Il lavoro di cinque compagnie teatrali in un’unica rassegna. Al Teatro Elfo Puccini arriva Melting,la fusione del lavoro di Idiot savant, Eco di Fondo, Teatro Ma e Maniaci d’Amore
“Non chiamateci ditta, gruppo, compagnia, famiglia, amici. Chiamateci Melting.” Melting come unione, non solo di cinque diverse compagnie teatrali, ma anche di esperienze, bagagli culturali e modi di fare e vivere il teatro.
L’Elfo Puccini si rimette in gioco e dal 17 al 25 settembre lascia le chiavi del teatro in mano alle compagnie Ludwig, Idiot savant, Eco di Fondo, Teatro Ma, Maniaci d’Amore. Compagnie che restano separate solo di nome, ma che si fondono e collaborano per l’intera durata della rassegna, presentando un programma di spettacoli non più in maniera consequenziale, come siamo abituati, ma circolare.
Si inizia sabato 17 con Il silenzio dei cassetti di Benedetto Sicca (con Cecilia Ligorio, Paola Michelini, Mauro Lamantia, Beppe Salmetti, Giorgio Sorrentino, Simone Tangolo) con un’azione che si sviluppa senza seguire le regole della cronologia e della logicità, ma dell’accumulo. Segue uno spettacolo a tema storico, Le rotaie della memoria, di Giulia Viana e Giacomo Ferraù
(con Giulia Viana) che parlando della Resistenza cerca di rispondere all’eterna domanda: “cosa può insegnare alla nostra generazione il confronto diretto con una realtà apparentemente così lontana?”. Conclude la giornata Il complesso di Telemaco, di Mauro Lamantia e Filippo Renda (con Mauro Lamantia e Simone Tangolo), che racconta la storia di un giovane e un anziano che si incontrano in un ufficio pubblico e legano in modo indissolubile le proprie vite.
Si ricomincia domenica con Nato Ieri (di Giulia Viana e Giacomo Ferraù), uno spettacolo pensato per adulti e bambini che racconta la storia di Mino, è nato ieri, ma già adulto. Segue Il più grande artista del mondo dopo Adolf Hitler, tratto dal romanzo omonimo di Massimiliano Parente (con Filippo Renda e Beppe Salmetti), nel quale incontreremo il famoso artista Max Fontana, autore di alcune celebri opere come la famosa “Bicicletta per inquinare”, una normalissima bicicletta a cui ha attaccato un motore a benzina completamente inutile, ma che gli serve per perseguire un unico scopo: inquinare. Cala il sipario e si passa a un altra scena, quella de Il nostro amore schifo, drammaturgia di Francesco d’Amore e Luciana Maniaci. Si tratta di un’indagine sull’amore e sul rapporto di coppia, che viene meticolosamente sezionato e fatto a pezzi, per mostrare il suo lato più buio. “È uno spettacolo dissacrante in maniera parossistica – dice Filippo Renda durante la presentazione del programma – e fa ridere di ciò di cui bisognerebbe indignarsi. È un testo cattivo”. Sempre di amore si parla in Romeo e Giulietta, sottotitolo: l’amore fa schifo ma la morte di più (con Beppe Salmetti e Simone Tangolo), che porta in scena due attori in lotta con l’amore e tutte le sue mille sfaccettature.
Altro giorno, altre storie. Lunedì arriva sul palco Deliri , tratto dal romanzo autobiografico di Antonella Moscati (con Cecilia Ligorio), spettacolo che racconta la necessità di rielaborare un’esperienza estrema e il coraggio di superarla. Segue Vincere nella vita, testo e regia Michele Mariniello, (con Sara Drago, Marco Rizzo, Beppe Salmetti, Carla Stara), che porta in scena un groviglio di storie legate a un programma televisivo condotto da Alex Marchese, life coach diventato fenomeno mediatico proprio grazie allo show. Curiosa è infine la storia raccontata in Biografia della Peste, drammaturgia di Francesco d’Amore e Luciana Maniaci (con Francesco d’Amore e Luciana Maniaci); nel paese in cui abita Cris morire è uno scandalo. Chiunque cada in questa debolezza decide di rimanere sul posto e la comunità si impegna a ignorare l’imbarazzante evento.
Poi si ricomincia da capo; 10 spettacoli a rotazione intervallati da laboratori e incontri, per un totale di 9 giorni di rassegna nel vero spirito del “Melting”.