A 20 anni da “Catartica” un documentario – da sostenere – sulla band: per vederli come non li avete mai visti, parola del regista-fan Sebastiano Luca Insinga
Catartica, l’album d’esordio dei Marlene Kuntz, compie vent’anni. Per celebrare un anniversario tanto importante non sono bastate le 32 date (molte sold out) del tour Catartica 994/014. La casa di produzione Jump Cut ha infatti deciso di realizzare – attraverso un crowfunding – il documentario Complimenti per la festa che, partendo dal tour, si propone di raccontare i Marlene in una veste inedita e molto intima.
Classe 1984, catanese di nascita ma trentino d’adozione, il regista Sebastiano Luca Insinga ha seguito la celebre band cuneese durante tutti i concerti, catturando i momenti in sala prove, i backstage, gli istanti prima di salire sul palco, gli incontri con i fan, le lunghe ore in furgone e naturalmente le performance live.
Non è la prima volta che lavori con i Marlene Kuntz. Come avete scelto di tornare a collaborare per questo progetto?
Ci siamo incontrati per la prima volta nel 2013: io e il mio socio Simone Cargnoni abbiamo diretto il videoclip di Solstizio, dall’album Nella tua luce, e Simone ha realizzato anche un volume fotografico allegato all’edizione deluxe del disco. Grazie a questa esperienza si è creato un rapporto con la band che, col tempo, si è trasformato in stima reciproca. Quando ci hanno parlato del tour “Catartica 994/014”, abbiamo proposto loro di raccontarlo in un documentario. Così è nato Complimenti per la festa. Lentamente poi il film si è trasformato in qualcosa di più complesso di un semplice backstage: ripercorrendo la nascita di Catartica, in qualche modo abbiamo tracciato un parallelo tra i Marlene degli anni ’90 e quelli di oggi.
Cosa ha rappresentato per te, personalmente, la musica dei Marlene e Catartica in particolare?
Sono un loro fan, prima di tutto. La mia formazione musicale è passata anche attraverso i Marlene Kuntz: quando avevo sedici anni ho iniziato ad ascoltarli e da allora non ho più smesso. È ovvio che, durante le riprese, ho dovuto cercare la lucidità registica e una certa dose di distacco indispensabili per dirigere un film. Durante il tour ho vissuto quindi una specie di sdoppiamento: un po’ fan e un po’ regista.
Come sei riuscito a conciliare queste due anime?
Diciamo che si sono stati dei momenti in cui ho scelto di godermi i concerti fino in fondo. Anche perché non avevo mai avuto l’occasione prima di ascoltare live alcuni pezzi di Catartica.
Dopo vent’anni, i Marlene sono ancora un punto di riferimento nella scena rock italiana: i sold out del tour “Catartica 994/014” lo confermano. Nervosismo per le attese e le aspettative dei fan?
Molti ci scrivono «non vediamo l’ora che il film sia pronto», «quando esce?» e cose simili… Ma non c’è pressione. Anzi, per noi è un grosso stimolo: questi riscontri ci testimoniano che c’è davvero interesse intorno al nostro progetto.
Com’è il film? Assomiglia più a un album dei ricordi o, come suggerisce il titolo, a una gioiosa festa?
Il film è la celebrazione di una festa, assolutamente. Il tour stesso è stato una celebrazione. Complimenti per la festa cerca di conservare lo stesso spirito: abbiamo deciso di mantenere uno sguardo molto fresco e attuale sui Marlene. E anche se ripercorriamo i primissimi anni ’90 e la nascita di Catartica, non c’è nostalgia.
Che ruolo gioca la musica? La narrazione è strutturata intorno ai brani di Catartica o ai Marlene come artisti e persone?
Entrambe le cose, ma quello che mi interessava di più era restituire uno sguardo intimo sui Marlene. Vorrei riuscire a raccontare la dimensione umana di questi artisti e rendere omaggio all’importanza che ha avuto Catartica nella storia del rock italiano. Quello che sto cercando di fare, in fase di montaggio, è costruire una narrazione che sia fruibile a tutti, non soltanto ai fan.
Complimenti per la festa è prodotto dalla Jump Cut, una giovane casa di produzione trentina di cui sei socio fondatore. Com’è il cinema italiano visto da Trento?
I miei soci ed io ci siamo conosciuti a Trento, quindi ci sembrava logico iniziare da qui. Siamo in provincia, questo è indubbio: stare a Trento non è come stare a Roma, dove c’è molta più gente che fa il tuo mestiere e le possibilità di scambio sono più dirette, più continue. Allo stesso tempo però il Trentino Alto Adige ha cominciato a investire sul cinema, grazie all’azione delle sue due Film Commission di recente formazione: lentamente si stanno aprendo nuove opportunità. Vivendo in provincia, forse, manca il confronto. Però, se serve, gli stimoli ce li prendiamo da fuori e li portiamo qui.
Avete deciso di produrre il film attraverso una campagna di crowdfunding su Musicaiser.com. Cosa rappresenta questo nuovo strumento di finanziamento per un giovane filmmaker?
Credo che il crowdfunding sia molto interessante perché permette a chi vuole realizzare un progetto di poterlo fare. E a chi crede in quel progetto di poterlo vedere realizzato con certezza. Il cinema italiano indipendente, soprattutto il documentario, non ha grandi possibilità distributive. Il crowdfunding rappresenta quindi un nuovo modo di finanziamento diretto, senza l’obbligo di passare attraverso mille burocrazie o canali distributivi che spesso sono poco attenti o accessibili. Partecipare a una campagna di crowdfunding non significa solo comprare un film, ma renderlo possibile.
Come si articola la campagna di Complimenti per la festa?
Oltre alla pellicola, abbiamo deciso di dare ai nostri sostenitori una serie di feticci legati al mondo dei Marlene e soprattutto al tour “Catartica 994/014”. Si può partecipare anche solo con 1 euro. Poi, a seconda del contributo, saranno disponibili materiali e gadget esclusivi: dalle corde di basso e chitarra di Cristiano e Riccardo alle pelli della batteria di Luca, dal fondale usato nei concerti al libro fotografico del tour che si potrà acquistare esclusivamente attraverso il crowdfunding che rimarrà aperto fino al 16 febbraio. Se riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo, ci impegneremo a finire il film per giugno per consegnarlo in anteprima ai nostri raiser. Contestualmente pensiamo anche all’uscita in qualche festival: c’è molto interesse attorno al film, ma è ancora tutto da definire.
Per chiudere, un buon motivo per sostenere il film…
Per vedere i Marlene come non si sono mai visti, durante gli attimi di tensione a ridosso di uno show o in alcuni momenti molto divertenti in albergo, tra una tappa e l’altra. Chiunque voglia vivere le emozioni in presa diretta di un tour e rivivere il racconto di un album e di un periodo storico, potrà trovare soddisfazione in Complimenti per la festa. E poi perché il film è una figata.
Nella foto: (da sx) Sebastiano Luca Insinga (regista), Marlene Kuntz (Luca Lagash Saporiti, Cristiano Godano, Riccardo Tesio, Luca Bergia), Simone Cargnoni (fotografia), Francesco Piselli (fonico)