A proposito di nuove proposte. “Clangore” riunisce al Joy Bar di Lambrate in una stessa serata alcuni artisti (Bellagio Bellagio, t.e.s.o., Father Murphy, Shari DeLorian, Yuri Kruglov) appartenenti ad ambiti di formazione differenti. La mancanza di coerenza come valore. Da non perdere
La scena musicale milanese sta crescendo. Negli ultimi anni i concerti di musica elettroacustica ed elettronica, la scena noise, punk, sperimentale, le nicchie attente alle nuove tendenze e ai nuovi corsi della musica internazionale – ambiti che raccolgono per definizione una cerchia spesso molto ristretta di pubblico – stanno capillarmente diffondendosi nel territorio cittadino trovando nel corso del tempo nuovi spazi, nuovi enti – iniziative private e collettivi autonomi – capaci di studiare programmazioni che sorprendentemente attirano un bacino d’utenza sempre crescente.
L’estraneità di molti di questi soggetti rispetto alla rete istituzionale, il profilo unofficial o – per dirla con un termine classico – underground di alcune organizzazioni, l’iniziativa di piccoli privati ci fanno comprendere che ancora oggi la cultura ufficiale non può fare a meno di attrarre il grande pubblico con nomi che non siano altisonanti o ormai definitivamente storicizzati e istituzionalizzati e che per ascoltare qualcosa di veramente nuovo o interessante non possiamo che rivolgerci a un tessuto organizzativo – discontinuo e ramificato – che autonomamente sta costruendo una rete di affiliati e appassionati, attrae i curiosi, genera interesse nei confronti di musiche altre e l’entusiasmo necessario affinché questi processi si alimentino e nascano quindi nuove realtà.
Clangore è figlio di questo entusiasmo, della volontà di nutrire e contribuire alla diffusione capillare dei nuovi suoni, nella convinzione condivisa che l’esperienza dell’ascolto e della fruizione diversificata delle musiche sia necessaria allo sviluppo critico di identità molteplici a confronto, che della stessa musica fanno il proprio territorio di espressione.
TAGADÀ è il primo esperimento di Clangore che convoglia all’interno della stessa serata un numero di artisti appartenenti a realtà e a ambiti di formazione differenti: una line up la cui mancanza di intrinseca coerenza si propone come un valore.
I Bellagio Bellagio sono un duo vicino all’ambiente delle accademie dell’arte: studiando il linguaggio di internet, il duo propone una performance audio-video la cui metà visual è un bombardamento di immagini pop decontestualizzate e riassemblate, quella musicale è un intreccio di ritmiche oscure ed esotiche, synth morbidi e beat dissonanti, influenzato dalle esperienze della dark wave, del pop, dell’accelerazionismo e della vaporwave.
I t.e.s.o. sono due giovani della scuola di elettronica del conservatorio Giuseppe Verdi che nel 2015 hanno pubblicato il loro secondo album No.3. Obliate, un lavoro di sperimentazione idm caratterizzato da un affastellarsi di strutture ritmiche e suoni sintetici all’interno di un complesso disegno, una pubblicazione che ha attratto l’attenzione della comunità elettronica internazionale.
I Father Murphy non avrebbero bisogno di presentazioni. Considerati tra i maggiori esponenti dell’italian occult psychedelia, hanno pubblicato con Boring Machines, Aagoo Records e per l’americana The Flenser. I loro live, ibridi elettroacustici, avvicinano l’esperienza del concerto a quella di un rito religioso.
La musica di Shari DeLorian è musica techno dai tempi più lenti, nella cui dilatazione il giovane musicista suggerisce trame narrative ispirate ai grandi eventi storici del Novecento. Yuri Kruglov è nato nell’Europa dell’est e ha vissuto il periodo di influenza della musica occidentale nei territori oltre il muro: il suo dj set mescola tradizione ucraina, sound europeo, grime e hip hop sovietico ed occidentale.
TAGADÀ è reso possibile dall’aiuto di Joy, un bar aperto recentemente all’interno del complesso architettonico di via Valvassori Peroni 56. Tra il bar, la biblioteca e l’auditorium che sorgono in questo spazio nel quartiere di Lambrate, sorge un patio, rinnovato dall’iniziativa dello stesso Joy, che si affaccia sulla ferrovia di Lambrate: questo sarà la location dell’evento.
TAGADÀ. 11 giugno 2016 alle 20:30 al Joy Bar (via Valvassori Peroni, 56). Free entry