Lo storico complesso presenta all’Alcatraz il cofanetto la Tetralogia degli Elementi. Nessun inedito, ma live è un’altra cosa
Riecco i Litfiba. Live. Sono passati ormai più di quindici anni dalla loro separazione e più o meno sei da quando, nel 2009, Federico Renzulli detto Ghigo e Piero Pelù hanno annunciato la loro definitiva riunificazione. Si tratta di due personalità forti, che spesso si sono trovate in contrapposizione, ma che quando hanno trasfuso le loro anime rock nella musica hanno sempre lasciato il segno.
E poi arriviamo a oggi. Nel mezzo un solo album di inediti, Grande nazione (non male, anche se un po’ ripetitivo), molte raccolte di live storici e concerti di grande rock italiano.
Il prossimo sarà proprio a Milano, mercoledì 22 aprile all’Alcatraz. Il pretesto ancora una volta è una raccolta, ma non di live, bensì di quattro album degli anni ’90 (manca il quinto, Infinito), ognuno ispirato a un elemento della natura. Il titolo del cofanetto è Tetralogia degli elementi (Fuoco-El Diablo, Terra-Terremoto, Aria-Spirito, Acqua-Mondi sommersi).
Ebbene, non lasciamoci ingannare dal surplus di raccolte e dalle poche idee davvero innovative della band toscana: album a parte, nei live i Litfiba non falliscono. Infatti, nonostante che si possa muovere una critica alla loro creatività (un po’ inaridita), quando Ghigo e Pelù salgono insieme sul palco quello che ne esce è energia pura, seppur storicamente “scura”, maleducata e distorta (“il paradiso è un’astuta bugia“).
La scaletta è una commistione di brani tra i Litfiba dei primi anni ’90, duri tanto da avvicinarsi al punk (insomma, quelli che non puoi fare a meno di saltare), e i Litfiba della seconda metà degli anni ’90, più melodici e orecchiabili, di maggior successo ma anche più pop. Il risultato è un live completo, comprensivo delle diverse anime di quella che è stata certamente una delle band che più ha graffiato nella storia del rock italiano.
L’utilizzo del passato è d’obbligo, ma con un album davvero nuovo probabilmente saprebbero ancora una volta stupire tutti, con tanto di dito medio.
Litfiba all’Alcatraz, 22 aprile