Marcello, come here!

In Arte

La lirica delle parole sopra tavoli di compensato, e Marcello Maloberti inaugura il terzo spazio della galleria Raffaella Cortese.

La Galleria di Raffaella Cortese ha inaugurato il suo terzo spazio espositivo, al civico 4 della ormai “sua” via Stradella, con una personale in occasione della quale Marcello Maloberti (Codogno, 1966) presenta un progetto inedito, visivamente minimale, dal laconico titolo: Marcello. Nell’ambiente umido e un po’ rimbombante della stanza, quattro tavoli di compensato, ciascuno con sopra un raccoglitore di fogli carichi di citazioni dell’artista (tratte da mostre, titoli di opere, aforismi, interviste e ricordi personali), risaltano nella loro disarmonia davanti alla grande parete di fondo. Su di essa spicca in semplice stampatello la scritta al neon «non far fare alla rosa quello che la rosa non vuole fare», desunta da una conversazione, asciutta e sincera, con Calzolari, divenuta qui luminoso orizzonte testuale entro cui interagiscono opera e spettatore, come già in Amen (2012) e I baci più dolci del vino (2013).

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Marcello Maloberti, Marcello, 2014. Courtesy the Artist and the Gallery. Foto: Lorenzo Palmieri

Sotto ogni tavolo, chiuse nel cellophane trasparente, due casse di Crush orange, bibita all’arancia di produzione americana, che l’artista presenta qui con l’etichetta in arabo; così il riferimento alle opere domestiche dell’artista, quando fotografava sua nonna sotto al tavolo in bianco e nero nell’opera Casa (1993) ha ormai il profumo dell’amarcord, anche se si può giocare con il nome dell’aranciata smascherando subito un tipo di marijuana, già cantata dai R.E.M. in una delle loro hit più note.

Se Maloberti sceglie di confessarsi davanti al suo complice naturale, il pubblico, l’elemento figurativo non basta, e l’unico viatico per raccontarsi in profondità diventa il testo; così Marcello si sfoglia senza finzione nei raccoglitori-autoritratti, si rivela nella totale povertà dei materiali, riprendendo un discorso con il visitatore che è sempre reale, valido e mai pretestuoso. Marcello ha una potenza narrativa che si proietta energica nel tempo e nello spazio, dando vita a una performance prolungata che tende all’infinito: proprio come piacerebbe a Gordon Matta-Clark.

Marcello, Galleria Raffaella Cortese, fino al 13 novembre 2014.

Foto: Marcello Maloberti, Marcello, 2014. Courtesy the artist and Galleria Raffaella Cortese, Milano. photo: Lorenzo Palmieri

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