Da un’idea di Marco Bonadei, con alcuni grandi talenti della scuderia dell’Elfo… scopriamo che con la poesia si mangia!
Con la poesia si mangia è assodato: e viceversa si mangia con poesia se capita di incrociare fino al 15 luglio alle 21 nell’ottimo e non carnivoro Bistrolinda del Puccini i dieci camerieri attori dell’Elfo che ogni sera, mutando postazioni, pezzi e generi, si esibiscono durante la cena prendendo le vostre ordinazioni: vellutata e Shakespeare, formaggi misti e Pasolini, frutta con Garcia Lorca. Lasciatevi prendere per la gola, e tutto a prezzo modico, 15 euro il cibo e un calice di vino, 15 l’arte, equa suddivisione.
L’idea ha il copyright di Marco Bonadei che con Angelo di Genio (i due bravissimi rampolli Loman, figli del Commesso viaggiatore di Miller), che da tempo sono performer girovaghi presso ristoranti e feste, chiamati a matrimoni e altre solenni occasioni private: nell’estate 2016 ci sono già venti appuntamenti fissati e il 19 e 20 settembre saranno anche a Bookcity. Insieme a validissimi colleghi dell’Elfo (Mauro Bernardi, Matteo de Mojana, Camilla Semino Favro, Vincenzo Zampa, Anne Charlotte Barbera, Marco di Giorgio, Roberta Lanave, Valeria Perdonò, Alba Porto, Camilla Sandri) che ha allevato davvero una generazione, Marco e Angelo scalano le vette della prosa e della poesia, occupandosi anche della regìa e delle apparecchiature tecniche, isolando pezzi famosi e riscoprendone altri, fra monologhi di culto.
Ci saranno i brani à la carte ordinati dagli spettatori ma anche una parte di show vero e proprio su pedana, dividendo il serbatoio letterario in cinque generi fondamentali: al lunedì l’amore, il martedì per i ragazzi, il mercoledì è invece perverso e tutto XXX, giovedì dedicato all’egoismo cioè Myself e infine il venerdì si gira in rete intorno al mondo con Worldwide. Senza paura di annoiarsi o di ripetere, ogni sera avrà quindi una variazione sul tema, segno divertente di tempi trasversali in cui tutte le arti, a cominciare dalla ingombrante ed invadente gastronomia, si alleano. E così l’occhio e l’udito comunicano con le papille gustative, anche i grandi hanno un preciso sapore da degustare non solo in bocca ma principalmente nel cuore e nel cervello: e così teatro, musica, arte varia, cinema, son tutti uniti appassionatamente, per creare sconosciuti neuroni.