Lego suscita un effetto comico e straniante in ogni caso, qualunque sia il pupazzetto in questione. Perciò l’effetto parodistico è lo stesso sia quando il soggetto è un supereroe, sia quando è qualcosa di completamente diverso, come in questo caso: l’importante è che sia immediatamente riconoscibile. Avendo già abbastanza esperienza col mondo dei fumetti in versione Lego, ho voluto cambiare argomento, credendo nel risultato: e il pubblico ha apprezzato.

L’immaginario Lego è ben diverso da quello della saga letteraria di E.L. James. Come sei riuscito a realizzare un lavoro che riuscisse ad amalgamare così bene due universi dalle  strutture culturali così differenti tra loro?
Onestamente non conosco i libri in questione, ma mi permetto di pensare che l’universo Lego sia molto più complesso di quello raffigurato in questa storia: perciò non si tratta di amalgamare, quanto di ritrovare, all’interno della vastità del mondo Lego, quei singoli pezzi che possono, se uniti fra loro, ricreare ironicamente i personaggi e le situazioni di 50 sfumature. Ottenendo in certi casi anche un doppio effetto comico, come ad esempio quando Mr. Grey utilizza la frusta Lego di Indiana Jones.

Paragonando i frame del tuo trailer e quelli della versione ufficiale, si nota come la corrispondenza tra i due sia davvero impressionante, così come la cura che riservi a ogni elemento, dalle espressioni dei visi ai dettagli più nascosti. Quanto tempo hai dedicato alla realizzazione?
Dopo un paio d’anni di esperienza nella realizzazione di trailer Lego, ormai posso dire con certezza che ci vuole almeno un mese per ottenere un buon risultato (e questo è anche il motivo per cui non ne produco molti). La costruzione di set il più possibile simili all’originale è in effetti la parte più difficile, soprattutto in un film che cura molto l’aspetto dell’arredamento. E infatti va detto che ogni tanto, quando i dettagli rischiano di diventare troppi al punto di non notarsi nemmeno, ecco che questa diventa la scusa per inserire delle Easter Egg, personaggi fuori posto o giochi con le immagini. In questo caso, esemplare è l’apparizione di Alfred, storico maggiordomo di Batman, come autista di Mr. Grey; o il quadro a soggetto marino nello studio di Grey rimpiazzato da una grossa scatola di Lego della serie Pirati.

Vanti già una mezza dozzina di Lego trailer: ce n’è uno cui sei più affezionato, e uno che ti piacerebbe creare a breve? Sicuramente i miei preferiti sono quelli di ambiente Marvel, e in particolare quello di Iron Man 3: il primo tra i miei video a essere visto da milioni di persone, con un costante successo di pubblico anche a distanza di due anni dalla pubblicazione. Tra l’altro, il trailer si è poi rivelato decisamente lontano da quello che era il film, restando quasi un cortometraggio a sé stante, e forse anche per questo così longevo.

I tuoi video macinano milioni di visualizzazioni su Youtube, e ormai tutti – dal Tg5 a Elle Francia – parlano di Toscano Bricks. Come vedi il tuo futuro, dopo tutto questo successo?
A dire la verità, per quanto grande sia questo successo, non sembrerebbe ancora in grado di avere un impatto sul mio futuro, visto che non ci guadagno un centesimo. Per adesso mi limito a far crescere il canale, cercando di cogliere le opportunità che può offrirmi. Sicuramente mi aiuta a farmi conoscere in questo ambiente, e quindi chissà, magari un giorno riuscirò sfruttare la passione per i Lego e l’animazione per trovare un lavoro vero…

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