Il ciclo di Slight Agitation si completa negli spazi della cisterna di Fondazione Prada, raggiungendo i 4/4 con le installazioni site specific di Laura Lima, artista e filosofa brasiliana
Il tracciato concettuale che lega gli interventi artistici legati al progetto Slight Agitation, suddiviso in quattro appuntamenti, spazia da tematiche filosofiche, chimiche, fisico-scientifiche atte a far scaturire un dialogo fra l’opera, la collocazione destinata e il fruitore.
Lo si capisce sin dal titolo del progetto “Slight Agitation”, tributo allo storico francese Fernand Braudel, che utilizzò questo termine per descrivere il movimento della marea: Slight Agitation non lascia indifferenti, non calma gli occhi né seda i pensieri, ma anzi costringe a un profondo susseguirsi di interrogativi e ragionamenti su livelli metaforici, per capirne le connessioni e le sottili domande che intende suscitare.
In quest’ultimo appuntamento Laura Lima ci invita a giocare d’astuzia, un po’ come quando si gioca a scacchi contro un abile avversario, che in questo caso è la natura con le sue leggi.
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Horse takes king si struttura come un trittico, tre installazioni, una per ciascuna stanza della Cisterna, dal grande impatto visivo: un enorme pendolo di Foucault scandisce silenziosamente un tempo che non ci è dato cogliere, così come ci sfugge la comprensione del dipinto (una copia da Dalì) posto all’estremità oscillante. La partita fra mondo dell’intelletto e realtà sensibile: si gioca a scacchi, sapendo però dal titolo che lo scacco matto avverrà. Sì, ma per chi?
Per l’uomo, nel suo tentativo di comprendere e misurare, o per la natura? Chi dei due ammetterà i propri limiti, le proprie dipendenze, le proprie inclinazioni nella convivenza dell’esistenza?
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Stupisce l’ultima sala, in cui l’opera Bird, realizzata assieme all’artista Zè Carlos Garcia giace al suolo, occupando un angolo dello spazio: disposto in diagonale un enorme uccello nero, dalle ali aperte e spezzate, apre a infinite ipotesi di significati, quando forse l’unico vero grande significato è realizzarne l’assenza.
La Patafisica, la scienza delle soluzioni immaginarie, è evidente e fa l’occhiolino per tutta la sequenza espositiva, soprattutto quando, invitando il fruitore a salire scalini di diverse dimensioni su ponteggi edili temporanei, si raggiunge un enorme telescopio puntato al cielo, ma del tutto inutile, perché oscurato e all’interno del lucernario. Cieco. Come le nostre risposte, cieco come un vicolo, cieco come il cavallo che fa scacco matto al re e nessuno sa spiegarne il perché.
Slight Agitation 4/4: Laura Lima, Milano, Fondazione Prada, fino al 22 ottobre 2018.
Immagine di copertina: Laura Lima, Pendolo, 2018, courtesy the artist. Il dipinto inserito nell’opera Pendolo è una copia di: Salvador Dalí, Pescador al Sol, 1928 © Salvador Dalì, Gala-Salvador Dalí Foundation by SIAE 2018. Immagine della mostra Slight Agitation 4/4: Laura Lima, foto Mattia Balsamini, courtesy Fondazione Prada