Arriva al cinema “Miss Sloane – Giochi di potere”, il nuovo film di John Madden (Shakespeare in Love, Il debito, Marigold Hotel).
“Se conosci il nemico e te stesso, di sicuro vincerai”. Il monito di Sun Tzu, leggendario comandante e filosofo cinese autore del più antico manuale strategico della storia, L’arte della guerra, è il perfetto sunto di Miss Sloane – Giochi di potere, il nuovo film di John Madden (Shakespeare in Love, Il debito, Marigold Hotel).
È un thriller politico la cui protagonista Elizabeth Sloane (una carismatica, statuaria Jessica Chastain), lobbista affermata, lavora per una delle più grandi società del settore. Abituata a grandi sfide, un giorno riceve la richiesta della vita: il capo della potente lobby delle armi punta su di lei per raccogliere i voti dell’elettorato femminile, necessari per impedire l’approvazione di una legge che impone regole più severe sulla la vendita di armi da fuoco. Ma, inaspettatamente, Elizabeth decide di invertire rotta e accetta la proposta di Rodolfo Schmidt (Mark Strong), capo di una società minore che intende al contrario far approvare il provvedimento. Inizia così una dura battaglia, in cui lei utilizzerà ogni mezzo a propria disposizione per riuscire a vincere la più grande prova della sua carriera.
Il regista John Madden ci guida negli anfratti di uno dei mestieri più controversi e rischiosi del mondo politico, tra coloro che mirano a influenzare il comportamento delle istituzioni e, di fatto, il futuro della nazione. E puntando su una sceneggiatura densa di dialoghi e ben calibrata dal punto di vista strutturale (l’autore Jonathan Perera, un ex avvocato, è al suo esordio) e su un montaggio che alterna con freschezza passato e presente, sforna un thriller di grande impatto per il pubblico, specialmente quello statunitense, amante da sempre di storie ricche di intrighi, risvolti umani e ricerca della giustizia.
Sulla scia del successo di serie (House of cards) e singoli film (Le Idi di Marzo) di spunto simile, Miss Sloane “sfrutta” l’argomento delicato sul tema delle armi (la “sacralità” del II emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America vs. la continua lotta per una nazione più sicura) come un pretesto per presentare un personaggio che forse è l’essenza dell’America stessa: Elizabeth non combatte perché crede fermamente nella causa, combatte perché vuole dimostrare a se stessa di poter vincere una sfida impossibile.
Se nel bellissimo e ormai cult La Giuria, del 2003, tratto da un romanzo del famoso autore di legal thriller John Grisham (e c’è da notare, in questo film, proprio una scena in cui la prima attrice ha tra le mani uno dei libri dello scrittore), i due protagonisti volevano vendicarsi di un’imponente azienda produttrice di armi da fuoco per un torto subito, qui Miss Sloane sbandiera il vessillo della causa ma coltiva in segreto il seme del proprio ego. In una nazione in cui primeggiare è tutto, il film di Madden sposa perfettamente, e in modo astuto e sottile, il narcisismo dell’anima americana; e la sua protagonista è una donna previdente, senza scrupoli e sempre pronta a giocarsi un asso nella manica. Odiosamente irresistibile.
Miss Sloane – Giochi di potere, di John Madden, con Jessica Chastain, Mark Strong, Alison Pill, Jake Lacy, Gugu Mbatha-Raw